[Book ITA] Il Signore degli Anelli - J.R.R. Tolkien

[Thorin Scudo di Quercia]

Titolo: Le Due Torri

 

Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Il Signore degli Anelli II

 

Autore: J. R. R. Tolkien

 

Anno di prima pubblicazione: 1954

 

Pagine: 393

 

Editore: Rusconi

 

Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato dalla Rusconi in versione tascabile a 7,50 euro nel maggio 1993.

Fino a pochi anni fa tutte le opere di Tolkien venivano pubblicate dalla Rusconi Editore ora però vengono tutte stampate e pubblicate dalla Bompiani Editore. La Bompiani Editore ha pubblicato “Il Signore degli Anelli” in molte e diverse edizioni. Tascabile a 3 libri, tascabile in un unico libro, illustrata da Alan Lee in un uninco libro e rilegata in tre libri. A seconda dell’edizione naturalmente il prezzo di vendi ta cambia, e non di poco!

[Thorin Scudo di Quercia]

Titolo: Il Ritorno del Re

 

Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Il Signore degli Anelli III

 

Autore: J. R. R. Tolkien

 

Anno di prima pubblicazione: 1955

 

Pagine: 467

 

Editore: Rusconi

 

Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato dalla Rusconi in versione tascabile a 7,50 euro nel settembre 1993.

Fino a pochi anni fa tutte le opere di Tolkien venivano pubblicate dalla Rusconi Editore ora però vengono tutte stampate e pubblicate dalla Bompiani Editore. La Bompiani Editore ha pubblicato “Il Signore degli Anelli” in molte e diverse edizioni. Tascabile a 3 libri, tascabile in un unico libro, illustrata da Alan Lee in un uninco libro e rilegata in tre libri. A seconda dell’edizione naturalmente il prezzo di vendi ta cambia, e non di poco!

[Thorin Scudo di Quercia]

E pensare che il suo editore all'epoca(nel 1954...) quando Tolkien presento per la prima volta il suo capolavoro non era neanche convinto di pubblicarglielo...Quello che invece si può imputare alla casa editrice di Tolkien(di cui in questo momento mi sfugge il nome...mi pare la Houghton Mifflin di New York) è che fu lui a far dividere l'opera fantasy in 3 diversi volumi con 3 uscite in date differenti in modo da cercare di coinvolgere ed appassionare maggiormente il pubblico! Effettivamente un volume unico sarebbe stato troppo lungo per chiunque, credo... :thumbright:

 

Ho trovato sulla Wikipedia Italiana un passo che chiarisce la situazione, ecco a voi l'estratto:

 

Edizione inglese e forma editoriale

 

L'opera era inizialmente concepita da Tolkien per essere pubblicata in un unico grande volume, ma la crisi economica post-bellica rese impossibile reperire così grandi quantità di carta. Il romanzo fu dunque diviso in tre volumi, ciascuno contenente due libri:

 

* La Compagnia dell'Anello (The Fellowship of the Ring): libri I e II, preceduti da un prologo;

* Le due Torri (The Two Towers): libri III e IV;

* Il ritorno del Re (The Return of the King): libri V e VI, appendici e indici.

 

L'autore, però, non amò il titolo dato al terzo ed ultimo libro della sua opera, Il ritorno del Re, ritenendo che facesse intuire troppo dello sviluppo finale della storia. Inizialmente Tolkien aveva infatti suggerito il titolo La guerra dell'Anello (The War of the Ring), che non venne accettato dagli editori.

 

I sei libri in cui è divisa l'opera non hanno titoli ufficiali; in una lettera, Tolkien suggerisce:

 

* Libro I: Il ritorno dell'ombra (The return of the Shadow)

* Libro II: La Compagnia dell'Anello (The Fellowship of the Ring)

 

* Libro III: Il tradimento di Isengard (The Treason of Isengard)

* Libro IV: Il viaggio a Mordor (The Journey to Mordor)

 

* Libro V: La guerra dell'Anello (The War of the Ring)

* Libro VI: Il ritorno del Re (The Return of the King)

 

Per la grandissima diffusione dell'edizione in tre volumi, in uso ancora oggi, solitamente ci si riferisce alla "trilogia del Signore degli Anelli"; questo, però, è tecnicamente sbagliato, dal momento che il libro fu scritto e concepito come un unicum.

 

Le originali tre parti vennero pubblicate per la prima volta dalla Allen & Unwin nel 1954-1955 a distanza di alcuni mesi. Furono successivamente ristampate molte volte da diversi editori in uno, tre, sei o sette volumi.

 

Una delle edizioni inglesi più pregevoli rimane, senza dubbio, quella di HarperCollins, contenente cinquanta illustrazioni di Alan Lee, e pubblicata in occasione del centenario della nascita di Tolkien nel 1992.

 

Esiste anche un'edizione inglese in sette volumi che segue la divisione in sei libri indicata da Tolkien, ma con le appendici spostate dalla fine del VI libro ad un volume separato.

[Thorin Scudo di Quercia]

Dal mio punto di vista forse all'inizio è stata la mancanza di carta a far dividere il libro in più parti, ma poi tutti gli editori si sono accorti che la "curiosità" è una forte spinta all'acquisto. Mi spiego meglio. Avete mai visto un film perdendovi purtroppo il finale? Che sia stato bello o brutto fino a quel momento non ha grande importanza, l'unica cosa importante è la spinta data dalla curiosità di voler sapere come è andato a finire. Sareste disposti ad andare in videoteca alle 3 del mattino pur di riuscire a vedervi quel maledetto finale. Lo stesso dicasi per un libro. Dividendolo in più parti si crea maggiore suspense e curiosità, la maggioranza di noi sarebbe disposta a comprarli tutti pur di sapere come va a finire. Mi sa che con l'SDA è stato il primo esperimento di questo modo di operare ed ha funzionato alla grande. Oramai tutti i romanzi fantasy vengono pubblicati in più parti e solo dopo aver pubblicato queste pubblicano il libro completo. Di sicuro ci guadagnano anche di più!!

[Thorin Scudo di Quercia]

Non sono un grande studioso di libri ed ho una cultura che si può definire media ma voglio tentare lo stesso di dare alcune chiavi di lettura che ho trovato nel SDA. Come già detto da altri ce ne sono innumerevoli in questo libro, e la più grande bellezza sta proprio in questo.

 

IL VIAGGIO

In questo come in molti altri libri fantasy si riprende la metafora del viaggio. Il viaggio inteso come evoluzione dei personaggi dopo aver superato pericoli e ostacoli quasi insormontabili. Ma allo stesso tempo le gioie che si incontrano sul percorso, la forza dell'amicizia, ecc. Tutte scoperte che modificano le percezioni e la visione del mondo che si ha in quel determinato momento. Si può intendere come una vera e propria "ricerca interiore". Tutto il libro in effetti è un lungo viaggio "fisico" attraverso la Terra di Mezzo e "interiore" attraverso i mutamenti di ogni singolo personaggio di fronte alle nuove esperienze.

 

SALVATI DA UN MEZZ'UOMO?

Molto evocativo a mio parere è che la salvezza della Terra di Mezzo non è opera di un potente Elfo o di un grandissimo guerriero umano o di un nano robusto e armato fino ai denti ma è opera di un mezz'uomo, un Hobbit. Una creatura piccola, inoffensiva, a cui non piace alcun scontro, insomma tutto il contrario di un eroe. Può essere definito una persona "comune". Ma con la sua forza di volontà riesce a fare un'impresa che sembrava impossibile. E' un vero grido di speranza, tutti noi con la giusta forza di volontà potremo essere quel piccolo hobbit e riuscire a compiere cose straordinarie. Ma non è così facile come sembra perchè bisogna sacrificare molte cose, come succede infatti a Frodo. E' un realistico "se vuoi fare qualcosa di grande devi fare un sacrificio altrettanto grande". Non si può avere tutto e subito senza dare qualcosa in cambio.

 

NON TUTTO IL MALE VIENE PER NUOCERE

Emozionante a mio dire la scelta di Gandalf in cui dice a Frodo che nessuno può arrogarsi il diritto di porre fine alla vita di una persona riferendosi a Gollum. Gandalf compie un'opera di bene risparmiando la vita di Gollum pensando ad un bene più grande. Gollum continua ad essere maligno ma alla fine è proprio lui, quando tutto sembrava perso a ribaltare la situazione, e senza saperlo compiendo il male ha fatto un grandissimo gesto di bene. Alle volte è necessario fare male per compiere il bene e alle volte è necessario fare anche il contrario.

 

... ci sono molti altri concetti ripresi nel SDA: l'amore per la natura, la forza dell'amicizia, il tradimento ecc. Ma questi, che ho scritto sopra, sono i tre che mi hanno più colpito.

[Vargridarn]

Sono d'accordo con te Thorin: senza dubbio suddividere le opere in più volumi è ciò che fanno gli editori per incrementare le vendite spesso… e purtroppo!

 

Comunque sempre esaustivo! :thumbright:

[Thorin Scudo di Quercia]

Mi sono dimenticato di dire che è uno dei libri fantasy che sembrano più "veritieri e realistici". Questo è dovuto al fatto del background. Tolkien insieme al romanzo vero e proprio ha messo un prologo che parla della vita degli Hobbit e delle loro abitudini rendendoli molto più reali e alla fine del libro come tutti sapete ha messo diversi appendice che parlano di genealogia, cronologia, lingue ecc. che danno ancora più realismo alla storia. E' come se questo mondo fosse veramente esistito, invece che essere stato immaginato da Tolkien.

[Mik91]

e aggiugno che secondo me è proprio questo che fa diventare il romanzo di tolkien un vero e proprio capolavoro

leggendo l'appendice si può capire il lavoro immenso che c'è stato dietro la scrittura di questa epopea

[Thorin Scudo di Quercia]

Tranquillo Mik, ho messo tutto a posto cancellando i messaggi mandati per errore :thumbright:

 

P.S.: se ho sbagliato a cancellare qualcosa fammelo presente.

[Mik91]

avevo fatto su un bel casino :thumbright:

grazie per aver rimesso tutto a posto