Il maniero oscuro di Azof

[Alser75]

Così, dopo la necessaria ricerca di trappole, Korgan ed il mago continuano la loro esplorazione.

Due porte serrate si trovano sulla loro strada, ancora una volta il barbaro decide di aprire quella alla sua destra.

Tutto sembra tranquillo, la stanza si presenta vissuta, un tavolo con degli avanzi di cibo ormai marcio e altri rifiuti sparsi ma nessun mostro.

Korgan fa cenno ad Antrax di rovistare in cerca di qualche moneta e il mago asseconda il compagno, trovando sotto uno straccio maleodorante un gioiello ancora brillante nonostante la sporcizia e la polvere.

Messo il prezioso nella borsa, dopo averlo debitamente pulito, il mago si accorge che dalla stanza adiacente sopraggiungono rumori di battaglia; Korgan è andato avanti da solo ed ora sta fronteggiando diversi nemici.

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Lo scontro vide prevalere il barbaro sullo scheletro rapidamente ma subito il nemico circondò l'eroe che incassò un paio di colpi, seppur non letali.

Al sopraggiungere dei compagni, Korgan si fece da parte e anche se contro il suo spirito combattivo fu costretto a ritirarsi per fare avanzare Arwin e ricevere le cure per poter proseguire.

L'elfo, che ad ardimento non è da meno del compagno, irruppe nella stanza con la sua affilate lama e la mano destra pronta a lanciare un incantesimo.

Il piccolo goblin cadde per un fendente che gli staccò di netto il braccio con cui brandiva la sua arma mentre l'abilità nello schivare permise di evitare un danno certo da parte dell'orco al suo fianco.

Dall'angolo in fondo alla stanza, però, quella che sembrava una statua iniziò a prendere vita e si rivelò essere un Gargoyle, creature mitiche in grado di incutere timore nel più forte dei valorosi.

Al sopravanzare del mostro, Arwin si girò e chiese il supporto dei compagni.

Antrax, con la sua abilità speciale che gli permetteva di recuperare gli incantesimi già utilizzati, lanciò su Korgan acqua guaritrice e subito il compagno si sentì tornare le forze. 

 

Intanto Arwin colpì a morte l'orco, liberando il passaggio dinanzi a sé.

Immediatamente ne approfittarono sia il barbaro che il nano, il primo mettendosi ai fianchi del Gargoyle, il secondo alle sue spalle.

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Il Gargoyle, circondato, usò la sua spada fiammeggiante ben due volte, la prima sull'elfo che dimezzò il danno parando un teschio con la sua agilità,  la seconda sul barbaro mancandolo.

Al loro turno gli eroi non diedero tregua al mostro; Arwin colpì facendo un danno, Antrax andò a segno in diagonale con il suo robusto bastone, Korgan dopo aver ingerito l'infuso eroico si avventò con furia segnando 5 teschi e mandandone ben tre a segno, Kain infine schiantò l'ascia nella schiena del possente mostro che dovette cedere e cadere esanime al suolo.

 

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Ispezionata la stanza senza trovare nulla, Arwin passò in prima linea ed entrò nella porta a nord, rivelandone il contenuto.

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Korgan, ansioso di uccidere altri mostri, scatenò il suo urlo a affiancò il compagno nella lotta.

Lo zombi, preso da due lati, soccombe vedendosi gli arti volare per la stanza.

Sopraggiunse Antrax, che insieme ad Arwin eliminò l'ultima minaccia della stanza.

 Kain, nel frattempo, ispezionò la seconda porta solo per ritrovarsi in un vecchio e polveroso studio illuminato dalla luce di una fioca torcia.

Subito si mise a cercare e tra i vari gruzzoli di monete d'oro estrasse una chiave dorata.

"Hey, voi, guardate cosa ho trovato!", gridò ai suoi compagni.

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Kain mostrò ai compagni la spessa chiave trovata su una delle mensole dell'armadio. 

"Sarà sicuramente importante, conservala tu Kain e finisci di ripulire queste stanze. Noi intanto esploreremo i dintorni." Disse Korgan al nano.

Arwin ed Anthrax videro che la porta lì vicino dava su una stanza vuota, nessuna trappola o passaggio segreto. 

Riunitisi con il barbaro, presero ad avanzare nei corridoi semibui.

Anthrax, dall'angolo dello stretto passaggio, vide una nuova porta, illuminata da una torcia sulla parete che chiudeva il corridoio.

"Fermo!" - gli bisbigliò Korgan.

"Dobbiamo essere cauti, si sentono movimenti nella stanza, devono essere in molti"... ma Arwin, forte dei suoi poteri e degli ultimi vittoriosi scontri si fece avanti e superò il mago.

 

 

Aperta la porta, i timori di Korgan si rivelarono fondati!

Erano infine giunti alla meta finale, il loro rivale era lì, innanzi loro, con un esercito di cavalieri del caos pronti ad affrontarli....

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"Entrate folli, entrate ed affrontate la vostra morte!"- urlò il Lich.

Arwin entrò, incurante del pericolo, e fu subito circondato dagli sgerri del caos....

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Quella che all'inizio sembrava una mossa suicida, si trasformò presto in una voluta strategia d'attacco.

L'elfo, schivati e incassati alcuni colpi, passò al contrattacco e scatenò la sua magia più potente. Con rapidi movimenti della mano, una fiamma apparve sul suo palmo destro, con un altrettanto rapido movimento scagliò sul pavimento e tutto intorno a lui un cerchio di fuoco intenso che prese a divampare sui suoi nemici.

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Tutto intorno le fiamme arsero, i potenti guerrieri vennero quasi tutti colpiti e fortemente debilitati da questa magia ma non sconfitti.

Il turno successivo fece sì che i loro attacchi andarono solo in parte a segno, con il cavaliere giallo che vide parato il suo colpo e con l'abilità sgambetto si ritrovò steso al suolo anche per il turno successivo. 

Nel frattempo, il negromante, sollevò la sua lama fiammeggiante en intonò una formula magica del caos; apparvero così tre scheletri, al suo servizio, che gli fecero da scudo ulteriore contro gli avversari.

 

[Alser75]

La stanza era gremita di mostri e il combattimento era serrato, difficile anche per gli altri eroi posizionarsi al suo interno senza dover prima creare un varco....

Fu così che Korghan lanciò il suo urlo di battaglia ed incitò i suoi compagni all'impresa, si lanciò contro il cavaliere grigio che nulla potè contro il poderoso colpo di spadone che lo investì.

Fu così che abbattuto l'avversario che bloccava il passaggio, Kain, il nano, sgattaiolò tra i suoi compagni e si diresse deciso verso il negromante ed i suoi scheletri...