Bucky Inviato 6 Aprile 2008 Gruppo: HeroquestForger Discussioni create: 93 Post totali: 2351 Reputazione: 49 Punti: 2812 Miglior heroquester: 4 Iscritto il: 08/08/2007 Status: Offline Connesso: 28 Settembre 2023 Segnala Condividi Inviato 6 Aprile 2008 Quando l'ho visto sul banchetto di un libraio del mercatino rionale mi è preso un colpo : "Dunsany in italiano!!! :shock: alla larga, state lontani...è mio...tutto mio...il mio tessssoroooo!" Lasciate che vi racconti una storia: Titolo: La figlia del Re degli Elfi Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Romanzo Singolo Autore: Lord Dunsany Anno di prima pubblicazione: ? Pagine: 261 Editore: Edizioni della Terra di Mezzo Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato a 16,00 euro nel 2007. Recensione/Riassunto: C’era una volta, un secolo fa, un Impero. Era vasto, potente e apparentemente sconfinato; si faceva vanto del livello tecnologico raggiunto e della propria modernità. Nei circoli culturali, nelle università, e finanche per le strade, era tutto un fervere ed un sognare – fra bombette, strilloni ed ombrelli al braccio, fra i primi treni ed i primi cinematografi – di macchine e di viaggi verso la Luna, o nei mari più profondi. Ciò che vi imperava era lo scientismo e l’immaginario riguardava le “Magnifiche e Progressive Sorti dell’Umanità”. Venne un uomo, nella capitale di detto Impero, figlio di una terra resa schiava da quel potere e da quella modernità: il suo nome era Edward, Lord of Dunsany. Costui vide le fabbriche e ne notò le ciminiere che attossicavano il cielo; guardò al gran fiume che tagliava l’orgogliosa capitale, e ne vide le acque putrescenti che fluivano inerti al mare. Vide la struggente bellezza dell’Irlanda, l’Ibernia del mito e sua terra d’origine, asservita ai nuovi conquistatori e la sua originaria cultura negletta e proibita. Tutto ciò che era antico, a quei tempi, si descriveva come “vecchio”, e ciò che era secondo natura, si proponeva come “povero” o “rozzo”. Lord Dunsany si ribellò a tutto questo e, forte della sua cultura e della sua posizione aristocratica, riversò le proprie energie su carta e si riunì a figure come Yeats, Shaw, Joyce e molti, molti altri, nel movimento del Golden Dawn. Erano gli anni turbolenti in cui altri patrioti irlandesi prendevano materialmente le armi, e ripercorrevano la ciclica strada della rivolta aperta, della repressione sanguinosa e dell’esilio. Questo irresistibile moto di ribellione portò l’autore a viaggiare in altri tempi e dimensioni, nonché a visitare per primo mondi fantastici completi di storia e di mito. La sua influenza fra i sognatori fu enorme: da Lovecraft a Howard, da Tolkien alla Le Guinn, Moorcock, Borges ed Eddings, tutti gli furono debitori, e noi con loro, giacché quel sognatore ribelle è all’origine di gran parte di ciò che oggi chiamiamo “Fantasy”. Non diro'una parola sulla trama, non è importante, la grandezza di Dunsany non stà in "cosa" scrive ma in "come" lo scrive ed in questo senso ha ancora tanto da comunicare a noi lettori moderni ormai avezzi ad ogni genere di meraviglia...immaginate di leggere un quadro di Rossetti e che questo a metà del racconto si tramuti in un trittico di Bosch; se vi ho incuriosito (i lettori di Lovecraft sapranno benissimo del gigante letterario di cui stiamo parliamo) procuratevi questa (ahime') rarissima edizione, spulciate le biblioteche, le soffitte dell'amico bibliofilo, le piccole librerie nescoste nei vicoli...oppure procuratevi qualche edizione inglese (il "Book of Wonder" è l'opera piu'bella) e...buon viaggio. La firma di Bucky Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Thorin Scudo di Quercia Inviato 8 Aprile 2008 Gruppo: Membri Discussioni create: 70 Post totali: 925 Reputazione: 5 Punti: 1369 Miglior heroquester: 0 Iscritto il: 13/06/2006 Status: Offline Connesso: 14 Giugno 2012 Segnala Condividi Inviato 8 Aprile 2008 Mmhh questo sì che dev'essere un fantasy davvero particolare. P.S.: aggiunto Lord Dunsany alla lista generale. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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