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[Film ITA] Conan the Barbarian (2011)


Yon
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Titolo: Conan the Barbarian

 

Titolo Originale: Conan the Barbarian

 

Regia: Marcus Nispel

 

Genere: Fantasy / Avventura

 

Anno di Produzione: 2011

 

Cast di Attori Principali: Jason Momoa, Rachel Nichols, Stephen Lang, Rose McGowan, Ron Perlman, Bob Sapp, Leo Howard.

 

 

Trama: Conan ha visto la luce nel sangue della battaglia. Orfano di madre è stato allevato dal padre, fiero guerriero cimmero, che lo inizia al segreto della spada e dell’acciaio. Unico sopravvissuto al saccheggio del suo villaggio e testimone impotente della morte del padre, Conan è determinato ad avere vendetta. Diverse imprese e anni dopo, il ragazzo è diventato uomo ed è finalmente sulle tracce di Khalar Zym, il volgare assassino del suo genitore che ha ricomposto la maschera di Acheron per ottenere potere e immortalità. Lo asseconda diabolicamente la figlia Marique, strega letale che pratica la magia nera e cerca una giovane donna dal sangue puro da sacrificare sull’altare del delirio paterno. Spetterà all’audace barbaro salvare la candida sacerdotessa e sprofondare nell’abisso il malvagio Khalar Zym. (Mymovies.it)

 

Trailer:

 

 

Commento personale

 

 

"Io amo, combatto, uccido. Sono contento."

 

Ecco a voi l'ultima edizione di Conan il Barbaro, targata Marcus Nispel. Il film è stato stroncato da metà della critica mondiale e, dopo averlo visto, non posso, ahimé, che concordare. Della pellicola del Cimmero non si salva, credo, nulla.

 

Iniziamo dal soggetto, cioé Conan e il suo mondo. L'idea che mi sono fatto è che Nispel volesse far cassa con una nuova megaproduzione, ma fosse tremendamente a corto di spunti originali, così è andato a ripescare il famoso eroe di Howard per creare quel minimo di contesto necessario per reggere la pellicola. La trama, infatti, può benissimo prescindere dal mondo Hyboriano, che non la intacca minimamente, se non nel prologo e in parte della toponomastica, per quanto i luoghi nei quali si svolge la vicenda restano molto anonimi, e non tipizzati per usi e costumi come invece aveva fatto Howard . Idem dicasi per il protagonista, che, a partire dalla scelta dell'attore, ricorda molto da vicino l'eroe di Pathfinder. Sarà che dopo i disegni di Bushema mi sono fatto un'idea ben precisa di Conan, ma Jason Momoa mi sembra veramente fuori luogo, ha una faccia troppo pulita per interpretare il Cimmero.

 

Passiamo alla storia: secondo me è apprezzabile che il regista abbia voluto svincolarsi dai racconti di Howard e creare qualcosa di proprio, evitando quindi di depredare il già più volte saccheggiato romanzo; una nuova avventura di Conan è sempre la benvenuta. Solo che devi essere capace di scrivere qualcosa di interessante, e questo sembra veramente al di fuori della portata di Nispel, o di chi gli ha scritto la trama del film. Per il suo Conan, Nispel ha un'idea geniale: invece che raccontare del solito straniero bello e muscoloso che approda in una terra sconosciuta e salva la figlia del capo (=principessa) che naturalmente è la più bella del reame, questa volta la più bella del reame non è la figlia del capo ma l'unica sacerdotessa "pura" di un tempio, il che significa che... è la lontana discendente del Capo. Sigh. Di trame come queste ormai se ne hanno piene le tasche (vedi Avatar), è sempre la solita storiella trita e ritrita. Però questo è un film Fantasy! Quindi si è aggiunto il solito artefatto che permetterà al cattivone di turno di (growl mode is on) Conquistare il mondooooohhh yaaaaaahhhhhh!!! (growl mode is off). C'è altro da aggiungere? Sì, che ovviamente una volta ucciso il cattivo (sì, ho spoilerato, scommetto che non lo avreste mai immaginato!), tutto il suo castello crolla in mille pezzi, cosa che nei film degli ultimi ottanta anni non è ovviamente mai successa.

Questa credo che sia il punto più basso del film, nel senso che sono d'accordo se uno vuole creare un nuovo episodio di Conan, ma almeno cerca di capire come scrive Howard: i racconti di Howard non sono tutti allo stesso livello, non gli è venuto sempre fuori una "Torre dell'Elefante", però è difficile che siano banali. La vera magia di Howard, secondo me, consiste nel fatto di farti leggere un racconto di pura avventura che, dopo averlo finito, ti lascia sempre uno strano retrogusto in bocca. Per dirla terra terra, la maggior parte dei suoi racconti (almeno della prima parte della saga, quando Conan non è ancora Re) non sono stupidi o banali come la storia ammannita da Nispel (il quale tra l'altro ci diventa anche ricco), hanno almeno un personaggio che ti lascia dentro qualcosa

 

E veniamo ai personaggi, appunto. Immaginarli più grigi e stereotipati di come li ha fatti Nispel è molto difficile. Conan dovrebbe essere una figura almeno un poco controversa, invece è buono. Il cattivo è cattivo. La Sacerdotessa non è pervenuta. La spalla di Conan (il suo amico nero) è la spalla di Conan, cioé il suo compito è unicamente quello di dire come è bravo e buono il suo amico. Il ladro che aiuta Conan non solo è una brava persona, ma è pure pleonastico ai fini della storia (lo avranno messo lì per fare numero, dato che i protagonisti del film sono pochissimi), perché serve a Conan per farlo entrare in città (a quel punto fai entrare Conan con un altro sistema e risparmia un attore). L'unico che si salva è il Conan giovane (e secondo me è anche l'unico attore che abbia fatto una figura diciamo passabile).

 

Le musiche non sono niente di che, i concept pure. Non esiste nulla che ti impressioni veramente, nessun colpo di scena, l'unica trovata che il regista aveva avuto, cioé i guerrieri di sabbia, è stata vilipesa dal fatto che alla fine si possono fare secchi a spadate senza usare il benché minimo meccanismo alternativo (dato che si è profuso in cliché, almeno si poteva pensare che potessero morire solo se non erano a contatto col terreno). I combattimenti a volte sono veramente troppo veloci e difficili da seguire (almeno per me) e, per finire, non esiste una battuta in tutto il film che ti faccia ridere veramente. Anzi, non esiste nessuna battuta degna di nota se non...

 

 

"Io amo, combatto, uccido. E sono contento".

 

...il che mi offre il destro per fare una mini digressione sul concetto del Barbaro. C'era bisogno, ad oggi, dell'ennesimo film sul Barbaro? Voglio dire, un regista dovrebbe anche essere un artista, e come tale esprimere qualcosa di innovativo, originale. Un artista cerca di rompere gli schemi nei quali la sua società è immersa. D'accordo, questi sono i grandi artisti, esistono un sacco di artisti che hanno lavorato nel solco dei dettami del tempo e hanno fatto cose buone (il che sicuramente non è il caso di Nispel), ma questo non significa che non abbiano almeno rielaborato qualcosa di nuovo, altrimenti le loro opere non restano. Tutto questo preambolo per dire che la figura del Barbaro rappresenta il classico self made man americano, il solo contro tutti che se ne frega delle regole vigienti perché lui la legge se la costruisce da solo, la fa rispettare, e in virtù della sua bieca forza arriva in alto, dove gli altri non sono arrivati. Ha, insomma, il successo. Questa idea del Barbaro ha ampiamente permeato la nostra società e, credo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E' troppo chiedere di fare qualcosa di diverso? Con un piccolo sforzino è possibile anche salvare la figura del Barbaro svincolandola da questo stereotipo che avvelena le nostre società, creando un uomo di fatto solitario, egocentrico, che agisce secondo i propri stimoli. Il film di Nispel è incentrato sulla figura del Conan howardiano, che in buona misura si fa carico di questo tipo di mentalità (anche se non in modo così grossolano) e l'acme si raggiunge, appunto, quando la sacerdotessa pone a Conan la fatidica domanda in stile:

 

"Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?"

 

E lui le risponde appunto con:

 

"Non mi importa. Io amo, combatto, uccido. E sono contento",

 

cioé con un colossale "Me ne frego!" di mussoliniana memoria. Inutile dire che in seguito a cotanta risposta la sacerdotessa, che si presume abbia studiato qualcosa e quindi dovrebbe avere le armi per difendersi e rimanere schifata da questo saggio di trogloditica filosofia, cade come una pera cotta ai piedi del grezzone, e gli si dona anima e, soprattutto, corpo (bisogna proprio sempre far vedere tutti i particolari?). Se fossi una femmina credo che sarei andata dritta negli studi di Nispel con una cintura esplosiva e mi sarei fatta saltare per aria.

 

 

Insomma, per concludere, non andate a vedere il film se avete del tempo prezioso da salvaguardare (e pure il portafoglio, dato che i film costano un occhio dalla testa). Fate piuttosto una partita a HeroQuest, che vi lascerà molto di più di questo film e, se non altro, la storia che inventerete sarà di certo migliore di quella di questa pellicola.

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Impeccabile la stroncatura del barbaro nostro toccato nel vivo della sua...uh...barbaritudine(?)

il panorama cinematografico è desolante, non se ne salva uno che sia uno.

per restare sul fantasy stassera mi riguardo come rito propiziatorio per la rinascita del cinema di intrattenimento quel pastrocchio kitsch e trashissimo che è Krull

 

http://heroquestforum.it/viewtopic.php?t=700

 

(che adoro, perchè è bruttissimo e onesto e divertentissimo)

La firma di Bucky

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Sul primo non dico nulla... penso che dopo il commento di Yon, manco piratato! :wink:

 

Krull noooo, ho rivisto il trailer sul tubo adesso e nun se pò vede coi raggi laser!!

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Impeccabile la stroncatura del barbaro nostro toccato nel vivo della sua...uh...barbaritudine(?)

 

Appunto.

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per restare sul fantasy stassera mi riguardo come rito propiziatorio per la rinascita del cinema di intrattenimento quel pastrocchio kitsch e trashissimo che è Krull

 

Film a mio parere geniale, precursore oltre venticinque anni fa, di tante trame di videogame e rpg ibridi.

E molto carino.

E oltretutto si era negli anni 80....quindi non pretendete troppo dagli FX.

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Krull noooo, ho rivisto il trailer sul tubo adesso e nun se pò vede coi raggi laser!!

:wink: è ingenuo, freschissimo e sfrontato quanto basta. per me un capolavoro (ooops non andiamo o.t.)

La firma di Bucky

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Sul primo non dico nulla... penso che dopo il commento di Yon, manco piratato! :wink:

 

Krull noooo, ho rivisto il trailer sul tubo adesso e nun se pò vede coi raggi laser!!

 

Strano, hai solo 5 anni meno di me e non hai visto Krull nei gloriosi anni '80???

 

Film bellissimo, divertentissimo, godibilissimo.

Anche adesso dopo 25 e passa anni.

 

P.S.: Ultimamente mi son rivisto Labirinth ... rispetto ai film di oggi quelli degli anni '80 hanno un'altro passo, gente.

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Strano, hai solo 5 anni meno di me e non hai visto Krull nei gloriosi anni '80???

Film bellissimo, divertentissimo, godibilissimo.

Anche adesso dopo 25 e passa anni.

P.S.: Ultimamente mi son rivisto Labirinth ... rispetto ai film di oggi quelli degli anni '80 hanno un'altro passo, gente.

 

uh, è umpò che non lo vedo ! meraviglia a pacchi

La firma di Bucky

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Ragazzi, siete tutti OT.

Questo è il thread del film "Conan The Barbarian", non di Krull.

 

 

Il prossimo post OT verrà cancellato.

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la figura del Barbaro rappresenta il classico self made man americano, il solo contro tutti che se ne frega delle regole vigienti perché lui la legge se la costruisce da solo, la fa rispettare, e in virtù della sua bieca forza arriva in alto, dove gli altri non sono arrivati. Ha, insomma, il successo.

 

Magari rappresentasse solo il self made americano, Yon.... la tua descrizione invece mi appare un italianissimo "eroe" dei tempi odierni!

 

Questa "americanizzazione" (termine che non mi piace affatto, ma non me ne vengono altre, prendetela con le pinze) culturale è desolante. Ripenso alle considerazioni di Nemo su 300 o anche al Gladiatore (un legionario buono e puro tradito dalla politica corrotta che con i muscoli riporta la moralità nell'Impero Usa... ehm, cioè, Romano...). Questi film rispecchiano il clima in cui vengono prodotti e visti e piacciono perchè propongono un modello, ahimè, vincente. E perchè tutto sia chiarissimo e non possano essere dubbi, i cattivi sono sempre e solo cattivi, così come i buoni sono sempre e solo buoni. Un appiattimento che nella fiaba ha il suo perchè, in un film per adulti mi spiazza non poco... Che se poi bisogna fermarsi a pensare un attimo si rischia di fare troppoa fatica...

 

Propongo una colletta per il nostro Barbaro, che con il suo sacrificio ci ha risparmiato tempo e denaro (chissà l'espressione appena uscito dalla sala cinematografica).

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