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La Saga di Rocky Balboa


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Quale film della Saga di Rocky preferite?  

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  1. 1. Quale film della Saga di Rocky preferite?

    • Rocky
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Rocky

 

USA, 1976 - Drammatico, 119'

 

Trama: Rocky Balboa è un pugile italoamericano che combatte per pochi dollari nei ring di periferia della sua città, Philadelphia. Al di fuori del ring "lavora" come scagnozzo di un certo Gazzo: il suo compito è di spezzare i pollici ai debitori in ritardo nei pagamenti. Nel tempo libero frequenta il bar di quartiere e ha come compagno di bevute Paulie (un tipo un po' sopra le righe, come si vedrà nella saga...). Proprio quest'ultimo cerca di convincere Rocky a farlo uscire con la sorella Adriana, una ragazza timida e chiusa ma questa, nonostante non abbia certo una fila di uomini a corteggiarla, respinge sempre le proposte di Balboa. Nel frattempo le cose non sembrano andare molto bene per il pugile: viene cacciato dalla palestra dal suo allenatore Mickey (che non vuole avere più a che fare con un bullo di periferia nel quale non vede più speranze) e deriso dai ragazzetti del quartiere (bellissima è la scena in cui Rocky fa una filippica ad una ragazzina invitandola a non fumare e a non dire parolacce e questa alla fine, quando Balboa già si aspetta i ringraziamenti per la lezione di vita, gli dice: "Ehi Rocky....Vaffan**** rompipalle!!!"). La tranquillità Rocky sembra trovarla solo quando torna a casa dai suoi animali domestici: le due tartarughine Tarta e Ruga ed il pesciolino rosso Moby Dick. Ma la vita del nostro pugile cambia improvvisamente: Adriana accetta finalmente l'invuto ad uscire ed inoltre Apollo Creed (il campione mondiale dei pesi massimi) ha un irrefrenabile bisogno di tirar pugni. Conclusione: poichè il suo avversario si infortuna e i più quotati in graduatoria sono in vacanza o fuori allenamento, Apollo sceglie di combattere con uno sconosciuto al quale offrire l'opportunità di diventare campione, con la scusa di festeggiare il bicentenario della Costituzione degli Stati Uniti, terra delle opportunità. La scelta, guarda caso, cade su Balboa, nonostante i manager di Creed non vedano di buon occhio i pugili mancini. Rocky accetta la sfida, convinto di non poter mai uscire vincente dall'incontro: l'unico suo obiettivo è di arrivare al quindicesimo round ancora in piedi. Rappacificatosi con Mickey, inizia ad allenarsi con intensità: sveglia alle quattro di mattina (o di notte, come preferite), colazione veloce a base di cinque uova versate all'interno di un bicchiere e bevute tutte con un sorso, per poi uscire di casa e correre, mentre la città dorme ancora. L'allenamento si svolge anche nel mattatoio dove lavora Paulie, e lì Rocky usa le carni appese ai ganci come dei sacchi da boxe. Nonostante qualche timore e la paura di non farcela, grazie all'aiuto psicologico di Adriana Rocky riesce a credere in se' e arriva finalmente il giorno dell'incontro: Apollo, dopo un'entrata trionfale sul ring vestito da Zio Sam, martella di pugni Rocky, che improvvisamente però riesce con un solo pugno a stenderle il campione al tappeto. Ma è solo un'illusione: Creed inizia a a gonfiare di botte Balboa che, nonostante abbia il volto ormai tumefatto riesce comunque a rispondere ai colpi dell'avversario e quasi a stenderlo di nuovo. Rocky termina in piedi quattordici riprese ed è pronto a giocarsi il tutto per tutto nell'ultima. Ma la campana ferma la furia Balboa. I giudici danno la vittoria a Creed ma a Rocky non sembra importarne più di tanto: la sua unica preoccupazione è abbracciare Adriaaaaaanaaaa! Bella la scena in cui un commentatore gli si avvicina per intervistarlo: "Vuoi dire agli ascoltatori quali sono i tuoi progetti per il futuro?" "Ma che cosa vuole, non me ne frega niente a me del futuro! Vattene via! Adriaaaaanaaaaaaaaa!!"

 

Informazioni sul film:

 

Regia di: John G. Avildsen

 

Scritto da: Sylvester Stallone

 

Prodotto da: Robert Chartoff e Irwin Winkler

 

Musiche di: Bill Conti

 

Personaggi Principali ed Interpreti:

 

Rocky Balboa - Sylvester Stallone

 

Adriana Pennino - Talia Shire

 

Apollo Creed - Carl Weathers

 

Paulie Pennino - Burt Young

 

Mickey Goldmill - Burgess Meredith

 

Tony (Allenatore di Apollo) - Tony Burton

 

Tony Gazzo - Joe Spinell

 

Rocky II

 

USA, 1979 - Drammatico, 119'

 

Trama: Rocky e Apollo finiscono entrambi malridotti all'ospedale dopo il loro primo incontro. Essendo rimasto malconcio al naso e all'occhio sinistro, Rocky accetta i consigli del suo allenatore Mickey, annuncia il ritiro dalla boxe e sposa Adriana, la quale, poco dopo, rimane incinta. Per mantenere la famiglia Balboa è costretto a cercare un lavoro fisso e, trovandosi sbarrate tutte le strade per una professione da impiegato a causa degli studi interrotti già durante le elementari, accetta lavori umilianti e poco redditizi. Della situazione intende approfittare Apollo Creed che sente pesare sulla propria fama le polemiche che lo accusavano di aver truccato il precedente incontro. Sicuro che Rocky è ormai a pezzi moralmente, oltre che in completa assenza di allenamento, lo provoca per portarlo all'incontro nel quale è sicuro di demolirlo definitivamente. Nel frattempo Adriana è giunta al momento del parto: riesce ad avere il figlio ma qualcosa va storto e lei va in coma: Rocky non accetta di vedere il frutto del suo amore senza la moglie, è ovviamente distrutto psicologicamente, la rivincita con Creed sembra saltare, Rocky non combatterebbe mai con la sua donna in quello stato. Per fortuna Adriana si risveglia e gli dice:"Vinci! Vinci!". E allora Balboa inizia ad allenarsi seriamente. Carico per il risveglio dal coma della moglie e della nascita del figlio, Rocky combatte come una furia contro Creed e dopo quindici estenuanti riprese gli soffia il titolo alzandosi appena prima che l'arbitro finisca di contare entrambi i pugili esausti al tappeto!

 

Informazioni sul film:

 

Regia di: Sylvester Stallone

 

Scritto da: Sylvester Stallone

 

Prodotto da: Robert Chartoff e Irwin Winkler

 

Musiche di: Bill Conti

 

Personaggi Principale ed Interpreti:

 

Rocky Balboa - Sylvester Stallone

 

Adriana Pennino - Talia Shire

 

Apollo Creed - Carl Weathers

 

Paulie Pennino - Burt Young

 

Mickey Goldmill - Burgess Meredith

 

Tony (Allenatore di Apollo) - Tony Burton

 

Tony Gazzo - Joe Spinell

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Rocky III

 

USA, 1982 - Drammatico, 99'

 

Trama: Dopo la straordinaria vittoria con Apollo, Rocky è ormai diventato una celebrità, un uomo da spettacolo: lo si trova dappertutto, sui giornali, in televisione, persino sui flipper nelle sale giochi... Nel frattempo trova anche il tempo per combattere, ma gli avversari non sono un granchè (tranne il wrestler Thunderlips, impersonato dal mitico Hulk Hogan), finchè Rocky non incontra sulla sua strada il potente Clubber Lang, un rabbioso pugile di colore che vuole avere la sua occasione per la cintura dei pesi massimi. Rocky, che aveva ormai deciso il ritiro, dopo le insistenti offese ricevute da Clubber, è costretto a sfidarlo. Mickey implora il suo pupillo di lasciar perdere Lang, ben sapendo come andrà a finire un possibile incontro. Balboa però riesce a convincere il vecchio manager ad allenarlo per un'ultima volta. Rocky però non si prepara come dovrebbe, si allena con troppa leggerezza, ed arriva al match forse troppo tranquillo, sicuro di poter vincere. Arriva il momento del match decisivo ma, prima di salire sul ring, negli spogliatoi avviene una rissa tra i due e il povero Mickey, sballottato contro le scale, si sente male. Rocky vorrebbe dargli una mano ma Mickey gli dice di salire sul ring e combattere senza di lui. Rocky, spento e col pensiero fisso sul suo allenatore, va giù al secondo round. Torna negli spogliatoi ed il vecchio manager gli muore tra le braccia. Distrutto fisicamente e mentalmente, sembra ormai un uomo senza più voglia di vita. In suo soccorso arriva l'ex nemico Apollo Creed. Dopo un severo allenamento nel quale Balboa imparerà la tecnica "danzante" di Creed, riuscirà a tornare in gran forma e distruggere Clubber nella rivincita per il titolo.

 

Informazioni sul film:

 

Regia di: Sylvester Stallone

 

Scritto da: Sylvester Stallone

 

Prodotto da: Robert Chartoff e Irwin Winkler

 

Musiche di: Bill Conti

 

Personaggi Principali ed Interpreti:

 

Rocky Balboa - Sylvester Stallone

 

Adriana Pennino - Talia Shire

 

Apollo Creed - Carl Weathers

 

Paulie Pennino - Burt Young

 

Mickey Goldmill - Burgess Meredith

 

Tony (Allenatore di Apollo) - Tony Burton

 

Clubber Lang - Mr. "T"

 

Thunderlips - Hulk Hogan

 

Rocky IV

 

USA, 1985 - Drammatico, 91'

 

Trama: Rocky, dopo aver combattuto amichevolmente con Apollo, torna a casa per il compleanno di Paulie. Questi come regalo riceve un robot (o per meglio dire una robot) che subito si fa amare dalla famiglia e soprattutto dal festeggiato. L'armonia e la gioia del momento viene però interrotta da Apollo il quale viene a sapere dalla TV della sfida lanciata alla boxe professionistica americana da un pugile russo, Ivan Drago, e dal suo staff. Creed, ferito nell'orgoglio, vuole tornare a combattere contro il russo per dimostrare la superiorità degli USA nei confronti dell'URSS (non bisogna dimenticare che il periodo è quello della guerra fredda tra le due nazioni). Rocky cerca di convincere il suo amico, ormai invecchiato per tornare sul ring, a lasciar perdere. Ma lo spirito di combattente di Apollo prevale e così l'incontro viene organizzato. Come suo solito Creed ha organizzato uno spettacolo: sulle note di "Living in America" James Brown accoglie Apollo mentre Drago è sbigottito dalla musica e dalla coreografia, ma tutto ciò dura poco. Finita la sceneggiata, i due iniziano a combattere sul serio e sembra che Creed abbia vita facile con il russo. Ma dopo poco tempo Drago inizia a sfornare cazzotti come una macchinetta e Apollo ormai non si regge più in piedi e riesce a stento a terminare il primo round. Durante il break Rocky dice ad Apollo che getterà la spugna nel secondo round ma Creed gli risponde di non gettarla, qualsiasi cosa succeda. E come va a finire? Apollo, che sembra ormai uno zombie, subisce il pugno fatale e crolla a terra privo di sensi mentre Rocky rimane inerme con la spugna in mano mentre tutti urlano di gettarla sul ring per far terminare il massacro. Suonata la campana Rocky si fionda sull'amico e Apollo gli muore tra le braccia, mentre Drago, parlando ai giornalisti e rivolgendo lo sguardo a Rocky, dice "..e un giorno incontrerò un viero campione!". Rocky, pur essendo ormai un ex-pugile, vuole tornare sul ring per vendicare l'amico. I manager di Drago decidono di far combattere l'incontro tra i due a Mosca, il 25 Dicembre. Adriana non vuole perdere il marito (anche perchè quale donna si lascerebbe scappare uno Stallone Italiano...e cerca di convincere Rocky a non suicidarsi ma non vi riesce. Rocky va ad allenarsi in Russia con al seguito il suo allenatore Duke e Paulie che bestemmia come un turco per l'ambiente in cui è capitato: infatti Rocky ha scelto di preparare l'incontro nella tranquillità di una cascina di montagna circondata da metri di neve. A questo punto vediamo i due contendenti allenarsi in due metodi diversi: Rocky in montagna, Drago al caldo circondato da esperti e da macchine tecnologiche ed anche da qualche pera (leggi doping). Finalmente arriva il giorno del match: gli speaker annunciano l'entrata di Rocky e dagli spalti piovono fischi e insulti. Drago invece, da buon eroe comunista, è accolto dagli applausi e dall'inno nazionale. I due, convocati dall'arbitro al centro del ring, incrociano i guantoni e Drago pronuncia la frase ormai passata alla storia "Io ti spiezzo in due!". Drago domina l'incontro e Rocky cade più volte al tappeto ma, nonostante l'incredibile numero di colpi subiti, riesce a restare in piedi. Dopo qualche round il pubblico, prima ostile, inizia incredibilmente a sostenere l'americano per il suo coraggio e la sua tenacia. La svolta si ha quando Rocky, con un pugno incredibile, riesce a ferire al viso Drago e questi perde tutta la sicurezza mostrata in precedenza e rimane vittima dei colpi di Balboa che, con una cavalcata trionfale abbatte il russo al quindicesimo round. Terminato l'incontro si rivolge al pubblico russo e dice :"Quando sono venuto qui...non sapevo cosa mi aspettava. Ho visto che molta gente mi odiava e io...e io non sapevo...non sapevo come la dovevo prendere. Poi ho capito che neanche voi mi piacevate. Ma durante questo incontro...ho visto cambiare le cose. Cioè quello che provavate per me è quello che...che io provavo per voi. Sul ring eravamo in due disposti a ucciderci l'un l'altro ma forse è meglio così che milioni di persone. Però quello che sto cercando di dire...è che se io posso cambiare...e voi potete cambiare..."Tutto il Mondo può cambiare!". Il film termina quindi con Rocky osannato dai russi che scandiscono a gran voce il suo nome!

 

Informazioni sul film:

 

Regia di: Sylvester Stallone

 

Scritto da: Sylvester Stallone

 

Prodotto da: Robert Chartoff, Irwin Winkler

 

Personaggi Principali ed Interpreti:

 

Rocky Balboa - Sylvester Stallone

 

Adriana Pennino- Talia Shire

 

Apollo Creed - Carl Weathers

 

Ivan Drago - Dolph Lundgren

 

Duke - Tony Burton

 

Paulie Pennino - Burt Young

 

Ludmilla Drago - Brigitte Nielsen

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Rocky V

 

USA 1990 - Drammatico, 104'

 

Trama: Rocky, dopo l'incredibile vittoria in Russia contro Ivan Drago, torna in patria da trionfatore, pronto a ritirarsi da campione e godersi una "pensione" dorata. Purtroppo si trova di fronte ad una difficile situazione economica: Paulie infatti ha mandato all'aria anni di guadagni facendosi raggirare da un commercialista senza scrupoli e quindi la famiglia è costretta a vendere tutto. L'unica possibilità per Balboa sarebbe quella di tornare sul ring ma i medici, riscontrando lesioni cerebrali causate dai numerosi colpi subiti (soprattutto nell'incontro con Drago), gli negano ogni residua speranza. La famiglia trasloca allora a Philadelphia dove Rocky riprende quel rozzo stile di vita del passato, tanto da riesumare addirittura il mitico completo nero. Quando tutto sembra ormai perduto arriva però l'occasione del riscatto: un certo Tommy Gunn, un giovane pugile molto promettente, chiede a Rocky se vuole diventare il suo allenatore. Balboa, dopo un iniziale rifiuto, accetta le insistenti proposte e si dedica anima e corpo al nuovo allievo, fino a trascurare addirittura il figlio, Rocky Jr. (interpretato dal vero figlio di Stallone, Sage), che a sua volta deve confrontarsi con la dura vita di quartiere. Nel frattempo Tommy vince tutti gli incontri ma Rocky, ritenendolo non ancora pronto per il titolo, lo fa combattere con avversari non di rango. Gunn vuole però combattere per la cintura mondiale: così Washington Duke, un manager senza scrupoli, facendo leva su questo desiderio del ragazzo, lo contatta e gli offre donne, denaro e incontri su misura, spingendolo sempre più lontano dal suo allenatore (in cuor suo Duke aspirerebbe infatti ad organizzare un incontro tra i due). Grazie all'intervento di Duke, Gunn batte il campione fantoccio e pertanto riesce ad esaudire il suo sogno del titolo mondiale dei massimi. Alla fine del match però accade qualcosa che rompe definitivamente il rapporto tra Gunn e Balboa: nei rinraziamenti Tommy non nomina Rocky ma il viscido Washington Duke. Tutti vogliono ancora bene a Balboa e pensano che Tommy non valga poi molto senza il suo allenatore e ciò spinge Gunn a sfidarlo: sfida che si svolge non su un ring ma nella strada, il nuovo ring di Rocky. I due se le danno di santa ragione ma è Tommy che cogliendo Balboa alle spalle lo lascia steso a terra. In quei momenti di sofferenza Rocky rivive l'incontro con Drago e sembra non riuscire più a reagire, finchè non gli appare Mickey che gli dà la carica ("Alzati...Un altro round...Non ho sentito la campana...Mickey ti vuole bene...") per rialzarsi e dire a Tommy: "Non ho sentito la campana... Un altro round..." Ormai Rocky è una furia e stende Tommy con pugni e mosse da kung fu. Finito l'incontro Rocky si riconcilia finalmente con la moglie ed il figlio e viene circondato dalle urla e dall'affetto della gente accorsa a vedere la lotta con Tommy.

 

Informazioni sul film:

 

Regia di: John G. Avildsen

 

Prodotto da: Robert Chartoff, Irwin Winkler

 

Personaggi Principali ed Interpreti:

 

Rocky Balboa - Sylvester Stallone

 

Adriana Pennino - Talia Shire

 

Paulie Pennino - Burt Young

 

Tommy Gunn - Tommy Morrison

 

George W. Duke - Richard Gant

 

Rocky Jr. - Sage Stallone

 

Duke - Tony Burton

 

Mickey Goldmill - Burgess Meredith

 

Rocky Balboa

 

USA 2006 - Drammatico, 102'

 

Trama: I tempi della boxe e degli allenamenti sfiancanti sono ormai alla spalle da un pezzo, per Rocky Balboa. L'adorata moglie Adriana è morta, e l'ex Stallone Italiano gestisce un ristorante nella natia Philadelphia raccontando, di tanto in tanto, ai suoi clienti gli aneddoti di una vita spesa fra ganci e jab. L'amico Paulie è sempre al suo fianco, ma il rapporto con il figlio Robert è instabile e complicato, e il distacco dall'ambiente pugilistico così come quello forzato dalla moglie non sono mai stati completamente assorbiti. I ricordi sono parte integrante del quotidiano di Rocky, e l'idea di riassaggiare il ring comincia a prendere piede nelle sua mente. E quando i manager di Mason Dixon, il Campione del Mondo dei pesi massimi, gli propongono di tornare a menare i pugni in un incontro di esibizione, il cinquantenne Balboa inizia a convincersi di avere ancora qualche cartuccia da sparare.

 

Al cinema non sono in fondo moltissime le cose capaci, a prescindere, di far venire la pelle d'oca a coloro i quali sono cresciuti esaltandosi al richiamo di un certo tipo di film o, più semplicemente, ai generici appassionati. Una di queste è la leggendaria "Gonna Fly Now", il tema musicale composto da Bill Conti all'epoca di "Rocky" e che è poi divenuto una sorta di imprescindibile overture per ogni successivo capitolo della saga. Ovviamente "Rocky Balboa", sigillo finale apposto da Sylvester Stallone su un'epopea ormai trentennale, in questo non fa eccezione, e riassaporare ancora una volta, in una sala cinematografica, quelle note tanto care a molti rappresenta un piacere ed un'emozione la cui resa a parole è affatto semplice.

 

"Rocky V", nonostante i buoni propositi, aveva probabilmente rappresentato il punto più basso, artisticamente parlando, dell'intera saga, non solo in quanto ultima sezione di un romanzo filmico ormai da tempo piegatosi alla propria connotazione più commerciale. Stallone lo sapeva benissimo, e non se l'è sentita di considerare già conclusa la parabola del personaggio cui deve tutto. Occorreva una degna riabilitazione. Così, alla non più tenera età di sessant'anni ha deciso di sfilare i vecchi guantoni dal chiodo per calcare un'ultima volta l'amato ring e provare a dare al personaggio da lui stesso creato un degno congedo dal pubblico, quello definitivo. L'operazione non prometteva affatto bene, e certamente non erano molti coloro i quali credevano alle potenzialità del progetto. Eppure, la smentita più inattesa, seppur parziale, è arrivata.

 

Non un film eccezionale, ma si tratta certamente di una pellicola pensata e confezionata in maniera molto più oculata e brillante, se confrontata con gli ultimi "Rocky" portati sul grande schermo. Spicca una sceneggiatura apprezzabilmente più ispirata rispetto al passato, pur con qualche banalità e alcune situazioni risapute, in cui emergono numerosi, variegati, spesso sottili e velatamente nostalgici i rimandi ai capitoli precedenti, così come il recupero di alcuni personaggi seppelliti dal tempo (gustosissimo il rientro di Spider Rico, il pugile affrontato e sconfitto dallo Stallone Italiano nel corso della sequenza di apertura di "Rocky").

Il saggio e per nulla caricato utilizzo di questi elementi, unitamente all'interpretazione sentita di Stallone, ricompatta in modo convincente l'universo del protagonista, restituendogli una dimensione fortemente terrena, reale, umana. E se da un lato la scelta di confezionare l'incontro fra Rocky e Mason "The Line" Dixon (impersonato dal vero campione del mondo dei massimi leggeri Antonio Tarver) come se fosse un evento sportivo televisivo potrà anche far storcere il naso a qualcuno, dall'altro è innegabile che l'aver optato per una simile soluzione fa sì che la nostra percezione del personaggio - specie nel finale - tenda quasi a rompere, forse inconsciamente, i confini della finzione, come se Rocky Balboa avesse in realtà sempre vissuto al di fuori dello schermo e non sulla pellicola. E questa non è per niente cosa da poco, anzi: per un appassionato della saga è il massimo.

 

Certo, nell'ambito dell'evento pugilistico, ancora una volta la regia di Stallone si lascia andare a qualche vecchio eccesso, ma l'uscita di scena di Rocky una volta terminato il combattimento, il suo saluto al pubblico che lo contorna (perdonateci il trasporto emotivo) è un vero climax. E anche se l'innocua banalità dell'ultimissima scena smorza leggermente l'effetto maturato precedentemente, non si può nel complesso rimanere delusi a seguito della visione di questo film. Ora la parola fine è davvero stata scritta. Ma "solo un mito poteva mettere la parola fine ad una leggenda".

 

Informazioni sul film:

 

Regia di: Sylvester Stallone

 

Prodotto da: Robert Chartoff, Irwin Winkler

 

Personaggi Principali ed Interpreti:

 

Rocky Balboa - Sylvester Stallone

 

Paulie Pennino - Burt Young

 

Mason "The Line" Dixon - Antonio Tarver

 

Marie - Geraldine Hughes

 

Rocky Jr. - Milo Ventimiglia

 

Duke - Tony Burton

 

Steps - James Francis Kelly III

 

Spider Rico - Pedro Lovell

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O_O caspita flash...una recensione coi controfiocchi. Complimenti davvero

 

e complimenti al nuovo film...ne parlano tutti molto bene (da quello che ho potuto sentire) e se rispecchia i vecchi Rocky, bè allora deve essere un capolavoro. Sono sempre stato appassionato di quel film :D

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http://schareportal.forumfree.net/

Best Master al 1° raduno ufficiale heroquestgame.com

3° classificato alla Quest Competition 2006

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Flash, ma fai il critico cinematografico? :D

Complimenti per la recensione. Comunque una bella serie quella di Rocky...non ci sono più film cosi.

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Mi è piaciuta veramente tutta! In particolare, Rocky III...quello meno "bello" per me, è Rocky V!!! :oops:

 

Ed attendo con ansia, il 6° ed ultimo capitolo... :color:

 

Flash, ma fai il critico cinematografico? :D

Complimenti per la recensione.

 

Magari...Comunque, ti ringrazio dei complimenti! :wink:

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