Mosso dal desiderio di tornare a giocare ad HeroQuest - che non ho mai avuto - ed agevolato dal possesso di una piccola stampante 3D, una laurea in design e un pacco di manie ossessivo-compulsive legate ad ordine, simmetria e catalogazione, ho deciso di provare a ricomporre il leggendario set base comprensivo di miniature, istruzioni, tessere e quant'altro fosse presente nella scatola di allora.
Per quanto l'odierna estetica del fantasy sia piuttosto diversa dall'epoca (guardate l'elfo, pare in pigiama), ho scelto di riprodurre il tutto con la massima fedeltà possibile, evitando l'utilizzo di miniature moderne, redesign di materiale grafico o altro.
Parte 1 - Miniature
Mi sono servito della mia mini-stampante 3D, la Labists X1, probabilmente la più economica sul mercato.
La X1 Labists è visivamente identica alla Easythreed X1, ma monta una ventola aggiuntiva sopra all'ugello di stampa, che ne migliora notevolmente le performance.
Tutte le miniature sono state realizzate partendo da modelli ottenuti da scansioni 3D dei pezzi originali e rifiniti a computer.
I modelli sopracitati sono facilmente reperibili in rete, basta avere la pazienza di verificarli al fine di capire se la qualità sia decente o meno.
Dopo averli scaricati ho proceduto alla loro elaborazione tramite software gratuiti, ossia:
Blender per la rimozione della basetta (che realizzo a parte per evitare di rovinarla coi supporti), qualora presente, e l'accentuazione di dettagli che si perdono in stampa (nasi, occhi, ecc...).
Meshmixer per disegnare i supporti.
Ultimaker Cura slicer 4.5 per settare le opzioni di stampa e procedere con la stessa.
Visto il mio hardware tutt'altro che professionale ho optato per il penultimo preset di stampa, "Normal", che utilizza un'altezza degli strati di 0.15 mm.
Ho soltanto disabilitato i supporti e l'adesione al piatto, abbassando poi la temperatura di lavoro a 180°C, nonostante il range di lavoro per questi filamenti sia dichiarato fra i 200 ed i 230°C (in questa fascia di temperatura si vedono molte "bave" e imperfezioni varie).
I settaggi sono ovviamente molto soggettivi da macchina a macchina, cito solo per completezza. 😉
Utilizzando una stampante economica è inevitabile che le miniature siano decisamente meno dettagliate delle originali, per questa ragione ho ritenuto opportuno utilizzare delle basi con mattonelle, che gettano un po' di fumo negli occhi all'osservatore!
Per alcuni modelli è stato necessario stampare separatamente le armi per sfruttare la posizione orizzontale ed evitare che il materiale si accumuli con pochissimo appoggio cedendo sotto il suo stesso peso.
Questi gli Eroi stampati in 3D:
To be continued...