Lo sentivo da bambino, l'ho (ri)ascoltato da adolescente, e di nuovo da adulto.
C'è gente che dice cose come vorrei dirle io, che VEDE le cose come le vedo io. C'è gente che ti "risuona" dentro, perchè sulle stesse tue frequenze.
Da tastierista, adolescente aspirante autore/arrangiatore ho trovato più interessanti gli album da Washington in poi che quelli prima (non parlo dei testi, ma proprio del suono dei dischi): era un innovatore discreto, che senza fare botti sfondava muri con suoni nuovi, arrangiamenti mai sentiti, dissonanze perfette. Ancora una volta mi sentivo "derubato" di cose che avrebbero dovuto essere mie :)
Al di là dei "classici", ci sono Toro, Henna, EroSip.... sono lampi di genio, ognuno per motivi diversi..... anche se la "mia" canzone rimane "Chissà se lo sai". E la cover di "C'era una ragazzo che come me...", che ha finalmente reso la drammaticità del testo.
Mi ha insegnato tanto, Lucio. E il bello è che continuerà a farlo.