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Nemo, Heroquest e il Caos


Nemo
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Nemo, anche tra i Partigiani ci sono state persone poco commendevoli, che hanno fatto cose poco commendevoli, tuttavia non si può negare che, in assoluto, contrastare i due regimi non sia stata un'operazione "BuonainAssoluto". Ecco, è questo il punto. (vedi che anche tu dici che Dexter non è un personaggio cristallino, ma fa fuori... i cattivi).

 

Credo che trovarmi nei paraggi di un Guerriero di Kuorne mi creerebbe quanche imbarazzo... se non lo fai secco subito, questo inizia a farti a pezzi fino a che non ha completato l'opera!

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anche tra i Partigiani ci sono state persone poco commendevoli, che hanno fatto cose poco commendevoli, tuttavia non si può negare che, in assoluto, contrastare i due regimi non sia stata un'operazione "BuonainAssoluto".

Eqquà ti volevo... Se parli di obiettivi, scopi, progetti o ideali posso anche giudicarli come Buoni e Cattivi senza riserve (questo intendo per In Assoluto, ché c'è sempre un punto di vista e qualcuno che ricorda i regimi come "i tempi in cui si stava meglio", però lasciamo perdere, eh?), se la persona che li persegue compie un'atrocità per raggiungerli non posso giudicarlo Buono a prescindere o in assoluto.

Perdona, ma magari è sempre il mio modo di vedere le cose.

 

Credo che trovarmi nei paraggi di un Guerriero di Kuorne mi creerebbe quanche imbarazzo... se non lo fai secco subito, questo inizia a farti a pezzi fino a che non ha completato l'opera!

E allora vuol dire che ho reso bene il carattere del soggetto in questione. :thumbright:

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Ah, bene, allora credo che stessimo riferendoci uno a un piano (quello particolare), l'altro all'altro (quello relativamente assoluto) :thumbright:

Siamo d'accordo (anche sul lasciamo perdere, sennò farò il Buono che fa il Cattivo e inizio a sparare :) ).

 

Domanda sul Guerriero di Khrone: lo ha già testato? Perché se il gruppo di Eroi entra in una stanza con 3 di quei cancheri, io non so in quanti ne escono, poi...

 

A proposito, Nemo... se tutta la Magi aprende sorgente dal Caos, come spieghiamo che la magia degli Eroi si classifica secondo i 4 Elementi? Sarebbero delle sorte di "Collegi" anche quelli?

Nel senso, in HQ (non in WH) mi pare che la Magia sia abbastanza divisa tra Caos e forze che gli si oppongono (generalmente io ho sempre identificato quella del Caos come una sorta di corruzione dell'altra Magia, anche se, come scrivevo prima, non vedo molta differenza tra tanti degli Incanti a disposizione degli Eroi e di Morcar).

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Domanda sul Guerriero di Khrone: lo ha già testato? Perché se il gruppo di Eroi entra in una stanza con 3 di quei cancheri, io non so in quanti ne escono, poi...

Non ancora, ma posso spiegarti la logica: tendenzialmente non utilizzo punti esperienza o sistemi di avanzamento diversi da quelli indicati dal regolamento (quindi Equipaggiamenti o Tesori Magici, essenzialmente). A certi livelli di gioco però mi annoia un po' creare Imprese in cui per contrastare la cosa si debba riempire stanze e corridoi di Mostri oltre ogni dire. Per cui creo Mostri nuovi più potenti o con regole speciali (dai Goblin fanatici ai Troll, Rattogre e quant'altro) che di quando in quando permettano di "aggirare" questo problema.

Diciamo che i Guerrieri del Caos "specialisti", quindi, siano dei Mostri per Personaggi di "livello" medio/alto.

 

non vedo molta differenza tra tanti degli Incanti a disposizione degli Eroi e di Morcar

Stesso ragionamento che ho fatto io e che mi ha permesso di dire che in fondo la magia può essere "neutra" ed è solo chi la usa a renderla diversa nelle manifestazioni.

 

come spieghiamo che la magia degli Eroi si classifica secondo i 4 Elementi? Sarebbero delle sorte di "Collegi" anche quelli?

Sappi che io considero i gruppi di Incantesimi introdotti ne I Maghi di Morcar come parte integrante del Grimorio Imperiale, per cui la Magia non la vedo questione legata in senso stretto agli Elementi. Diciamo che gli Umani hanno approcciato la Magia in modo da renderla manifesta secondo ciò che conoscono: gli Elementi naturali, il Tempo, la Tenebra eccetera.

Per cui tra la Magia usata dai maghi caotici e quelli di ogni singola altra popolazione non c'è solo una differenza nell'uso della magia, ma anche nella sua manifestazione nel piano fisico legata anche a un discorso culturale e sociale (è per questo che, per completare il discorso ho intenzione di introdurre, ad esempio, la Magia Skaven e quella Waaagh! degli Orchi e Goblin)

 

Inoltre:

"Quando la grezza energia caotica entra nel mondo e si scontra con il piano materiale, si rifrange negli otto 'colori' [o Venti della Magia], ognuno dei quali può essere usato per creare incantesimi. (...) Esistono otto Collegi, ognuno corrispondente a uno degli otto colori o Saperi e ognuno con la sua differente natura e carattere. (...) Nella Magia studiata nei singoli Collegi, la composizione dei Colori talora è in grado di promuovere e creare nuovi incantamenti e poteri specifici per ogni singolo Collegio. Questi derivano dalle forme più basilari della Magia, conosciuti come Incantesimi Primari, e prendono il nome di Incantesimi Secondari [sono quelli che ho introdotto per i singoli collegi]."

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A certi livelli di gioco però mi annoia un po' creare Imprese in cui per contrastare la cosa si debba riempire stanze e corridoi di Mostri oltre ogni dire. Per cui creo Mostri nuovi più potenti o con regole speciali (dai Goblin fanatici ai Troll, Rattogre e quant'altro) che di quando in quando permettano di "aggirare" questo problema.

In effetti è un problema. Gli Eroi muovono sempre in modo tale da avere tutto un turno prima che tocchi a Morcar, perciò è facile che facciano piazza pulita. Sì, mi pare una scelta logica.

 

Per il resto, sì, penso proprio che sia una buona interpretazione. Secondo te (vado un po' OT, forse..) è possibile considerare i Collegi un po' come le scuole di lotta orientali? Nel senso, se la Magia, in fondo, ha veramente una matrice unica che si può modellare in differenti maniere, perché alcune scuole dovrebbero limitarsi ad impiegarla solo secondo una loro interpretazione specifica (es., perché un Mago Aureo non userà mai un Incanto che crea un Muro di Acqua, la butto lì)?

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perché alcune scuole dovrebbero limitarsi ad impiegarla solo secondo una loro interpretazione specifica?

 

Taaac, la spiegazione:

"...La grande maggioranza dei Maghi Umani può usare un solo colore della magia senza venire corrotta, ecco perché ogni Collegio della Magia dell'Impero è incentrato sull'utilizzo di un singolo aspetto e poiché tutte le sorgenti magiche coinvolgono l'essenza del Caos stesso, l'uso della Magia porta con sé un rischio intrinseco..."

Ma allora non l'hai letto proprio il libercolo! :thumbright:

 

è possibile considerare i Collegi un po' come le scuole di lotta orientali?

La risposta è quindi sì e no e in fondo neanche le "scuole di lotta" orientali sono mescibili a piacimenti: prima ancora che uno stile di combattimento insegnano una filosofia alle volte anche in contrasto con quella delle altre scuole (è questa una delle argomentazioni di parecchie critiche mosse a Bruce Lee quando propose il Jeet Kune Do, il quale aboliva la distinizione in "scuole" e introduceva la forma come assenza di forma. Volendo fare un paragone costrettissimo e contorto, se il JKD fosse stata la prima arte marziale potrebbe essere assimilato al Caos di cui stiamo parlando, mentre tutti gli altri stili e scuole ai Collegi di Magia. Ma proprio a tirarci dentro il discorso a forza, eh?)

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No, è proprio perché lo ho letto che mi viene da fare questa domanda, dopo tutta la discussione che abbiamo fatto. Se il Caos è una sorgente energetica, io la posso utilizzare tanto per surriscaldare il corpo di un nemico e fargli prendere fuoco, che per sollevare dell'acqua.

Forse non sono riuscito a spiegarmi meglio prima. Perché una scuola di Magia deve trattare un solo tipo di magie? Secondo me ha senso il discorso che fai tu, secondo il quale più uno padroneggia la sorgente del Caos più ne viene coinvolto, ma questo è indipendente dal tipo di magia. In buona sostanza, è l'esistenza dei colori della magia che mi lascia fortemente perplesso.

E il paragone che fai tu con Bruce Lee non è tirato per i capelli. Avevo fatto l'esempio delle scuole di lotta orientali appositamente. Alla fine la lotta, in queste scuole, si può dire che è un aspetto secondario, poiché nasce tutto dal pensiero filosofico che è alla base della concezione della vita della scuola. Tanto è vero che nuove scuole si formano per scissioni che assomigliano molto (anche se in modo meno cruento) agli scismi religiosi. Sotto quest'ottica è anche naturale che i membri di due scuole differenti si scontrino quasi ogni volta che si incrociano per strada: ciò avviene non, come possiamo pensare noi, perché una delle due scuole di lotta deve avere il sopravvento sull'altra, ma è perchè è il pensiero filosofico che entra in conflitto con l'altro pensiero. E', per dirla molto rozzamente (e quindi malamente), come se si inscenasse un dibattito politico che viene rappresentato dalla lotta.

 

Quindi l'esistenza di Collegi di Magia (che in HQ, comunque, non sono documentati a quel che mi risulta) per me può essere motivata solo da visioni filosofiche della vita differenti, e non dal fatto che esistano colori di magia e che padroneggiarne più di uno significa correre seri rischi di corrompersi al Caos (in effetti il Mago di HQ padroneggia tre tipologie di Magia, ma non si può mettere in dubbio la sua fedeltà alla causa "buona", diciamo così).

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Quindi l'esistenza di Collegi di Magia (che in HQ, comunque, non sono documentati a quel che mi risulta) per me può essere motivata solo da visioni filosofiche della vita differenti, e non dal fatto che esistano colori di magia e che padroneggiarne più di uno significa correre seri rischi di corrompersi al Caos

Non credo che una cosa escluda l'altra.

Io ho interpretato la storia così: fino alla fondazione dell'Impero la Magia era stata utilizzata nello stato più grezzo e selvaggio, forse allo stesso modo degli Stegoni del Caos.

Dopo la Battaglia del Passo del Fuoco Nero, Mentor, Sigmar e gli Elfi si mettono seduti a tavolino e analizzano la situazione: magari si sono accorti che c'è parecchia gente che ha fatto la fine di Karlen.

Studia che ti studia si accorgono che esistono otto venti della Magia (come otto le direzioni e le punte della Caosfera), ognuno che rende più facile le manifestazioni della Magia in un senso o in un altro (che rende più facile surriscaldare un corpo che non sollevare l'acqua: il fuoco può essere usato per far muovere una locomotiva, ma anche per riscaldare una casa, e chi è in grado di costruire una locomotiva a vapore di solito non è in grado di realizzare un sistema di riscaldamento per un palazzo). Magari capiscono che studiare due direzioni opposte o comunque contrastanti portano verso il centro della Caosfera e a tutto ciò che questo comporta. Magari è vero più per alcuni che non per altri, ma istituzionalizzano la cosa in questo modo (perché i Collegi sono istituzioni, al fin della fiera).

Nascono quindi i Collegi, ognuno dei quali si dedica al modo di studiare al meglio il Vento o Colore cui si dedica, al punto da crearvi attorno una "filosofia" e/o un "ruolo" (Astronomo/Astrologo, Chimico/Alchimista, Soldato, ecc.). Data l'effettiva utilità che hanno nella società Imperiale, le autorità religiose tollerano (seppure a malapena) una condizione simile.

 

in effetti il Mago di HQ padroneggia tre tipologie di Magia, ma non si può mettere in dubbio la sua fedeltà alla causa "buona", diciamo così

Noi forse no, ma il Culto di Sigmar sì, vuoi per un discorso di convinzione, vuoi per uno di facciata (se non puoi prendertela coi Maghi sanzionati, con qualcuno dovrai pur far finta di farlo, per dimostrare la tua autorità). Ti pare contraddittorio? Certo, e molto umano.

Mentor resta della tua idea: per lui non ha senso studiare le cose separatamente in questo modo (d'altronde lui è uno della "vecchia scuola") e insegna ai suoi apprendisti la Magia nel modo in cui sa, magari incitando a coltivare l'autocontrollo e un ascetismo che consenta di rifuggire dalle passioni umane, che invece alimenterebbero il Caos. Questo porta in ogni caso ai dissapori e contrasti con le autorità religiose, che comunque non possono nulla per la vicinanza del Mago agli alti poteri Imperiali (cioè, lui c'era all'epoca di Sigmar e si dice l'abbia anche addestrato, mica cotica...).

 

Infine, ora che ci penso, una provocazione ma neanche tanto: abbiamo sempre parlato del materializzarsi di emozioni che in virtù della loro "negatività" cercano di portare il Caos nel mondo con il conflitto.

Dovrebbe esistere una o più manifestazioni di sentimenti e passioni "positive" che, per quanto agiscano in modo diverso, hanno lo stesso fine. E se Mentor (ma non ditelo a nessuno!) fosse una di queste? Se fosse un "dio del Caos" che agisce secondo la natura di ciò che lo ha reso corporeo e che non si oppone al Caos, ma al modo in cui viene diffuso dalle quattro divinità maggiori?

Sarebbe contorterrimo, ma se trovo un modo di farla stare in piedi penso che sia un'ipotesi intrigante...

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Se esiste Malal, Nemo, può benissimo esistere un Mentor manifestazione del sentimento del Caos che combatte il Caos come lui.

Magari in modo differente, Malal secondo uno spirito ancora più entropico, Mentor con uno più sintropico (è come dire che Malal cerca di farlo esplodere e Mentor di farlo implodere).

 

Potrebbe funzionare, perché no.

A parte la colossale beffa che si troverebbero a vivere le parti in causa (gli Eroi in primis, il resto della popolazione poi), ma, c'est la vie...

In questo modo sarebbe spiegata l'immortalità (almeno la longevità esagerata) di Mentor, mentre rimane un po' per aria quella di Morcar.

 

 

Sulle scuole di Magia credo che la tua interpretazione possa essere valida (il che non ne esclude altre, ma almeno si regge in piedi. Del resto, come dicevo, in HQ c'è troppo poco materiale su questo argomento, quindi nel mio scritto sarò più prudente, forse).

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ragazzi siete andati avantissimo!! quindi per non andare ancora OT mi limiterò a rispondere sulla questione principale ( rimango comunque a disposizione per le altre questioni ) :thumbright:

secondo me Nemo ha sollevato un punto importante, quello delle emozioni positive..non si spiegherebbe altrimenti da dove provenga la magia elfica e l'Alta Magia degli Alti Elfi di WH dalla quale poi deriva quella dei COllegi Imperiali ( non dimentichiamo che Teclis insegnò agli umani a usare la magia, prima sconosciuta )

forse si potrebbe vederla anche così:

1) il Caos in se non è ne buono ne malvagio ma è una fonte neutra. sono poi gli stessi maghi che la utilizzano per scopi malvagi o buoni...cosi se i 4 dei del caos sono le manifestazioni delle emozioni negative, così gli dei elfici sono quelle delle emozioni positive.... così troverebbero logica anche Malal e Mentor come li ha descritti Yon...

2) ci sono due fonti di magia: il Caos ( cattivo ) e quella elfica ( buona ), pur essendo simili nella struttura ( una catalizza le emozioni positive e una quelle negative ) e il mago, a seconda delle sue convinzioni, sceglie se votarsi all'una o all'altra

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