Sì. Sono sostanzialmente d'accordo. Giochi di Società (si chiamavano così, o sbaglio?) che devono in qualche modo portare l'esperienza videoludica sulla carta.
La cosa è - ovviamente - impossibile e dà forma a giochi con regolamenti zeppi di vincoli, regole, procedure, tabelle. L'ho sempre sostenuto: il successo di HeroQuest è stato quello di ridurre all'osso l'infinito universo di Dungeons & Dragons, un modo per osservare il possente gioco di ruolo di Gygax e Arneson da un ottica fanciullesca.
Io - che le (necessarie) tabelle di Dungeons & Dragons non le ho mai sopportate - quando gioco con gli amici, come dice @4m3n0, desidero potermi distrarre, parlare d'altro, tornare al gioco, bere una birra, ordinare una pizza.
Oggi HeroQuest, se ristampato, andrebbe concepito da zero, cosa che - mi è sembrato di capire - si tenta di fare anche con questo fantomatico HQ25th.
La mia gioia iniziale, sostenuta dal mio equivoco su una eventuale ristampa fan-made del gioco con tutti i pezzi aggiornati e ridisegnati, si è spenta in fretta, nei mesi.