Mirak

Ricordo che in D&D il rugginofago aveva una CA piuttosto bassa per un mostro e ben sei dadi vita, un coso del genere potrebbe avere tipo quattro dadi di difesa e due punti ferita, forse anche tre. Per essere attinenti al mostro originale non dovrebbe avere dadi d'arracco, inveceZaragon tira un dado e se esce teschio un oggetto puff!!! Se non c'è più nulla da magiare il mostro se ne va. Un mostro simile però richiederebbe un playtestin molto accurato perchè rischia facilmente di sbilanciare le cose, poichè non c'è l'exp in HQ gli oggetti sono ancora più importanti. incontrarlo in carne ed ossa rischia di farne perdere troppi... Infondo io l'avevo creato solo come opportinità per far muovere l'economia medioevale, avere tutti gli stregoni con ruggine rendeva le cose noiose e toglieva la suspance

l'idea mi è venuta quando ho visto che il mio gruppo stava cominciado ad accumulare pile di denaro più o meno senza scopo. A un certo punto se non si ha più nulla da comprare basta creare l'occasione Questo può essere un incontro molto utile nel momento in cui si abbia un gruppo esperto, ma è sconsigliato con avventurieri all'inizio della loro carriera. ops chiedo scusa -- l'allegato era duplicato

Ah tutto questo mi ricorda tanto li buon vecchio D&D degli anni 80... Bella l'idea comunque per quei tesori

la sola critica che mi trovo a fare è il movimento 10 del barbaro, poichè il movimento medio degli eroi tirando 2 dadi è 7.

Piccolo spoiler Prefazione alla prima parte del libro. (Questa è presa da un libro del 1300 di eymerich stesso quindi è citabile) -Perché? Quali ingiustizie ho commesso? Chi ho maltrattato iniquamente?- -Non sei tu quello che ha imprigionato molti di differente sesso e condizione, che li ha coperti di catene, li ha torturati e sfigurati, li ha fatti bruciare vivi, consegnandoli piangenti al braccio secolare perché fossero immolati nell'ultimo supplizio?- -Lo riconosco. Ho applicato il diritto e la giustizia. L'ho fatto, e non è precisamente un demerito, quanto un merito. Se sono "beati quelli che hanno sete e fame della giustizia", molto più lo sono quelli che applicano la giustizia.- N. Eymerich, Dialogo contra Lullitas, dialogo quarto

Titolo: La luce di Orione Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Ciclo di Eymerich Autore: Valerio Evangelisti Anno di prima pubblicazione: ? Pagine: 350 Editore: Mondadori Collana di pubblicazione dell’editore: Piccola Biblioteca Oscar a 9,00 euro nel 2008. Recensione/Riassunto: Non è facile spiegare un libro che si sviluppa contemporaneamente su tre piani temporali diversi. 1366 Nicolas Eymerch è stato esonerato dall'incarico di inquisitore generale di Aragona e si reca a Padova assieme al fedele frate Bagueny, per chiedere di essere reintegrato al capitolo generale dei domenicani. Qui conosce Francesco Petrarca che ha appena finito di dare indicazioni su come affrescare il palazzo dei Carraresi (oggi la sala dei giganti del Bo') con un simbolismo che profetizzi la sconfitta dei mussulmani ad opera delle genti germaniche. Inutile a dirlo l'inquisitore sarà il catalizzatore di una serie di eventi che lo porteranno fino a Costantinopoli dove i simboli del Petrarca continuano a presentarsi come anticipazioni di future sciagure. Come al solito le risposte ai misteri posti all'inquisitore si trovano in un distante futuro, in un Iraq dove la RACHE e l'alleanza dei tre stati americani si combatte ferocemente tra allucinazioni, astronavi psioniche, poliploidi e morti viventi... mentre un secolo prima una vecchia conoscenza è considerato pazzo perché vuole far esplodere una stella. L'unica cosa che accomuna queste vicende è Orione, semplice costellazione o padre di tutti i giganti? Anche in questo libro Evangelisti ci mette di fronte ad una passato dove l'unica difesa contro le forze del male è forse peggiore del male stesso che combatte e un futuro dove tali forze a lungo represse trovano un devastante libero sfogo.

Valerio Evangelisti secondo me è un genio, complimenti per la recensione.

So che la resina da poliestere purtroppo ha un tempo di solidificazione molto lungo anche 18 ore, ma essendo tissotropica, consente di fare gli stampi a guscio cioè si può spennelare a stampo aperto e non cola e mi andrebbe bene per clonare alcuni elementi scenici. Qualcuno sa se i modelli in poliestere vengono con lo stesso grado di dettaglio di quelli in resina poliuretanca o è peggiore? Perchè al riguardo non sono riuscito a trovare informazioni sui siti di modellismo.

Per le miniature in plastica usa lo chante clair o il mastrolindo lasciale a bagno per un quarto d'ora e poi strofina con un vecchio spazzolino da denti. Le minature in metallo possono essere immerse nel solvente per vernici (nitro) Non usare solventi o acetone sulla plastica perchè se no rovini le miniature.

In realtà la carta da forno non la scia passare molta acqua, più o meno è pari a quella che si perde per evaporazione dal colore, quindi ha circa la stessa consistenza, al massimo si può usare per diluire il colore il medium per acrilici e tenere l'acqua solo sotto. Se si ritiene che l'acqua sotto la cata da forno sia troppa, invece del contone si possono utilizzare pezzi di vecchi asciugamani inumiditi e poi strizzati. Però così la tavolozza umida ha una durata inferiore nel tempo.

Nella vita reale sto per laurearmi in ingegneria, il che lascia poco tempo libero per i giochi di ruolo, riprendere in mano heroquest dopo 13 anni di abbandono, mi è sembrato l'unico modo per non troncare totalemnte con l'hobby. Così ho scoperto che si può fare dell'ottimo rpg anche solo con 4 statistiche e un minimo di buona volontà e il risparmio di tempo è notevolissimo. Devo dire che mi pace moltissimo questo forum, era da sei mesi che giravo come visitatore.