Per quanto riguarda la mala gestio dei soldi sono d'accordissimo con @Ghiro.
Ipotizzando che il buon Dio (Fester) fosse in buona fede (anche se l'apertura di una nuova società ad hoc nelle more del crowdfunding fete fortemente), secondo me ci sono stati degli insanabili errori di impostazione dell'impresa, tipici di chi si improvvisa a fare un lavoro non suo:
- si è concentrato sulle miniature, sottovalutando l'impegno richiesto nella realizzazione della parte regolamentare, grafica e cartacea del gioco (non avendone mai sviluppati e-probabilmente- non rivolgendosi ad alcun professionista/esperto del settore);
- sul fronte miniature, con i soldi in mano si è montato la testa e ha cominciato a promettere mari e monti; questo l'ha portato a dilapidare tempo e soldi nello studio sperimentazione di soluzioni astruse a problemi che lui stesso si era immotivatamente creato (vedi porte funzionanti, prigionieri con braccia alternative, ecc.);
- aveva promesso miniature in resina senza saperle fare e, soprattutto, senza rendersi conto che le miniature in resina non possono essere disegnate/scolpite senza considerare la destinazione ludica [da qui l'assurdo impegno a fornire i componenti in due materiali diversi...dài, onestamente questa era una c*gata pazzesca, che più di altre evidenzia l'improvvisazione che regna(va?) in azienda].
In definitiva, secondo me, il tipo ha avuto l'idea di sfruttare un nome celeberrimo per allestire una vetrina di lusso per le sue miniature, pensando con l'occasione di fare un salto di qualità anche nella produzione, e la cosa gli è scoppiata in faccia.
Possibili rimedi dal punto di vista giuridico?
Pochi, secondo me.
Una denuncia in terra di spagna credo porterebbe a poco, essendo sin troppo facile per l'amico confutare qualsiasi responsabilità penale dimostrando la propria incompetenza.
Qualsiasi rimedio di carattere civilistico (diretto, cioè, ad ottenere un rimborso e, almeno teoricamente, il risarcimento di eventuali danni) è ovviamente condizionato:
a) dal riconoscimento del diritto di credito relativo ai pledge, vista la natura dell'istituto del crowdfunding;
b) dalla situazione patrimoniale della società: se non ha beni intestati agevolmente liquidabili ed ha finito i soldi è inutilissimo spendere altri.