Mirak

"A fasi alterne, un po' come i resti delle tempeste portate a riva dalla risacca, decido di affacciare il mio volto fuori dalla finestra per osservare la squallida desolazione del mondo rinato, dove Cthulhu cammina liberamente e Mi-go e Dei d'Acciaio si contendono gli avanzi del vecchio mondo. Lo faccio nella speranza perennemente disattesa che non sorga una nuova alba" Visto che l'almanacco di kata Kumbas è arrivato nella fase che non dipende più da me e il progetto di gdr langue per mancanza di collaboratori, alla fine sono ritornato ancora una volta a mettere le mani all'ambientazione che infondo preferisco (immancabilmente con ogni mio periodo nero torna anche Cthulhu fantascientifico) forse questa è la volta buona. Ho ripreso in mano il materiale di ambientazione che in precedenza era la parte che faceva più acqua. Ormai alla quarta resurrezione di Love Behind the Age of Cthulhu mi sto interrogando se abbia senso continuare a trattarlo come boardgame (riutilizzando il materiale di reinassance che come regole è identico) o se cercare di fare invece un rpg minimalista.

Attualmente la priorità e finire il mio esercito della sorellanza, visto che ho ripreso con i wargame dalla settimana scorsa dopo anni di paura, ci sono 3 rino old style e 3 exorcist che attendono il loro turno. Poi darò una bella dippata ai demoni. Il demone di slaneesh della fidanzata probabilmente sarà pronto prima che io faccia i miei.

Ho fatto un paio di prove con un maglio del Dreddy sul demone con la testa di tiranide questo demone sembra vere un'aura warp particolarmente malvagia che impedisce venga fotografato. Due prove per la mano, un maglio di Mutant Chronicles e le mazze del profanatore da utilizzare come fruste.

in attesa che mi arrivi il materiale che mi serve per terminare le conversioni e fare un po' di prove questo è il seeker of pleasue (ha 4 braccia, le corna, 2 chele e 1 spada quindi è lui) che sto preparando per la fidanzata, gli manca solo un braccio per essere pronto la foto fatta con il celle è quello che è, più avanti spero di mettere qualcosa di meglio

Il problema di cosa mettere nel braccio è legato a due fattori: 1. le dimensioni del modello. Per mio cugino ne ho realizzato uno che al posto dell'arma originale ha il cannone di una biovora per fare il grande untore con vento del caos. In quel braccio vanno messe cose grosse, persino il cannone laser ci si perde. 2. la disponibilità di avanzi nel gruppo di warhammer che frequento. L'unico giocatore con una collezione "seria" di bitz, oltre a me che ho solo roba piccola è il giocatore di tranidi Comunque sono ancora in fase di sviluppo e si accetta ogni genere di proposta. Al momento oltre alla chela sto valutando: maglio del dreagnought, essendo circolare sta bene anche a sinistra pur essendo destro. Fare una copia de maglio potenziato della battlesuit di Mutant Chronicles, comprata a suo tempo da Katsushico, non posso commettere il reato di utilizzare il braccio originale, e per riempire il notevole buco che comunque resta (lo spessore del maglio è poco più di 1/2 del braccio) aggiungere un cannone automatico dei distruttori del caos, arma notoriamente inutile, per fare un braccio stile soulgrinder.

Questo demone è stato invece modificato con la testa senza corna del profanatore. Purtroppo essendo il pezzo colorato di bianco il flash non rende l'immagine molto comprensibile Il mio corruccio è sempre stato che i demoni di warhammer fantascientifico sono sono troppo fantasy. Quindi ho deciso di fabbricarmi i miei partendo dai modelli di doom che sono una buona combinazione di carne demoniaca e acciaio se si esclude alcune parti veramente poco dettagliate. Questi sono stati fatti utilizzando avanzi tiranidi, ho tolto il volto che non mi piace e il cannone che è poco dettagliato (devo ancora decidere con cosa lo rimpiazzo, ma penso a chele di Carnifex)

E' che degli amci stanno cercando di tirare su un gruppo di wargame e boardgame e io sto aiutando a mettere assieme scenografie ed edifici. Logicamente si è partiti dai giochi GW per tirare su una base maq adesso si sta cominciando anche helldorado e forse ricostruiremo un tavolo per heroquest. Sul più bello che la cosa sta crescendo io adesso sto valutando di trasferirmi in Piemonte per cercare lavoro.

Cercavo le scansioni degli edifici in rovina di Morheim, per caso qualcuno sa se ce ne sono in giro?

Effettimanente James Purefoy con il cappellaccio è perfetto nella parte. Si temo che già dal trailer si discosti dallo spirito originale dei racconti, d'altronde per fare botteghino al giorno d'oggi bisogna appoggiarsi agli apassionati di videogames. Io spero che poi non si formi il soloito codazzo di bimbe minchia con le magliette di Solomon Kane e qualche autrice venga pagata per fare la versione romantic fantasy della storia, colmando i buchi dei racconti. Di questi tempi questo e altro e già in passato gli editori si sono dimostrati oltremodo spregiudicati con le opere di Howard.

Esce finalmente Solomon Kane in italiano, la Eagle Pictures lo distribuirà in a partire dal 14 luglio 2010. http://www.youtube.com/watch?v=QN9uIudz2v8

In effetti nei tornei ufficiali di warhammer non si possono mescolare i pezzi del signore degli anelli con quelli di warhammer (giustificata con il fatto che i figurini del SdA hanno il copyright della new line cinema), ma in genbere nei non ufficiali c'è una certa tollerana per pezzi di altri range o anche di altre aziende.

Scusate, ma veramente l'illustrazione di quella carta è orribile. Potrebbe essere la copertina del prossimo numero di Squilibrio (per fortuna si fermano a 3).

Beh se vendicatore93 vuole un personaggio basto più sull'agilità che sulla corazza direi che è perfetta

Benvenuto e buona permanenza

Ricordavo male, ero convinto che il barbaro avesse 3 attacco all'inizio, allora a maggior ragione toglierei il +3 al movimento. Teniamo conto che se si gioca con le regole europee darle difesa 3 è regalarle una cotta di maglia gratis a inizio gioco e lasciarla libera per un altro personaggio, sebbene è pur vero che ha meno punti corpo della maggior parte dei combattenti e l'equivalente di due mezzi incantesimi, contro l'elfo che ne ha tre.

ha meno corpo del nano e del barbaro ma secondo me è comunque un po' al disopra della media. barbaro 8 pc e +1 attacco iniziale nano 7 pc e un'abilità speciale elfo 6 pc e 3 incatesimi guerriera 6 pc, +1 in difesa. le bende contano come un incatesimo di cura, bonus in movimento io toglierei il +3 al movimento tenendo conto che la maggiore difesa implica un'armatura migliore di quella del barbaro, certo tenendo conto della statistica il +1 in attacco vale di più di un +1in difesa Per capire veramente com'è penso quindi che vada testata.

Però onestamente ci sono già personaggi che utilizzano incantesimi, personalmente la fare in guerriero con attacco 2 e difesa 3 che può attaccare in diagonale, corpo e mente come l'elfo. Se deve usare incantesimi sinceramente tanto vale fare l'elfa.

mmm... è un po' che stavo pensando di ricreare una Zombie Apocalypse, potrebbe un interessante spunto di partenza.

Wow tra le migliori paper miniatures che abbia mai visto. Penso di aver finalmente risolto il problema dell'ogre di heroquest, fino ad ora usavo i nuovi ogre di warhammer, ma li trovo estremamente brutti

Cercando di dare un giudizio complessivo sull'opera si nota che dopo tre romanzi lo stile della scrittrice è sicuramente migliorato, non la plausibilità di certe situazioni. Dopo averci abituato ad un mondo low magic e low fatasy la Carey decide di fare una correzione di rotta, adottando un approccio più alla R. E. Howard, in cui la magia c'è ed è relativamente potente, ma un mago non la sprecherebbe mai per le faccende di tutti i giorni. Abbiamo voragini spalancate sull'inferno, morti che possiedono i corpi dei vivi, spiriti elementali, rituali volti a squaricare il velo del tempo, magia del sangue e della bestia, fatture in grado di provocare la follia, rituali per distoricere la mente e la vista ecc... In realtà chiaramente le mondo c'è molta magia fra le razze più antiche, sono i d'Angeline vita al loro giovinezza biologica ad esserne in buona misura sprovvisti. Il tono è leggermente più dark della serie precedente, per quanto il punto di vista di Imriel a mio parere) a volte rimanga attaccato alla sensibilità femminile dell'autrice, rendendolo in alcuni casi un'adolescente poco credibile.

Titolo: Kushiel's mercy Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Kushiel's Legacy V Autore: Jacqueline Carey Anno di prima pubblicazione: 2008 Pagine: 632 Editore: Warner books Recensione/Riassunto: Imriel è tornato a Terre d'Ange, deciso a Sposare la cugina Sidone, ma per poter avere la mano dell'erede al trono deve promettere di consegnare alla giustizia la madre Melisandre, svanita nel nulla da 14 anni. Cercare la madre significa avere a che fare con gli intrighi della Gilda e accettare il loro aiuto in cambio di favori può rivelarsi estremamente pericoloso, soprattutto se nel mezzo è coinvolta la stregoneria. Quello che parte come una ricerca per vendicare un tradimento, si trasforma ben presto in un viaggio per cercare di sventare un enorme maleficio in grado di ottenebrare le menti di un'intera città... Decisamente il romanzo in cui la stregoneria e la follia, fino ad allora rimaste in secondo piano fanno la loro irruzione sulla scena in modo preponderante, occultando la mente e l'aspetto degli esseri umani.

Titolo: Kushiel's Justice Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Kushiel's Legacy V Autore: Jacqueline Carey Anno di prima pubblicazione: 2007 Pagine: 768 Editore: Warner books Recensione/Riassunto: Imriel è tornato a terre d'Ange deciso a sottomettersi alla ragion di stato e sposare la nipote del re di Alba, il cui figlio erediterà per una contorta legge di successione il trono dell'isola. I buoni propositi del principe però si scontrano con una sposa che non potrà mai accettare la parte oscura della sua anima, un'amore clandestino e i misteri di un'isola che è stata abitata dai primi uomini, dove risiede ancora una cominità di mutaforma. Ciò poterà ad una fine tragica che porterà Imriel a vagabondare per metà del modo conosciuto, incarnazione dell'angelo della vendetta che fu suo antenato. Decisamente il romanzo che più mi è piaciuto fra quelli che ho letto fino ad ora. Per la prima volta nella saga della carei vi è una cospicua dose di magia in gioco, fino ad ora era solo un elemento secondario che poteva anche essere ritenuto semplice superstizione. Solitamente la trama è abbastanza lineare, seppur con elementi di mistero che rendono difficile quale sarà il finale. In questo caso ad un certo punto c'è una brusca svolta che un po' spiazza il lettore. Inoltre non è il solito romanzo “angst driven” in cui il buono ha tutto il diritto di sterminare i cattivi senza scrupoli e dai motivi abbietti.

Titolo: Kushiel's scion Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Kushiel's Legacy IV Autore: Jacqueline Carey Anno di prima pubblicazione: 2006 Pagine: 768 Editore: Warner books Recensione/Riassunto: Imriel De la Councel, è il terzo in linea di successione per il trono di Terre d'Ange. La sua discendenza risale nel tempo fino all'angelo rinnegato Kushiel, e in lui il sangue dell'antenato è estremamente forte. Più vicino nel tempo è il discendente diretto di Melisandre, la traditrice esiliata su cui pende la condanna a morte. Ciò dovrebbe renderlo un predestinato a portare nel mondo un miscuglio di vendetta e pietà, sofferenza e saggezza, un'eredità che porta cercare per se stessi e a vedere nell'animo degli altri i desideri più cupi e tenebrosi. Un'eredità che contrasta però con le sofferenze subite nel passato di orfano, gli orrori vissuti mentre era un sacrificio predestinato per l'ascesa a divinità di sacerdote stregone. Per sfuggire ai sui desideri, ai suoi incubi e alle responsabilità di stato Imriel decide di recarsi a Tiberium per studiare alla più famosa università del mondo conosciuto, ma scoprirà che l'eredità del suo sangue è quella di essere votato all'intrigo e attirare a se i guai. Un storia di intrigo maledizioni e morti che possono tornare in vita. Il tono è un po' diverso da quello della prima saga della Carey, un pelino più cupo e con un po' meno pare mentali, rispetto ai tre romanzi precedenti. La reinvenzione del mito e il tono epico delle parti avventurose rimangono il punto forte di questa autrice, la plausibilità storica quando si arriva alla descrizione delle battaglie rimane come al solito un po' carente. Chicca: il riassunto dell'infanzia di Imriel raccontato in questo libro è una storia 10 volte migliore di quella narrata nel terzo romanzo della Carey Note: Aspettatevi molta più magia e meno sadomaso delle serie precedenti In Italia è uscito in due volumi. "Il Trono e la Stirpe" - "Il Trono e il Sangue"

Benvenuto e buon divertimento.

Benvenuto, buona permanenza.