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HeroQuest: The Quest is Calling (by Hasbro & Avalon Hill)


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Però, lo schermo del master mi piace, daje!

Ahhahah!😄

E a parte tutto il veleno dei post precedenti, pure le miniature (secondo me) sono indiscutibilmente di fattura migliore rispetto alla prima versione (opinione sottile che ho basandomi dalle poche foto a disposizione, immaginando come potrebbero venire  se dipinte a modo da gente brava per risaltarle, etc etc).

Però si percepisce sempre il nauseabondo passaggio dall'horror al fantasy, cosa che (a me personalmente) leva ogni magia e desiderio di comprarmelo.

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Il 2/10/2020 at 12:41, caoskaotic dice:

Però, lo schermo del master mi piace, daje!

Ahhahah!😄

E a parte tutto il veleno dei post precedenti, pure le miniature (secondo me) sono indiscutibilmente di fattura migliore rispetto alla prima versione (opinione sottile che ho basandomi dalle poche foto a disposizione, immaginando come potrebbero venire  se dipinte a modo da gente brava per risaltarle, etc etc).

Però si percepisce sempre il nauseabondo passaggio dall'horror al fantasy, cosa che (a me personalmente) leva ogni magia e desiderio di comprarmelo.

Secondo me hai colto una sottigliezza cruciale, il passagio dall'horror al fantasy... questo è un fattore che ha avuto un peso non indifferente per questo re-make.

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Il 2/10/2020 at 14:56, Laibach dice:

Secondo me hai colto una sottigliezza cruciale, il passagio dall'horror al fantasy... questo è un fattore che ha avuto un peso non indifferente per questo re-make.

Che strano, non ho mai percepito la componente horror.

La fattura delle miniatura è per forza di cose migliore. Quello che non mi convince è l'allontanarsi dallo stile classico delle illustrazioni fantasy per abbracciare più una caratterizzazione che puzza di videogioco cartoon.

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Il 2/10/2020 at 19:11, Plunk! dice:

Che strano, non ho mai percepito la componente horror.

La fattura delle miniatura è per forza di cose migliore. Quello che non mi convince è l'allontanarsi dallo stile classico delle illustrazioni fantasy per abbracciare più una caratterizzazione che puzza di videogioco cartoon.

Anch'io trovo che il vecchio Heroquest non fosse così tanto horror. Quando qualche anno dopo un mio amico mi ha parlato di Warhammer, con i suoi dèi del sangue, della lussuria, della putrescenza, ecc, sulle prime mi ero sentito vagamente a disagio, come se mi stesse parlando di cose quasi "sataniche" (nella mia giovane testa questi giochi facevano il paio con quei gruppi di metal estremo che venivano dalla Norvegia negli anni '90, che non a caso a volte avevano una matrice d'ispirazione comune). Le miniature di Warhammer mi sembravano una versione horror di quelle di Heroquest: se confrontiamo un guerriero del Caos con un guerriero di Khorne o Nurgle, oppure il Gargoyle con il Blood Thirster si vede come le versioni di Warhammer siano molto più "paurose" (e non parliamo dei demoni maggiori di Nurgle che mi fanno impressione ancora adesso 😅).

Le nuove miniature mi sembrano in linea con lo spirito di quelle vecchie (fantasy cupo ma senza esagerare) e alcune mi piacciono anche molto: il dread warrior è anche più mostruoso del vecchio guerriero del Caos, con quei volti demoniaci sul pettorale e sullo scudo...

Quello che è cambiato dagli anni '80 ad oggi è l'estetica generale, che oggi prende molto dai manga e dagli anime giapponesi. Negli anni '90 hanno fatto scuola alcune opere pazzesche, ispirate a loro volta da D&D e altri riferimenti occidentali, talmente importanti che oggi non si può prescindere dalla loro esistenza: ad esempio "Record of Lodoss war", "Bastard!" o il mitico "Berserk", ma ce ne sono a decine che hanno ibridato l'estetica di Tolkien con quella dei Cavalieri dello Zodiaco e Mazinga. Oggi il fantasy ha questa faccia, diversa da quella di un tempo: io, che sono super appassionato di manga e anime da quando ero ragazzino, tutto sommato apprezzo. 🙂

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Peccato non sia disponibile alla spedizione anche in Italia.

Considerando che una copia usata in buone condizioni, se e quando si riesce a reperire, non te la cedono per meno di 100/150€, io ero disposto anche a pagarla 200$. Primo perché nuova e intonsa, secondo perché a me lo stile che le hanno dato (se effettivamente rispecchia le immagini che hanno pubblicato, ma non è detto) non mi dispiace affatto... Non sono un purista, accolgo di buon occhio le novità. 🙂 

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Un pò di chiarezza, (tradotto con google translator), della guerra in corso tra Hasbro e... Gamezone. La maledizione di Heroquest 25 anni, colpisce ancora!

Tutti i diritti sono stati assegnati da Games Workshop a Hasbro Inc nel dicembre 1999 per i giochi da tavolo Heroquest, Space Crusade e Battle Masters.
A loro sfuggono solo i diritti di autori, scultori e disegnatori, ecco perché la maggior parte delle cose sta cambiando, altrimenti devono trattare i diritti d'autore. Non possono riprodurre il prodotto originale.
Oggi, se non vedete annunciata una versione internazionale del progetto Hasbro, è solo perché Ludofilia SA, azienda spagnola, ha il marchio "heroquest classic" registrato nella maggior parte dei paesi del mondo. (hanno utilizzato l'accordo di Madrid per gestire contemporaneamente le registrazioni internazionali, il che è molto costoso ma garantisce loro un ampio controllo sui loro diritti di marchio).
È il progetto GameZone finanziato da 12.000 sostenitori / fan su Lanzanos nel 2014 e ancora non consegnato con un investimento di oltre 1,6 milioni di € per quanto ne so.
Il loro marchio è vivo poiché Gamezone Miniatures vende miniature e scenari 3D nel loro negozio di HeroQuest (in metallo), ci sono anche demo dell'ultimo prototipo.
Ne ho eseguiti alcuni in Francia con l'autorizzazione di Hasbro, il che ora è davvero divertente. Questo progetto giunge alla sua fase finale secondo il CEO dello sviluppo...
Quindi ora è un affare tra le 2 società.
Se non raggiungono un accordo, sarebbe un incubo per tutti i fan del mondo.
Ci sono molte possibilità:
- Hasbro Inc acquista loro il marchio. Così GameZone è costretta a cambiare il nome e fa un accordo per distribuire i giochi finanziati dalle persone anni fa.
- Hasbro Inc non fa nulla. I fan avranno il cuore spezzato.
Un HeroQuest esisterà negli Stati Uniti e in Canada e in pochi paesi in cui Hasbro Inc ha ancora il marchio, mentre gli altri riceveranno il finanziamento di HeroQuest di GameZone Miniatures nel 2014. Nessuna importazione consentita, guerra d'affari.
- Hasbro Inc e GameZone Miniatures si occupano della coesistenza del marchio (dubito seriamente che lo farebbero).
- Trovano un altro accordo.
Ad ogni modo, è certo che molti di noi sosterranno questo nuovo progetto di Heroquest e improvvisamente annunciano un rilascio internazionale. In questo momento le persone aspettano una mossa e sono deluse. Altri stanno cercando di trovare il reindirizzamento degli indirizzi e riceveranno il gioco in inglese a un prezzo molto alto (il doppio del prezzo).

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Se fossero furbi entrambi si organizzero per dare a GameZone i diritti di distribuzione sul territorio in cui GZ detiene i diritti. Ma esclusivamente come distributore (anche se GameZone non meriterebbe tale privilegio). Soprattutto in Spagna, HeroQuest vanta innumerevoli fan e giocatori.

Per chi invcece parlava di stile horror, nemeno io ho mai associato HeroQuest all'horror, bensì al Fantasy.

Lo sdegno e il veleno espresso dai fan è dovuto al cambiamento.
Potevano semplicemente impiegare qualche artista in grado di mantenere lo stesso stile del gioco. Qualcuno ha definito il nuovo stile alla World of Warcraft, soprattutto per gli orchi palestrati e che sembrano una razza ben evoluta in grado di costruirsi armature molto rifinite e con decorazioni importanti.
Chi sarebbe stato contrario se avessero mantenuto lo stesso stile? (parlo di stile, non dello stesso materiale) Probabilmente nessuno. Cambiando e rimodernando invece potresti far felice qualcuno ma di sicuro incontrerai il disapunto di altri (tanti in questo caso).
Tra l'altro chi ha già delle espansioni precedenti (alcune pagate pure molto care) non saranno più compatibili con i nuovi pezzi.

Per la qualità delle nuove miniature, è indubbio ce le nuove siano molto più dettagliate. Questo dipende dal tipo di produzione. Quelle classiche furono prodotte con stampi rigidi di metallo e pertanto gli scultori erano vincolati sulla posizione di alcuni dettagli er evitare che in fase di apertura dello stampo qualche pezzo restasse incastrato nello stampo (da qui ad esempio la motivazione per cui l'elfo ha due piedi destri (guardate la miniatura dall'alto se non mi credete) o per cui il mago ha la parte interiore del guanto sinistro che va a formare un tuttuno col bastone e poco definita.
Le nuove tecniche produttive permettono invece di evitare tali vincoli e pertanto si possono mettere molti più dettagli rispetto a prima.

▶️ myheroquest.blogspot.com ◀️

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Hasbro VS Gamezone = Asfalto totale...

Se Hasbro si muove sa come farlo.....Di Gamezone, visto di tutto e tutto il possibile, temo in una "dilettanza" sconcertante.

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Io credo che Gamezone, se è un'azienda seria e come tale legata ai profitti, non si lascerebbe sfuggire l'occasione di avere delle royalties su Heroquest che gli fruttino concretamente a livello globale, con una produzione dai costi condivisi con Hasbro. Sarebbe una mossa poco furba non trovare un accordo per la distribuzione. Ci guadagnerebbero entrambi, dividendo i costi...

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Il 3/10/2020 at 01:22, capuleius dice:

Anch'io trovo che il vecchio Heroquest non fosse così tanto horror. Quando qualche anno dopo un mio amico mi ha parlato di Warhammer, con i suoi dèi del sangue, della lussuria, della putrescenza, ecc, sulle prime mi ero sentito vagamente a disagio, come se mi stesse parlando di cose quasi "sataniche" (nella mia giovane testa questi giochi facevano il paio con quei gruppi di metal estremo che venivano dalla Norvegia negli anni '90, che non a caso a volte avevano una matrice d'ispirazione comune). Le miniature di Warhammer mi sembravano una versione horror di quelle di Heroquest: se confrontiamo un guerriero del Caos con un guerriero di Khorne o Nurgle, oppure il Gargoyle con il Blood Thirster si vede come le versioni di Warhammer siano molto più "paurose" (e non parliamo dei demoni maggiori di Nurgle che mi fanno impressione ancora adesso 😅).

Le nuove miniature mi sembrano in linea con lo spirito di quelle vecchie (fantasy cupo ma senza esagerare) e alcune mi piacciono anche molto: il dread warrior è anche più mostruoso del vecchio guerriero del Caos, con quei volti demoniaci sul pettorale e sullo scudo...

Quello che è cambiato dagli anni '80 ad oggi è l'estetica generale, che oggi prende molto dai manga e dagli anime giapponesi. Negli anni '90 hanno fatto scuola alcune opere pazzesche, ispirate a loro volta da D&D e altri riferimenti occidentali, talmente importanti che oggi non si può prescindere dalla loro esistenza: ad esempio "Record of Lodoss war", "Bastard!" o il mitico "Berserk", ma ce ne sono a decine che hanno ibridato l'estetica di Tolkien con quella dei Cavalieri dello Zodiaco e Mazinga. Oggi il fantasy ha questa faccia, diversa da quella di un tempo: io, che sono super appassionato di manga e anime da quando ero ragazzino, tutto sommato apprezzo. 🙂

 

Il 2/10/2020 at 19:11, Plunk! dice:

Che strano, non ho mai percepito la componente horror.

La fattura delle miniatura è per forza di cose migliore. Quello che non mi convice è l'allontanarsi dallo stile classico delle illustrazioni fantasy per abbracciare più una caratterizzazione che puzza di videogioco cartoon.

Scusate chiedo venia, mi sono espresso male e nel complesso ho scritto una cag..., si sono d'accordo che è un'ambientazione fantasy, a me però il fatto di stare dentro dungeons con mostri brutti e cattivi che tentano di fare la pelle ai personaggi sa tanto di componente horror, ma sono punti di vista, le miniature del set originale, dando per scontato che ci sono 30 anni che separano le 2 edizioni, mi sembrano più "brutti, sporchi e cattivi" se mi volete passare il termine. Sono d'accordo sul fatto che le nuove miniature sembrano essere uscite da manga/anime, l'importante è che alla fine possa far passare dei bei momenti a chiunque decida di giocare a questo mitico gioco, se la nuova estetica contribuirà a far appassionare nuove generazioni di giocatori ben venga.

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