Vai al contenuto

Mirak

Membri
  • Numero contenuti

    1843
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    9

Tutti i contenuti di Mirak

  1. Queste sono le foto degli scontri intorno alla fattoria in rovina Ok lo ammetto, questa volta c'è stata una inflazione di miniature di Descent rispetto al solito.
  2. Mirak

    Licantropo

    di base tre dadi in attacco e difesa è eccessivo, a inizio avventura l'unico ad avere tre dadi è il barbaro, perchè inizia con la spada bastarda. visti gli incatesimi un buon profilo sarebbe attacco 2 difesa 2 mente 4 corpo 6 per la trasformazione 6 dadi in attacco può anche andare bene, ma in difesa metterei solo 2 e gli darei però l'abilità invulnerabile tipo scheletro del signore degli stregoni (ogni ferita non magica che passa l'armatura viene salvata con un teschio) per rappresentare il fatto che le armi normali gli fanno meno male.
  3. Titolo: Il mistero dell'inquisitore Eymerich Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Ciclo di Eymerich Autore: Valerio Evangelisti Anno di prima pubblicazione: ? Pagine: 322 Editore: Mondadori Collana di pubblicazione dell’editore: Piccola Biblioteca Oscar a 8,80 euro nel 2003. Recensione/Riassunto: 1354: Nicolas Eymerich, il sinistro inquisitore, è in Sardegna con re Pietro IV d'Aragona per soffocare la rivolta di Mariano, giudice d'Arborea. Mariano però ha un alleato potente e misterioso: lo chiamano Sardus Pater, una divinità sconosciuta e terribile... 1942, New York: lo psicologo austriaco Wilhelm Reich si è rifugiato in America per sfuggire ai nazisti e ha fatto una scoperta rivoluzionaria. Tanto da costringere le autorità a rinchiuderlo in prigione, dove una serie di inspiegabili allucinazioni sembra metterlo in collegamento proprio con Eymerich. Pubblicato per la prima volta nel 1996 nella storica collana "Urania", un romanzo che segna una delle tappe fondamentali nella saga dell'inquisitore Eymerich, protagonista di libri ormai diventati di culto, a metà tra fantascienza e il noir Sebbene Eymerich sia un personaggio negativo, fanatico e intollerante nei primi tre libri si scontra con dei nemici che sono ben peggiori di lui, dei veri pazzi colpiti da megalomania: un frate che vuole riportare gli dei a a camminare tra i viventi, un uomo che vuole corrompere il sangue di tutta l'Europa sognando l'estinzione della razza umana e una congrega di eretici che custodisce il segreto dell'immortalità. Eymerch è un male necessario, un autoproclamato baluardo tra l'uomo e ciò che sfida la comprensione umana. Ora questa volta invece Eymerch si trova contro uno gruppo di guaritori sardi che sono in grado di curare ogni male, e cosa c'è di sbagliato in tutto questo? Perchè reprimere Eppure al Sardegna è un luogo brulicante di troppa vita in cui bisogna stare distanti da fiumi e ruscelli nell'ora Feridra... è il futuro il luogo dove chi tenterà di recuperare le misteriose energie sradicate da Eymerch farà la conoscenza con Tanit. Una interessante riflessione sia sull'intolleranza a priori, sia sul desiderio moderno di ottenere tutto, a volte senza ponderare bene le conseguenze.
  4. Direi che l'avventura è andata bene, all'aperto HQ si lascia comunque giocare e anzi l'aggiunta della scenografia migliora notevolmente l'esperienza di gioco. Tutti gli altri gruppetti che giocavano a wharhammer 40000 al negozio si sono fermati a guardare interessati. Dividere il tavolo in fette e considerare ognuna come una stanza aiuta molto a gestire l'avventura. Infine prendere a prestito gli elementi scenici già fatti è un'altra cosa che aiuta veramente molto molto :thumbright: Gruppo: barbaro, negromante, mago e ladro Master: io In sintesi: Il gruppo ha qualche problema con un demone non meglio identificato che si fa chiamre il "Santo della Palude". Dopo un'imboscata in città (avventura precedente) il gruppo si è recato nella palude per fare i conti con gli eretici che li hanno aggrediti. Sulla collina sassosa ha affrontato orchi, ragni, goblin e non morti facendo strage. si è poi il gruppo si spostato verso la seconda collinetta, questo è stato il punto più macchinoso, perchè bisogna ottenere abbastanza monimento con i dadi per fare circa 20” e nel frattempo non succede nulla. Perciò da allora in poi si è deciso che ripulita una sezione di territorio ci si limita a spostare i modelli da un'altra parte. qui è stato sorpreso da un Naga (movimento 6, attacco 4, difesa 3, corpo 3, mente 5, -1 punto mente a tutti i personaggi all'inizio dell'incontro, all'inizio dell'incontro si tira un dado se esce teschio, nel primo turno si è ipnotizzati e non si può agire) che le ha suonate prima di morire. Poi ci si è spostati verso il tempietto infestato di non morti, ma qui la porta per accedere ai sotterranei era chiusa da una runa Allora il gruppo è andato verso la vecchia fattoria in rovina, dove però ha incontrato un gruppo di eretici che stavano attorno ad un pozzo e qui è partito uno scontro epico. La maga è stata abbastanza stupida da voler cercare tesori nel pozzo pieno di sangue e ci ha rimesso un'ulteriore punto corpo. Infine sono state esplorare le stanze della rovina infondo e li si è seguito l'approccio classico. (Senza i piani componibili creare la rovina finale sarebbe stato improponibile) Ora i giocaotri hanno la runa e sono pronti a entrare nel sotterraneo del tempio in rovina. (in realtà nel mio blog tengo una versione più romanzata della storia, ma non è ambientata nel vecchio mondo)
  5. In realtà ti assicuro che è facilissimo, soprattutto quando usi gli scenari di qualcun altro :thumbright: e capisci che non ha senso far camminare gli eroi per tutto il bosco e tra un punto importante e l'altro usi lo spostamento rapido. Per il resto se segnata opportunamente ogni zona del tabellone può essere considerata a buon diritto una stanza ecco un altro paio di foto dell'avventura
  6. Una cosa che mi ha sempre frustrato dei Boardgame, rispetto agli RPG, è la monotonia dell'ambientazione, sempre il solito dungeon. Così, da quando ho Descent, uso i piani componibili per giocare a Heroquest e questo già migliora la variabilità. (nota le caselle di Descent sono da un pollice mentre quelle di HQ da due centimetri, purtroppo le miniature sono in scala più piccola) Con i piani componibili si possono fare cose davvero simpatiche, una volta ho realizzato un'intero villaggio di Goblin su un tavolo, spargendo le stanze qua e la per fare le capanne, ma ci voleva molta immaginazione per vedere un villaggio. Così la scorsa settimana ho deciso di riprovare un'avventura fuori dal Dungeon con un progetto più ambizioso, far esplorare una palude e con un tempio in rovina. Sono andato nel negozio di giochi dove si fanno partite di warhammer, e su uno dei tavoli ho cominciato a mescolare gli scenari con il pezzi del dungeon componibile. intanto ecco un po' di foto del risultato Per misurare le distanze ho usato un regolo di sei caselle (nel mio caso un corridio in cartoncino). I punti fondamentali (trattati come se fossero stanze) erano: la collina con i sassi (inizio), la seconda collina dove c'era un'imboscata, le rovine del tempio e un edicio in rovina con varie stanze. quando si passava da un'area all'altra ci si limitava a riposizionare gli eroi nella nuova zona. La ricerca di tesori era consentita solo nelle zone principali. Qualcun altro ha mai provato a giocare avventure fuori dai sotterranei? sarei interessato a sapere come voi avete affrontato la cosa.
  7. Spero di fare una cosa gradita alla comunity postando una copia delle carte abilità create da Jerwin Broers e Ron Shirtz e un tempo scaricabili da Agin's Inn . Tutte le immagini sono copyright 2001 di Jerwin Broers e Ron Shirtz. Carte per i giocatori 1 Carte per i giocatori 2 Dorsi per i giocatori Carte per i master 1 Carte per il master 2 Carte per il master dorsi Utilizzo I giocatori possono prendere da una a tre carte Il master ha diritto al doppio di carte che può pescare un giocatore: ad esempio, se i giocatori pescano due carte ciascuno, il master ne potrà pescare 4.
  8. Il grande Howard una pietra miliare del fantasy... La cosa bella è che spesso gli eventi più assurdi hanno spiegazioni estremamente razionali, e magari fatti apparentemente banali si rivelano invece avere retroscena assurdi e degeneranti nella follia... Con lui non si sa mai se un tempio infestato dai demoni lo sia veramente o se è solo una fandonia inventata da qualcuno... Peccato che in seguito siano stati scritti miriadi di racconti e romanzi da altri autori che hanno snaturato le idee orignali di Howard
  9. Sembra che ultimamente il fantasy in "rosa" stia diventado una moda. In passato ci sono state intermpreti al femminile del fantyasy, ricordo ai massili livelli la Bradley e Le Gunin , ma tendevano comunque ad avere uno stile "scarno" e a volte anche tagliente, per quello che ho letto invece della Troisi e Carey le cose sono cambiate parecchio. A mio personale parere la caratterizzazione psicologica è una cosa buona ma sembra che a volte ultimamente degeneri in vere e proprie pare mentali, che non sempre mi sono parse "realistiche e corenti"
  10. E' bellissmo, anche se lo consiglio solo ad esperti del gioco di strategia visto che le missioni salgono di difficoltà abbastanza in fretta, anche perché portandosi dietro le truppe da una missione all'altra risultati mediocri in uno scenrio possono pregiudicare l'intera campagna. In buona aprossimazione è un clone del buon vecchio Warlords II. Avevo smesso di giocarci un anno fa, ma noto che la grafica delle mappe ha fatto passi da gigante dall'ultima volta. Una chicca secondo me era il Chocobo non morto, per gli amanti di F.F. C'è ancora?
  11. Mirak

    zepinho è tra voi

    Qui abbaiano tanto ma in fondo non mordono... (Auch!) o magari mi sbaglio?
  12. una soluzione è parti uguali di acqua, detersivo, e un decimo di colore acrilico puro. Eventualmente anche un po' di medium per dare più coesione. Si può sopravvivere lo stesso...
  13. Di negativo c'è che negli ultimi capitoli la narrazione scade in fatti poco verosimili e totalmente privi di senso pratico. spolier: [highlight=black]nessun esercito medioevale in superiorità numerca si fermerebbe perchè gli vegono gettate addosso delle monete e riconosce in esse il volto della vera regina, che si trova in mezzo ad altri seicento uomini a cavallo.[/highlight]
  14. Mi pare che i personaggi perdano già abbastanza punti corpo lo stesso, soprattuto se si usano le regole americane... avrebbe più senso che la stanchezza facesse fallire le ricerche, del tipo: dopo dieci ricerche si tira un dado e se esce scudo nero non si trova nulla.
  15. Giudizio: il libro ha gli stessi pregi e difetti del precedente. Di positivo c’è da dire che la narrazione è più serrata e focalizzata sulla soluzione di un mistero che appare ben definito fin dall’inizio. Il romanzo inizia in medias res, esattamente dove il precedente è terminato.
  16. Titolo: La Prescelta e l'Erede Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Kushiel's Legacy Vol. II Autore: Jacqueline Carey Anno di prima pubblicazione: 2002 Pagine: 756 Editore: Nord / TeaDue Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato in collana narrativa Nord a 19,90 nel 2006 e pubblicato dalla TeaDue a 10,00 euro nel 2008. Recensione/Riassunto: Melisandre, nelle cui vene scorre l’icore dell’angelo Kusheil, è riuscita a sfuggire alla condanna a morte, qualcuno di vicino al trono e assolutamente insospettabile è riuscito ad aiutarla a scappare dal castello di Troyes le Mont, lasciando dietro di se una scia di sangue… sarà solo questione di tempo prima che raduni nuovamente i suoi alleati e cerchi nuovamente di conquistare il trono d’Ange Ma colei che è stata maestra e avversaria di Delauney, il Ruffiano delle spie, a sua volta maestro di Phedrè, ha bisogno di un pubblico che possa osservare la sua raffinatezza e crudeltà. Perciò manda un dono di sfida per Phedrè. Phedrè decide di tornare a corte e prendere il posto del defunto Delauy, per iniziare un novo gioco di intrighi e scoprire il piano di Melisandre, prima che questo rischi di devastare per la seconda volte Terre d’Ange. Infondo il suo insano rapporto con il dolore le da la possibilità di andare dove altri non riuscirebbero ad arrivare, e questa volta sarà lei a condurre il gioco… Inizia così un lungo viaggio che porterà fino alla serenissima, dominio degli Stregazza, famosi mercanti e terribili avvelenatori. Sarà più forte la prescelta di Kushiel o la sua erede?
  17. Si siamo nel periodo in cui è stato esautorato dalla carica di inquisitore generale e si è ritirato ad avignone per scrivere il suo trattato... Rispetto alla conologia del passato è l'ultimo, a meno che la luce di orione non sia successiva come periodo storico, l'ho letto un mese fa e già non ricordo la data in cui è ambientato.
  18. Titolo: Le catene di Eymerich Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Ciclo di Eymerich Autore: Valerio Evangelisti Anno di prima pubblicazione: 1995 Pagine: 280 Editore: Mondadori Collana di pubblicazione dell’editore: Piccola Biblioteca Oscar a 8,80 euro nel 2006. Recensione/Riassunto: Pubblicato nel 1995, Le catene di Eymerich costituisce il terzo episodio della saga dell'inquisitore catalano ed è ambientato nel 1360 quando il frate, appena quarantenne ma già da tempo Inquisitore generale del Regno d'Aragona, viene inviato in missione in Valle d'Aosta. Qui, nel villaggio di Châtillon, sembra abbia trovato rifugio una comunità di catari sopravvissuti alle persecuzioni. Sulle tracce degli eretici, l'inflessibile Eymerich procede faticosamente nelle indagini: attorno a lui si moltiplicano inquietanti prodigi mentre creature mostruose e apparentemente immortali gli sbarrano il passo. Ancora una volta la lotta di Eymerich contro le forze demoniache che si svolgerà a cavallo tra diverse epoche storiche, dalla Germania nazista alla Romania appena liberatasi dalla tirannide di Ceausescu. Secondo me questo libro contende a Il corpo e il sangue di Eymerich il palmares del più crudo. Per una volta parliamo del futuro: cinica analisi dell'evoluzione di un'ideologia tra Europa e America Latina, in un continuo mutamento di volto, che la porta a inglobare partiti, associazioni mediche, chiese, industrie, fino a che alla fine non rimane nulla delle proprie origini se non il nome: RACHE. Perisno il nome perde il suo significato man mano che le presone alla guida cambiano e sarà un nome che perseguiterà tutti noi appassionati per i prossimi libri. 1360. Nel passato Eymerich si trova ad affrontare un rigurgito di catarismo, nemico in teoria estinto, che sembra essere tornato dal passato. E' il passato che è ritornato o semplicemente che è immortale? Ma sopra a tutto come al solito regna la follia umana...
  19. Metallo urlante è una collezione di visioni da incubo... Incubi geniali...
  20. Più o meno tutti i romanzi di Evangelisti sono sullo stesso livello qualitativo: buona documentaizone storica, idee prese da vari filoni filosofici e mistici, futuro un futuro da brividi, narrazione serrata e conclusioni inaspettate. Ma il fascino maggiore secondo me è il Protegonista stesso un anti eroe fanatico e intollerante che però non può non affascinare per il suo acume e la sua intelligenza. E in fondo i nemci che combatte sono peggio di lui. Certo sono più adatti ad un pubblico adulto.
  21. scusate infinitamente, per il titolo avevo fatto copia e incolla dal sito dell'autore.
  22. Titolo: Il corpo e il sangue di Eymerich Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Ciclo di Eymerich Autore: Valerio Evangelisti Anno di prima pubblicazione: 1996 Pagine: 280 Editore: Mondadori Collana di pubblicazione dell’editore: Piccola Biblioteca Oscar a 8,80 euro nel 2005. Recensione/Riassunto: Il corpo e il sangue di Eymerich, pubblicato originariamente nel 1996, è il secondo romanzo scritto da Evangelisti e incentrato sull'inquietante personaggio del frate domenicano, la cui figura è basata su quella di un celebre inquisitore realmente esistito nel Trecento. Eymerich viene chiamato a Castres, nella Francia meridionale, per combattere una setta di "vampiri" che terrorizza gli abitanti della zona disseminando le campagne di cadaveri dissanguati. Circondato da un alone di malvagità e terrore senza precedenti, Eymerich mostra tutta la sua spietatezza e non esita a massacrare centinaia di persone pur di debellare l'eresia. Ma seicento anni più tardi un gruppo di modernissimi "untori" sembra voler resuscitare le gesta di quei folli devoti, diffondendo epidemie che conducono a una morte atroce causata dallo scoppio delle vene... 1358. Nel villaggio francese di Castres sembra all'opera una setta di vampiri, che dissemina la zona di cadaveri dissanguati. Eymerich scopre però che la verità è molto più sinistra. Una verità che si collega a una lunga serie di eventi dei secoli successivi, dai delitti del Ku Klux Klan all'assassinio di John F. Kennedy. Cosa fece l'inquisitore "storico" a Casters non è riportato in alcun registro o documento della chiesa (il che è cosa molto strana), per tanto dovette essere qualcosa della massima efferatezza, persino per i canoni del tempo. Evangelisti prova a immaginare quali siano state le azioni di Eymerich e quali immani empietà lo abbiano indotto a tale decisione... Una storia che fa riflettere sull'uso delle armi batteriologiche...
  23. La mia opinione personale è che effettivamente il ciclo conclave delle ombre sia migliore, è un'opera più matura e cerca di fare un po' di introspezione psicologica. IMHO il signore della magia fa più leva sul senso del meraviglioso e del fantastico e altri aspetti sono un po' trascurati. Il libro ha comunque una trama abbastanza complessa e la mia recensione non scalfisce neppure l'intreccio che Feist ha creato.
  24. Mirak

    [Film ITA] The Hobbit

    quello si che sarebbe una tragedia, per essere un drago aveva un'inflessionde idalettale italiana troppo marcata.
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

Navigando sul Forum ne accetto i Terms of Use