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Documentario - "La storia dei videogiochi"


Bucky
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non va bene dire : il videogioco è uno strumento capace di veicolare contenuti artistici ?

non è forse condivisibile ?

Io parlo per me.

Ma comunque, certo, è quello che sto cercando di dire.

 

Il documentario, però, non fa altro che ripetere che il videogioco "è una forma d'arte".

Quella mi pare una definizione inappropriata.

 

non ha senso considerare il gioco come mero contenitore delle parti, perché chi gioca apprezza le parti e l'insieme

Se sei abbastanza bravo da arrivare a poterle apprezzare.

E' questo il punto.

 

Per finire, decisamente trovo l'esempio dell'arte come "roba da contemplare che da appagamento autoconclusivo" estremamente riduttiva, né posso concordare con l'esclusione dall'arte delle esperienze partecipative.

Non ho detto questo.

Intendevo che la partecipazione di chi ne usufruisce non necessita di essere misurata.

Nel videogioco, per poter vedere tutto quello che contiene (come finisce la storia, la sequenza finale, o anche tutto quello che c'è tra inizio e conclusione. Insomma, tutta l'arte che può contenere) devi essere abbastanza "bravo" e questo non ha niente a che vedere con la capacità di apprezzare i contenuti artistici del gioco.

 

L'opera d'arte, invece, è lì e tutta insieme. Nessuno copre le ultime pagine del SdA fino a che non fai 1000 punti.

Che poi non sia autoconclusiva e necessiti di partecipazione sono chiaramente d'accordo.

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Intendevo che la partecipazione di chi ne usufruisce non necessita di essere misurata.

Nel videogioco, per poter vedere tutto quello che contiene (come finisce la storia, la sequenza finale, o anche tutto quello che c'è tra inizio e conclusione. Insomma, tutta l'arte che può contenere) devi essere abbastanza "bravo" e questo non ha niente a che vedere con la capacità di apprezzare i contenuti artistici del gioco.

 

L'opera d'arte, invece, è lì e tutta insieme. Nessuno copre le ultime pagine del SdA fino a che non fai 1000 punti.

 

Beh.. ma anche per arrivare in fondo ad un libro o ad un film devi rimanere sveglio o devi capirlo.

 

La possibilità di essere apprezzata da tutti non è secondo me una caratteristica necessaria di un opera d'arte.

 

Per questo non mi torna il discorso del contenitore, è questo il punto: l'intrattenimento è arte?

- Se sì, allora anche la capacità di rendere godibile un gioco lo è, parte integrante dell'opera.

Se io non avessi una certa formazione culturale non apprezzerei i Victor Hugo, o Akira Kurosawa, o Delacroix, o Leo Ortolani

- Se no, allora tutto quello che via via è stato inaccessibile ai più per incapacità dei soggetti potenziali fruitori non potrebbe essere considerato "arte" (un libro perché non tutti sanno leggere, per esempio)

 

Homeworld 1 era (è) secondo me un capolavoro, opera d'arte perché chi l'ha fatto ci ha messo l'anima ed è risucito a risvegliare qualcosa nella mia.

Homeworld 2 invece (sempre umilmente imho) non lo considero un'opera d'arte perché, a parte la colonna sonora più che buona, è una appena passabile operazione commerciale.

 

Ma lo stesso potrei dire per Matrix e i suoi seguiti, o, (ecco!) ancor meglio per la trilogia galattica di Asimov, che ha tirato fuori una cosa incredibile per ispirazione e capacità narrativa e poi ha scritto diecimila prequel/sequel per puro meccanismo.

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Beh.. ma anche per arrivare in fondo ad un libro o ad un film devi rimanere sveglio o devi capirlo.

Infatti ho detto:

Nel videogioco, per poter vedere tutto quello che contiene (come finisce la storia, la sequenza finale, o anche tutto quello che c'è tra inizio e conclusione. Insomma, tutta l'arte che può contenere) devi essere abbastanza "bravo" e questo non ha niente a che vedere con la capacità di apprezzare i contenuti artistici del gioco.

Se non sono capace di apprezzare una sinfonia, non ci riesco se l'ascolto alla radio e neppure se all'interno di un gioco.

 

La possibilità di essere apprezzata da tutti non è secondo me una caratteristica necessaria di un opera d'arte.

 

Chiedo scusa, partito "invia" per sbaglio.

La possibilità di essere apprezzata da tutti non è secondo me una caratteristica necessaria di un opera d'arte.

Neanche per me.

Ma c'è differenza tra non saper apprezzare un'opera perché non se ne hanno le "basi culturali" e perché non si è abbastanza abili a smanettare con un joypad o col mouse.

 

Per questo non mi torna il discorso del contenitore, è questo il punto: l'intrattenimento è arte?

- Se sì, allora anche la capacità di rendere godibile un gioco lo è, parte integrante dell'opera.

Sì che l'intrattenimento può essere arte.

 

Ma è un discorso di codifiche. Cercherò di essere più chiaro:

 

Il videogioco è in grado di veicolare contenuti artistici, così come altri medium.

Le modalità per usufruire di questi contenuti non hanno nulla a che vedere con le competenze che permettono di apprezzarli o con l'"esperienza estetica" in sé e per sé.

Modalità che non esistono nei medium in grado di produrre arte dai più riconosciuta come tale e che non hanno bisogno di un tipo di partecipazione estranea all'"esperienza estetica".

 

Ecco perché secondo me di per sé un film può essere un'opera d'arte e Bioshock no (per quanto il suo artwork, storia ecc trovo siano piccole opere d'arte)

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Ma c'è differenza tra non saper apprezzare un'opera perché non se ne hanno le "basi culturali" e perché non si è abbastanza abili a smanettare con un joypad o col mouse.

 

Da cui l'esempio del libro e dell'analfabeta, o, al limite, del non vedente.

o..

Le modalità per usufruire di questi contenuti non hanno nulla a che vedere con le competenze che permettono di apprezzarli o con l'"esperienza estetica" in sé e per sé.

...del quadro e del daltonico.

 

Cercherò di essere più chiaro:

.....

....

Modalità che non esistono nei medium in grado di produrre arte dai più riconosciuta come tale e che non hanno bisogno di un tipo di partecipazione estranea all'"esperienza estetica".

Ecco perché secondo me di per sé un film può essere un'opera d'arte e Bioshock no (per quanto il suo artwork, storia ecc trovo siano piccole opere d'arte)

 

Guarda, io non credo che sia una questione di chiarezza di espressione: :) è proprio che io includo la modalità di fruizione nell'opera, e tu no.

per questo avevo parlato solo della differenza a livello di impegno di chi crea l'opera.

 

Tra l'altro si potrebbe parlare del contenuto e della sua stretta relazione con il mezzo specifico che lo veicola, e che ne fa l'opera che il suo creatore ha immaginato.

 

Ma guarda dove si va a parare da un video di YT!

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Ma guarda dove si va a parare da un video di YT!

figata eh? ci si sgranchiscono le meningi. :)

ecco io questo intendo per vidogame-opera d'arte :

http://playpen.farbs.org/index.php?title=Main_Page

La firma di Bucky

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Ma c'è differenza tra non saper apprezzare un'opera perché non se ne hanno le "basi culturali" e perché non si è abbastanza abili a smanettare con un joypad o col mouse.

 

Da cui l'esempio del libro e dell'analfabeta, o, al limite, del non vedente.

o..

Le modalità per usufruire di questi contenuti non hanno nulla a che vedere con le competenze che permettono di apprezzarli o con l'"esperienza estetica" in sé e per sé.

...del quadro e del daltonico.

Mah, come esempi non li trovo pertinenti: a quelli che fai associerei di più il monco che non può usare il joypad. Che c'entra non sapere come accedere a un contenuto (o non averne i mezzi fisici) con il saperlo apprezzare?

 

è proprio che io includo la modalità di fruizione nell'opera, e tu no.

E questo lo avevo capito.

Quello che non mi è chiaro è cosa c'entri con l'arte cliccare o schiacciare tasti.

Penso sia come andare a una mostra e definire come arte anche il muoversi da un'opera all'altra.

 

E visto che il cliccare e schiacciare di cui sopra è parte imprescindibile del mezzo, significherebbe che una parte di esso non sia arte e che quindi il gioco è un contenitore (e non tirarmi fuori il non poter girare le pagine di un libro eccetera, che non c'entra nulla :) ).

 

Insomma, l'oggetto nell'arte credo dovrebbe essere l'opera stessa. Chi ne usufruisce può giudicarla.

Il "sistema" del videogioco giudica me non in base alle mie capacità critiche, ma di giocatore.

Eventualmente mi darà modo di raffrontarmi coi contenuti, che indubbiamente possono anche essere arte.

 

Ma l'esperienza estetica (che è quella che definisce l'arte) credo sia un'altra cosa.

O basta che piazzo disegni e brani di Blake in DR per renderlo un'opera d'arte?

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L'interattività e la partecipazione al momento creativo dell'opera è un' aspetto ormai fatto proprio dall'arte contemporanea e credo sia una conquista di grande valore umano e democratico. L'aspetto estetico, cioè la contemplazione della "bellezza" dell'opera dal canto suo è un'aspetto addirittura secondario e tutto sommato irrilevante del resto l'estetica come disciplina filosofica non si è ancora ripresa neanche dallo shock delle avanguardie di inizio secolo.

"l'arte è morta, evviva l'arte", oggi il re è nudo.

La firma di Bucky

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Sì, ma l'interattività è una cosa (e ha le meccaniche e i codici dell'opera stessa, alle volte del suo contenuto), il gioco è un'altra (che ha meccaniche e codici propri, che spesso non hanno a che vedere col suo contenuto).

 

O per essere più ampi: l'interattività è diversa dalla multimedialità.

(Tò, beccate questa)

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io credo che interattività e gioco nell'opera d'arte siano essenzialmente la stessa cosa.

 

O per essere più ampi: l'interattività è diversa dalla multimedialità.

(Tò, beccate questa)

chi ha parlato di multimedialità ?

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Ogni opera è interattiva.

Un videogioco è anche multimediale (così come un film, ad esempio).

 

Non c'entrava niente. Mi piaceva la frase :)

 

Comunque, non contesto l'interattività, ma il grado di capacità aggiuntive necessarie per esercitare le proprie capacità critiche e che non hanno a che fare con l'arte che vi è rappresentata.

Non è l'interfaccia la discriminante che pongo, ma il fatto che sia condizionata nel modo imposto dalle "regole" del gioco.

 

Sempre se vogliamo considerare un gioco un'opera d'arte.

Ma senza voler delegittimare contenuti, sforzi creativi o altro.

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