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Helgast

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Cacciatore di Goblin delle Caverne (2/31)

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  1. A giudicare dalla nuova cover art ho l'impressione che la marea di critiche scatenata dall'anteprima abbia raggiunto una massa a sua volta "critica". Non mi sento di promuoverla in pieno (il barbaro scorciato dal basso in alto mi fa pensare ad un Tarzan disneyano) ma perlomeno non sembra presentare i segni tipici del morbo dell'A.I.occultato da opera pseudo-manuale.
  2. Interessante come nei commenti più che del gioco in sè si discuta (giustamente) in termini molto critici dell'orrenda copertina prodotta in parte o completamente con l'A.I. (mi chiedo cosa stessero facendo quando hanno approvato l'immagine dell'elfa col seno nudo). Esteticamente la qualità di questa riedizione continua a sprofondare espansione dopo espansione.
  3. Chiedo perdono in anticipo nel caso stia andando off-topic, ma mi chiedevo se qualcuno avesse informazioni più dettagliate su una nuova annunciata scatola chiamata "First light" che ho intravisto poco fa su un post di Youtube. Da quanto riportato sulla copertina dovrebbe essere uno "starter pack" propedeutico alla scatola base.
  4. Complice la sensibile diminuzione di prezzo su Amazon (rispetto all'ultima volta che ho avuto occasione di controllare, ossia molti mesi fa) sono andato a sbirciare tra le recensioni di aprile e maggio e ho notato da alcune foto allegate che la scatola appare leggermente diversa da quella uscita l'anno scorso. Volevo pertanto chiedere se si tratti effettivamente della versione "corretta" con tutte le migliorie apportate a carte, miniature, vassoi etc., e non siano quindi casi isolati e non ci sia il rischio di vedersi recapitare la prima versione (dopo essermi accaparrato pochi giorni fa una scatola di "Battle Masters", credo a questo punto che la riedizione di HQ potrebbe essere la prossima della mia lista).
  5. Io ho installato Bluestack 5 e finora non ho avuto alcun problema.
  6. Per bypassare il problema dell'incompatibilità ho installato un emulatore android sul mio laptop sul quale riesco agevolmente a scaricare l'app dal Playstore. Riesco così a visualizzarlo su uno schermo più grande in modalità "fullscreen" con una fluidità eccellente (sul mio tablet la prima release, l'unica rimasta compatibile, procedeva a scatti).
  7. Mi sento di condividere tout court le riserve e il voto finale espresso dallo YouTuber che, in sostanza, avanza le stesse critiche e perplessità sull'art direction che ebbi due anni fa al momento del "reveal" da parte della Hasbro. In questo video ho anche potuto valutare meglio la supergommosità delle miniature che è a dir poco oscena (sembrerebbero quasi degli exogini fantasy). Mi unisco anch'io al suo rammarico per il mancato coinvolgimento della CMON che avrebbe di certo partorito un degno erede dell'originale e reso più che ragionevoli i 150 euro del prezzo iniziale. A tal riguardo, credo proprio che molte delle miniature di Chtulhu Death May Die potrebbero prestarsi a popolare nuove campagne personalizzate.
  8. Quuindi il mercato italico vanterebbe l'esclusiva mondiale di copie "ufficialmente" manomesse prima della vendita. A giudicare dalle foto con le scatole interne più o meno visibilmente lesionate, questo potrebbe spiegare anche il perchè di alcune confezioni vendute come usate già da vari giorni. Per restare in tema di "casini" e di "caos", mi sono accorto solo di recente che la versione italiana del 1989 aveva omesso gli incantesimi del caos presenti in quella americana, scoperta che mi ha amareggiato alquanto considerando che, unitamente al regolamento tradotto con evitabili "licenze poetiche", mi ha fatto comprendere quanto più articolate e avvincenti sarebbero potute essere le mie sessioni di gioco dell'epoca (nonostante avessi creato alcune home rules per le mie campagne personalizzate). In ogni caso, più guardo i video e le foto degli unboxing più rimpiango che non siano stati un pò più fedeli alle atmosfere dark-frazettiane dell'originale (è comprensibile che abbiano cercato e dovuto prendere le distanze dallo stile di Warhammer Fantasy, ma forse si sarebbe anche potuto evitare di scimmiottare quello di Diablo III e Torchlight).
  9. Direi che siamo di fronte all'update più significativo che la Hasbro potesse implementare per questo gioco. La prospettiva di poter beneficiare periodicamente di nuove quests all'interno dell'app ha difatti riacceso il mio interesse verso la modalità solitaria che era andato affievolendosi dopo la release di novembre.
  10. Pertanto resterebbero solo le miniature e le porte in plastica. Allora forse converrà attendere qualche offerta e/o calo di prezzo. Ammetto tuttavia che ultimamente ha cominciato a farmi gola anche il gioco base soprattutto per le porte, i mobili in plastica e il tabellone più ampio (sempre che si decidano a pubblicarlo anche sul mercato italico).
  11. Sì, ero a conoscenza della possibilità di recuperare e stampare in autonomia i componenti cartacei delle espansioni, ma nel mio post riflettevo sul fatto che "Frozen Horror" avrà tiles, miniature e altri componenti tarati sulle dimensioni del remake della Hasbro e che quindi se volessi usarlo con la mia versione della MB andrei incontro a problemi di compatibilità (nella Fucina comunque non ho trovato files relativi a questa espansione). A giudicare dai video di comparazione le miniature differiscono principalmente per le basette circolari ma sembrano essere ancora utilizzabili sul vecchio tabellone, quindi il problema si limiterebbe più che altro alle tiles. Resto dubbioso tuttavia se le miniature da sole possano giustificarne l'acquisto.
  12. Avendo già l'originale del 1989 e le due espansioni "La Rocca di Kellar" e "L'Orda degli Ogre", "Frozen Horror" potrebbe forse essere la mia unica opzione d'acquisto. Resto tuttavia perplesso circa il fatto che la lieve discrepanza di dimensioni possa renderlo o meno del tutto incompatibile con le vecchia versione.
  13. Dopo aver letto di questo ennesimo rinvio della versione italiana, comincio a pensare che la mia crescente tendenza a trattare la mia copia ultratrentennale come una reliquia sacra in fondo sia più che giustificabile. Da qualche tempo l'ho sottratto all'ambiente "inospitale" della soffitta e ora la conservo in un luogo asettico, al riparo dalla luce e dalla polvere insieme al consanguineo "Starquest" da poco recuperato.
  14. Col rischio di violare il mio "pseudo-anonimato", devo dire che, per quanto gradevole, personalmente con la tecnica dell'olio su tela sarei stato capace di realizzare una "locandina" molto più sanguigna e dinamica mescolando lo stile di Edwards e quello da "digital-comic" della riedizione. Ma non avendo ormai tempo sufficiente per cimentarmi in "fan-art" non ufficiali, accontentiamoci di quello che passano su Instagram (detto senza acrimonia).
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