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A World Reborn - Presupposti del Mondo Rinato


Mirak
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Si sa poco delle terre ghiacciate a sud degli oceani (ndr Antartide) salvo per i viaggi dei folli che desiderano abbandonare le proprie spoglie mortali per sfuggire all'orrore della vita nel Mondo Rinato. Viaggi quasi sempre destinati al fallimento.

Dopo la rinascita del modno gli Dei d'Acciaio, che non furono meritevoli dell'ammissione nel Valalla oltre la Luna, capeggiati dai giganti Ymir e Famir abbandonarono il mondo degli uomini, pereferendovi le vuote distese desolate del sud.

Spesso tali dei nelle antiche leggende e ballate sono chiamati con il titolo onorifico di Astronavi, termine la cui etimologia è ormai da tempo scomparsa. Secondo alcune delle leggende essi portarono con se molti artefatti di potere e schiavi umani nella loro fuga verso il gelo.

Ad Asgard gli androidi costruirono palazzi con enormi sale dei banchetti, hangar nella lingua di Asgard, in onore degli dei semi dormienti, in attesa del risveglio dei guerrieri per il giorno di Ragnarok. Qui gli schiavi umani sono destinati a servire nel patimento e nel gelo e a fungere da vittime per i sacrifici.

 

Solitamente le macchine pensanti restano tincerate nelle loro grige città sepolte dal ghiaccio, uscendone solo per saccheggiare risorse o per fare rappresaglie.

 

Alcuni discendenti degli schiavi nel corso dell'ultimo secolo sono fuggiti, creando villaggi e fortezze sulle rive più miti del continente. Essi adorano ancora i loro antichi padroni e sono organizzati tribù fiere e selvagge, dedite alla pesca dei cetacei e alla caccia alle bestie che abitano le lande desolate.

 

 

L’aria è pungente e il gelo urta da giorni le mie narici. Eppure il gelo oggi è più profondo e penetra anche nel mio animo, credo sia la mancanza del dolce miscuglio di tenerezza e dolore causato dalla tua vicinanza, che scava dentro di me.

 

È stato duro separarsi per compiere questo viaggio. Ora che si avvicina il momento del ritorno, l’attesa di un nuovo abbraccio sembra diventare sempre più insopportabile.

 

Ho finito il te, con cui la mattina mi scaldavo le mani, ripensando all’aroma della tua pelle confuso con quello delle spezie. Però sono stato previdente e la provvista di legna caricata sulla slitta durerà ben oltre il ritorno.

 

Ho incontrato l’orso bianco e mi sono battuto con lui come vuole la tradizione, quindi ora sono meritevole di sedere sullo scanno nella sala dei tane. L’ho affrontato in duello con solo l’ascia di pietra che mi sono fabbricato durante il viaggio verso l’ignoto. Ho vinto il più grande dei nemici della terra di Asgard, se si escludono gli stessi dei che dormono nel ghiaccio.

 

Ho compreso finalmente il vero senso e significato del sangue che scorre, di cui parlano gli anziani, e la pietà per un nemico meritevole che cade, nonché la vera difficoltà che è intrinseca nel dover togliere una vita, di modo che io non uccida mai più senza una giusta motivazione.

 

Il grande orso bianco merita tutto il rispetto dovuto ai più grandi guerrieri e affrontarlo come facevano gli uomini prima della rinascita del mondo insegna a noi guerrieri a comprendere la vera grandezza delle armi donateci dai nostri dei.

 

Il suo grasso mi aiuta a sopportare maggiormente i morsi del vento gelido e la sua pelliccia anche se ancora lorda di sangue e non conciata riscalda maggiormente il mio sonno.

 

Ma è il calore del tuo cuore e il desiderio di rivederti che mi ha dato la volontà e la determinazione di sopportare le ferite e non cedere difronte agli artigli del grande orso.

 

Vi è infatti un’altra grande lezione che insegna il deserto di gelo, nel viaggio di ritorno. L’uomo non basta a se stesso, non è fatto per restare solo nel vuoto ghiacciato, ma anela a tornare all’abbraccio dei propri amici e della propria amante e sono gli amici lasciati oltre la barriera a dargli la forza di compiere ogni passo necessario per tornare un giorno da loro.

 

È per imparare questa lezione e non soccombere alla follia degli Dei d’Acciaio che dobbiamo intraprendere il viaggio, e dimostrare di tenere abbastanza a ciò che abbandoniamo da voler ad ogni costo tornare indietro. In questo e solo in questo è il vero eroismo.

 

 

Questo topic è per il materiale semidefinitivo. Man mano che il materiale collected visions viene rielaborato e digerito, qui conto di mettere qui gli elementi che porteranno alla creazione della giuda al mondo rinato.

 

Storicamente nell'Inghilterra del 1800 vi era un divario abissale fra la vita delle campagne e delle città, come tipi di beni e servizi disponibili. Una cosa molto simile succedeva nell'Italia dei primi del 900, non solo tra campagna e città ma anche fra nord e sud. Anche oggi abbiamo esempi di coesistenza di livelli diversi di tecnologie, in Africa i guerriglieri girano con i mitra, mentre la gente in certi luoghi zappa in campi ancora con tecniche del neolitico. È su questo presupposto di disparità che si basa la storia del modo rinato.

 

Immaginiamo che alla fine del primo secolo dopo la rinascita del mondo, la situazione sia più o meno simile ai divari che vi sono stati storicamente fra diversi ceti sociali della terra.

 

Il punto fondamentale è che per qualche misterioso motivo, la memoria storica della razza umana è stata quasi totalmente spazzata via. Non solo i ricordi degli eventi di un secolo prima sono nebulosi ma anche i nomi dei luoghi e delle cose spesso sono andati dimenticati. Vi sono moltissimi il villaggio, la città e il fiume. Se un luogo mantiene ancora il suo nome allora probabilmente ciò è legato a qualche macabra

Scolastici e filosofi dibattono incessantemente senza soluzione sulle cause di questo strano volgere degli eventi, argomento che alla gente normale incapace di leggere e scrivere non interessa per nulla. Le principali ipotesi ritenute plausibili:

1.le macchine che servono gli Dei d'Acciaio hanno rubato tutti i nomi all'uomo oppure è stato l'uomo a donarli nella sua follia ad esse;

2.il risveglio degli dei ha creato degli shock psichici che hanno afflitto miliardi di persone privandole per sempre dei ricordi:

3.nelle tombe degli dei erano nascosti strani morbo o bacilli che hanno causato l'amnesia.

La presenza dei monumenti funerari agli Dei Antichi e Innominabili, è palese, ed è la prova che sicuramente un tempo dormivano e molto a lungo non hanno calcato la terra, però come fosse il modo prima del loro risveglio o cosa li abbia fatti sorgere dal sonno è un mistero inspiegabile.

 

Nelle città imperiali il modo è tornato a tecnologia compresa fra quella rinascimentale e quella ottocentesca, anche se per cose, come le armi si è a a livelli futuribili: sono presenti nelle bade da guerra dei nobili ad esempio le battlesuit, i cannoni al plasma ed altre amenità simili. Reliquie delle passate sono ancora funzionanti sebbene rarissime. Vi sono ancora computer, treni e strane forme di energia elettrica, ma si tratta di "cose da ricchi".

Il resto del mondo è regredito ad una situazione da alto medioevo o periodo delle invasioni barbariche. Il continente degli orrori (Africa) in alcune zone è tornato all'età della pietra.

Si trovano comunque bracci bionici e alcune altre amenità ciberpunk, residui dell'antica età dell'oro, anche se ufficialmente sono viste con sospetto da "quando le macchine pensano i pensieri del Trono di Asgard e dei giganti Ymir e Famir". Si tratta di sacre requie avvolte da un certo senso di mistero e quasi nessuno sa come crearle o ripararle.

 

In questo mondo a colmare il vuoto lasciato dalla scienza sono riemerse prepotentemente la stregoneria e l'alchimia e si sono sviluppati anche casi di persone con poteri psichici latenti.

 

In sostanza il modo rinato è un luogo in cui il nobile sorvola i campi con lo skimmer mentre i contadini 3 m più sotto tirano il carretto con i buoi. Mentre la gente cammina ignara per la strada di un tranquillo borgo cinquecentesco, non sa che nelle fogne più sotto sono in agguato bestie iirte di tentacoli e aculei che stanno per emergere e divorare tutti.

Mentre al centesimo piano della Città delle Torri ancora si ha acqua corrente e riscaldamento centralizzato, al piano terra rifiuti umani vestiti di stracci litigano per un pezzo di carbone.

Intanto fuori della città da un secolo vaga esasperata un'orda di zombie.

 

Logicamente con una simile struttura economico-sociale il grosso delle armi disponibili agli eroi sono di stampo antico o al massimo contemporaneo.

Molti sono i racconti di spiriti che circolano nelle terre di Laìtia.

http://ihoschronicles.wordpress.com/

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Ti sei orientato su una cyber-saga nordica?......Attendiamo l'arrivo di Surthur ad incenerire l'intero mondo.

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Il continente di Mu è situato tra la Nuova Zelanda e il Cile, nel Pacifico.

Prima del suo inabissamento su Mu regnava la stirpe dei figli di Keres ed era abitato da umani primitivi (sembra che sia qui che l'uomo abbia fatto la sua prima apparizione). Sull'isola si parlava il Naacal. Gli abitanti di tale continente adoravano innumerevoli dei, ma tra questi apparivano due angeli rinnegati: Naamah e Lilith e il folle mostro Iacco (noto in seguito anche come Bacco), figlio di Keres.

Su tale isola troneggiava un monte di basalto sulla sua cima risiedeva una fortezza di pietra costruita da esseri alieni, alcune leggende ritengono che siano gli stessi esseri che portarono alla rinascita del mondo. Dentro la fortezza vi è un'immensa botola che sigilla l’entrata all’interno della montagna, dove probabilmente Iacco risiede.

Le Tavole di Zatak sostengono che l’alto sacerdote dell'isola scatenò l’ira degli Dei Antichi tentando di evocare Naamah per sfidare il potere di Iacco. Per vendetta, gli Dei Antichi distrussero Mu e la affondarono sotto i mari. Dopo tale avvenimento si dice che Lilith decise di risiedere nel mediterraneo.

Sembra che gli abitanti di Mu abbiano avuto rapporti con gli antichi egiziani durante le antiche dinastie dell'epoca di Atlantide.

 

Ora, con il ritorno dei Antichi Innominabili, il continente è nuovamente riemerso, edifici e templi sono stati riportati al loro stato originario da oscure stregonerie. I fuggiaschi di altri continenti lo hanno popolato, sottomettendosi alle vecchie divinità e ai loro sacerdoti, preferendoli al rischio di venire divorati da mostri senza nome.

La fortezza, dopo un'intera era geologica di inabissamento ancora risiede immacolata sulla sommità del monte di basalto e Iacco aspetta sacrifici al suo interno.

 

Il continente degli orrori è un luogo tremendo nel cui deserto è risorta “La Città che ha Nuovamente un Nome” (troppo terribile perché la bocca umana possa pronunciarlo senza che la sua lingua venga incenerita), abitata da rettili e serpi antropomorfe e in cui le arpie sono rinate dalle proprie ceneri, a causa di folli rituali danzati al chiaro di luna, da cannibali invasati.

Un continente nel quale, dopo eventi dimenticati dalla razza umana, sono caduti i sigilli che sprangavano i sarcofaghi dei demoni imprigionati in ere passate dal dimenticato re mago. Vi è inoltre chi dice che bevitori di sangue camminino nuovamente nelle antiche sale di Negrari.

 

Quello che è certo è che il continente degli orrori è un luogo nella cui giungla pulsa un respiro malvagio e nel cui deserto batte il cuore di un demone. Salvo le poche città sulla costa e nel nord, spesso covi di pirati, schiavisti e taglia gole, il continente degli orrori è tutto in mano a popolazioni arretrate di pelle scura e cannibali. Inquietanti sono i domini dei Faraoni Egizi nel nord del continente, vi deve sicuramente essere qualcosa di poco chiaro in una razza regnante che ricorda il proprio nome ancestrale, più di un secolo dopo la rinascita. Voci appena sussurrate affermano che tali nobili traffichino strani e abbietti commerci con gli uomini rettile

L'uomo in passato ha scacciato, entità aliene, demoni e mostri lontano dalla civiltà e ora dopo la rinascita le forze dell'irrazionale sono tornate tutte assieme per domandare il conto.

 

E' solo un piccolo pezzo del puzzle. Volevo gli dei macchina ma senza finire per cadere nel concept dell'adeptus mechanicus.

La cosa che mi è venuta più naturale è pensare che le macchine sono state confuse con il mito, gli dei d'acciaio e i giganti sono le astronavi che non hanno potuto abbandonare la terra. Sono dei gelidi e insensibili capaci di miracoli spietati.

 

Poi vi sono le classiche divinità aliene giunte da lontano che per lungo tempo sono state confuse con i miti della terra e gli dei "meno ostili all'uomo" in genere creduti angeli caduti e scacciati.

Molti sono i racconti di spiriti che circolano nelle terre di Laìtia.

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Solo Mu meriteebbe anni di sessioni di gioco.

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  • 3 settimane dopo...

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Introduzione alla dying earth – prima stesura

 

Il filone della dying earth nasce con la letteratura pulp degli anni 30, i primi lavori fanno riferimento da alcuni racconti scritti da Lovecraft scritti in collaborazione con altri autori e al ciclo di Zothique di C.A. Smith.

Questi racconti narrano di una terra che è in lenta agonia e sta per terminare il suo ciclo geologico, fino a che un giorno non sarà più in grado di ospitare alcuna forma di vita.

Un altro ciclo che affronta alcune tematiche simili è quello dei miti di Commorion, sempre di C.A. Smith, meglio noto in Italia come ciclo di Iperborea. Entrambi i cicli sono stati pubblicati, che io sappia, l'ultima volta negli anni novanta da Fanucci. La visione di Smith nei suoi racconti è estremamente pessimistica e negativa

In seguito i due massimi rappresentanti della Dying Earth sono Jack Vance, che la legge in chiave canzonatoria, con protagonisti scanzonati che cercano di godersi gli "ultimi giorni di vita", e Gene Wolfe, che ha invece una visione più drammatica ma possibilista di una speranza di cambiamento e riscossa per il futuro.

 

Poiché oggi è un genere poco diffuso mi pare opportuno fare un discorso introduttivo sul genere, a beneficio di chi non abbia mai letto questi autori.

 

Il punto di partenza di un'ambientazione dying earth è sempre una catastrofe. La tematica principe è lo spegnimento del sole, ma possono esservi anche glaciazioni, invasioni aliene, risvegli di antiche divinità, epidemie mortali o la inarrestabile erosione delle terre emerse.

 

Da questo punto di vista la dying earth ha dei punti in comune con il genere post apocalittico, ma mentre questo è generalmente ambientato immediatamente dopo la sciagura o addirittura nel bel mezzo di essa, la dying earth presuppone che dagli eventi catastrofici sia passato a volte così tanto tempo che questi non sono neppure più ben chiari e la situazione sembra destinata ad un inarrestabile lento peggioramento delle condizioni, senza possibilità di ripristino dell'equilibrio per l'ecosistema.

 

Un tema che pervade la dying eath è la perdita del ricordo, legata ad un decadimento della tecnologia e ad una perdita delle informazioni un tempo salvate nei libri o nelle memorie digitali.

Spesso in tali ambientazioni vi è una commistione fra scienza e magia, dove con l'imbarbarimento dell'uomo la seconda va a colmare i vuoti lasciati liberi dalla prima.

Molto spesso si tratta di una stregoneria malvagia, quanto più si fa riferimento in maniera più diretta alle opere di Lovecraft e Smith.

 

Un altro tema è il ritorno al passato. Il modo era arrivato a livelli tecnologici da fantascienza, ma l'evento apocalittico ha spazzato via secoli di conquista e si è ritornato all'epoca vittoriana o ai secoli bui del medioevo. L'antica tecnologia potrebbe esistere solo come "tesoro magico" ritrovabile in antiche cripte e tombe, oppure essere ancora diffusa fra nobili e potenti, anche se completamente snaturata nel significato e come oggetto incomprensibile.

Generalmente le armi hanno sempre la tendenza a conservarsi bene, qualunque sia la sciagura che abbatte sulle popolazioni.

 

La dying earth offre molti spunti di commistione con altri generi quali lo steampunk o il survival horror.

 

Un esempio del primo caso lo si può trovare guardando l'anime Last Exile, nel quale il mutamento climatico ha scatenato una guerra fra due regni e le condizioni di vita divengono via peggiori, mentre le tempeste infuriano e l'acqua inizia a scarseggiare.

 

Un'apocalisse degli zombi, ormai incancrenita dopo secoli potrebbe essere l'esempio della seconda commistione. L'umanità resiste ma barricata e le speranze diminuiscono inesorabilmente di anno in anno.

 

Stasera non avevo voglia di revisionare il materiale di lavoro così mi sono messo ad editare un po' di cose sull'introduzione, Asgard e il continente degli orrori.

 

Ancora non sono completamente soddisfatto, ma l'idea che astronave sia il titolo onorifico degli dei d'acciaio ha una sua ironia...

 

Probabilmente è vero, se solo pensassi di avere veramente tutto questo tempo libero...

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