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I goblin della vecchia miniera (preparare il testo introduttivo delle missioni)


Mirak
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Questo tutorial (30 giorni per rispondere)  

11 utenti hanno votato

  1. 1. Questo tutorial (30 giorni per rispondere)

    • è una buona idea
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Ok, cito Stephen King e adatto all'uopo: la trama perfetta non è data da una singola idea ma da due concetti che vengono a mente a caso e a cui si riesce di dare un collegamento logico.

 

Questo è verissimo, ma è un argomento che mi tengo per un'altra volta. E' anni che cerco di spiegare come ho collegato due diverse versioni dell'inquisitore dei topi al rapimento di una contessina e cosa abbia a che fare tutto questo con citazioni shakespeariane senza riuscirci ed è uno degli intrecci più semplici che abbia mai creato.

 

Ma anche in quel caso si partiva da poche cose

 

topo gigante

inquisitore

contessa

rapimento

shakespear

 

Qui ho deciso di concentrami solo sull'incipit e non sulla trama o l'intreccio, ed erano mesi che cercavo di capire come spiegarlo in parole comprensibili.

 

Comunque grazie per l'appunto, ne terrò conto quando revisionerò l'articolo.

 

Francamente non amo molto la prosa di Mirak per quanto io stesso sia l'ultimo degli ultimi al riguardo (e se è interessato posso spiegarne il perchè, per il poco che ne ho letto)

 

La cosa mi interessa naturalmente.

 

FORSE trovo un po' forzoso che un gruppo di avventurieri venga richiamato in un villaggio per la scomparsa dello scemo del medesimo

 

Sempre secondo me...

 

E' verissimmo, ma come ripeto non ho barato nell scrivere il tutorial.

Ho preso le prime tre idee che mi sono venute in mente e ho buttato giù la scaletta di getto su un foglio a parte, come avevo spiegato. Non mi aspettavo un capolavoro di coerenza in mezz'ora, solo una cosa che stesse in piedi anche se zoppicando.

 

Ammetterai però che vi sono avventure di D&D cominciate per motivi anche più incoerenti

Molti sono i racconti di spiriti che circolano nelle terre di Laìtia.

http://ihoschronicles.wordpress.com/

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Questa discussione sta diventando molto interessante. Ringrazio Mirak per averla aperta.

 

ma la volta che mi è riuscita è stata quando ho collegato il rapimento della nipote del Granduca di Karameikos con l'eruzione di un vulcano nel Thar degli Orchetti e il ritorno di una prostituta amante di lame e veleni.

Adesso devo sapere come hai fatto. Subito. Marsh! Raush! :)

 

Sembran sciocchezze ma sono soddisfazioni, se l'interesse è raccontare una storia e non solo tirare dadi).

Ecco tutto il succo della questione, secondo me. Qui il discorso si fa molto più ampio. Faccio un esempio: ho sentito difendere parecchie volte i film di Vanzina perché "uno non può mica sempre guardarsi i mattoni minimalisti

polacchi di autore morto suicida, ogni tanto ha bisogno di svago". Io non credo in questa cosa, credo che lo svago debba essere comunque costruttivo, e non distruttivo (cerebralmente) come un film di Vanzina. Stemperando un poco, e per tornare all'esempio corrente, io credo che quando un QuestMaker si mette seduto ad un tavolo e idea una storia, lo deve fare sempre con lo stesso spirito.

La grandezza di questo gioco non è nella sua ambientazione Fantasy, nelle miniature ben riuscite, o nel fatto di avere meccaniche divertenti. Risiede nel fatto che puoi far vivere in primissima persona a qualcuno una storia, nella quale lui è artefice del suo svolgimento. Anche se è un boardgame, con tutte le restrizioni del caso. Per questo, secondo me, Nemo ha centrato il cuore della questione. E sempre per questo, secondo me, anche se Mirak ha intenzione di buttare giù una linea guida per un principiante, non può comunque semplificare eccessivamente le cose.

Ho messo questo concetto nel mio Manuale per le Avventure di HQ, prima o poi TheMasTer lo pubblicherà ( :) spero ).

Dunque per me va benissimo la procedura di Mirak (io ne adotto un'altra, ma l'importante è che funzioni), ma va sviluppata anche se uno vuole ottenere un discreto risultato in poco tempo. Probabilmente perché comunque è molto difficile ottenere un discreto risultato in poco tempo.

 

(es. FORSE trovo un po' forzoso che un gruppo di avventurieri venga richiamato in un villaggio per la scomparsa dello scemo del medesimo).

Ottimo! Ma lungi dall'essere uno scoglio, trovare una coerenza in questo è proprio uno stimolo che sicuramente arricchirà la nostra storia...

 

coup de théâtre

L'ha scritto giusto, accento acuto e circonflesso... commozione... :)

Sono d'accordo invece con Yon (chi l'avrebbe detto? :) )

Sono l'altra faccia di Tyler Durden...

Non ho ancora capito se tu sei il mio clone o io sono il tuo clone... :wink:

 

E' verissimmo, ma come ripeto non ho barato nell scrivere il tutorial.

Ho preso le prime tre idee che mi sono venute in mente e ho buttato giù la scaletta di getto su un foglio a parte, come avevo spiegato. Non mi aspettavo un capolavoro di coerenza in mezz'ora, solo una cosa che stesse in piedi anche se zoppicando.

 

Io penso che se ti accorgi che zoppica non puoi esimerti dall'andare avanti. Poi, sono d'accordo con te, se uno si getta nella spirale delle domande non ne esce più :) , però io credo che valga la pena insistere. Perché alla fine se tu sei il primo a storcere il naso, figurati a chi propini il lavoro che già a te non convince.

 

Ammetterai però che vi sono avventure di D&D cominciate per motivi anche più incoerenti

Verissimo. E tu hai storto il naso. Giustamente.

 

Tutto questo, come dice anche Nemo, sempre secondo me.

(Oddio :pale: parliamo anche allo stesso modo...)

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E' verissimmo, ma come ripeto non ho barato nell scrivere il tutorial.

Ho preso le prime tre idee che mi sono venute in mente e ho buttato giù la scaletta di getto su un foglio a parte, come avevo spiegato. Non mi aspettavo un capolavoro di coerenza in mezz'ora, solo una cosa che stesse in piedi anche se zoppicando.

Ammetterai però che vi sono avventure di D&D cominciate per motivi anche più incoerenti

Sì, è vero, ce ne sono a non finire.

La mia non era una critica, comunque (ti ho detto come il lavoro che hai fatto sia egregio), e men che mai ho pensato tu abbia barato. Eran solo i miei due centesimi mettendomi nei panni di uno che dopo la famosa mezz'ora si rilegge quanto ha scritto.

 

La cosa mi interessa naturalmente.

Provo a farlo sinteticamente facendo riferimento a "stralci" che hai lasciato qua e là nel forum:

 

"L’uomo si era finalmente lavato e rasato, ora poteva apparire quasi avvenente, poi aveva eliminato Jeb lo sfregiato, la sua ascia tranciata di netto assieme alla metà sfregiata del volto, dalla sua strana spada di fiamma.

Correva già voce che il nome per l'epitaffio sarebbe stato Jeb mezzo volto."

Troppe informazioni, tutte insieme nello stesso periodo. Non che non avresti potuto, ma non c'è una linearità narrativa (non so se capisci cosa intendo) tra il fatto che l'uomo si fosse rasato, la precisazione che fosse avvenente e che avesse ammazzato Jeb (pare una sciocchezza, ma inserire anche solo un punto in una frase cambia tutto in fatto di leggibilità).

In prima lettura non si capisce bene cosa è successo tra la spada e l'ascia e chi impugnava cosa. Il che mi ricorda anche che non amo molto l'uso che fai delle subordinate, spesso incastrate per aggiungere altre informazioni che avresti potuto inserire in altri momenti o frasi (es. "Fu così, che in un giorno in cui Sirio splendeva fulgido nel cielo notturno, così fulgido da essere distinguibile dalle terrazze nonostante l'inquinamento luminoso, Nyarlathotep arrivò nella città di Arkam", la principale è inutilmente dilatata).

Nota come da queste righe sembri che ci sia un narratore onniscente.

 

"...tutto il villaggio aveva scrollato le spalle. Assurdo! Ma la legge del più forte era la prima a prevalere..."

Qui invece si svela che la narrazione è da parte di un personaggio, o comunque di qualcuno presente agli avvenimenti riportati (difatti continui: "Tutti sapevamo che gli ultimi due avrebbero attaccato assieme...")

"Anche lo straniero doveva saperlo, ma non sembrava curarsene..."

Qui l'attenzione ritorna quasi sul punto di vista dello straniero, creando l'effetto zoom/panoramica/zoom che è un poco straniante nella lettura.

 

"...come un uomo a cui hanno cambiato tutti i mobili di casa mentre era via e ora non la riconoscesse più."

La similitudine calza sul piano logico, lo straniero appare smarrito. Però arrivato a quel punto, leggendo, mi è sembrato di saltare via dall'atmosfera che si era creata, quando avrebbe dovuto essere la similitudine a calarsi senza colpo ferire.

 

Queste sono situazioni che riscontro analoghe, di quando in quando, in altre parti della tua prosa. Il brano che ho scelto è solo a titolo esemplificativo.

Nota che non sono uno studioso di semantica o semiotica nè a mia volta uno scrittore, ma è quel che ho potuto notare dopo aver letto parecchi libri e un paio di manuali di scrittura (questi ultimi letti per pura curiosità)

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Io penso che se ti accorgi che zoppica non puoi esimerti dall'andare avanti.

Mmm... Io penso che se ti accorgi che zoppica, prima di andare avanti, ci metti come minimo una stampella (o gli rompi anche l'altra gamba, dipende dove vuoi andare a parare)

 

se uno si getta nella spirale delle domande non ne esce più

Certo, ma è questa la differenza tra essere un giocatore Stregone e uno che racconta una storia. A tante domande poi non è necessario rispondere subito, magari lo faranno i giocatori, magari si può rispondere un'altra volta anche in base a gli sviluppi progressivi della storia durante il gioco (che mai e poi mai è statica e rispetta anche solo la metà delle cose che ci si era prefissati).

 

Adesso devo sapere come hai fatto. Subito.

E' una storia vecchia e complessa. Dovrei ritirare fuori i miei appunti e riesumare i vecchi giocatori per raccontarla.

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Mmm... Io penso che se ti accorgi che zoppica, prima di andare avanti, ci metti come minimo una stampella (o gli rompi anche l'altra gamba, dipende dove vuoi andare a parare)

 

Sì, andare avanti nel senso di continuare a limare, scalpellare, a volte demolire e ricostruire.

 

 

E' una storia vecchia e complessa. Dovrei ritirare fuori i miei appunti e riesumare i vecchi giocatori per raccontarla.

Se ti va, io aspetto speranzoso.

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aggiunte - riportate anche in prima pagina

 

Cosa possiamo dire della traccia sviluppata?

Una rilettura in un secondo momento evidenzia che in realtà bisognerà limare la storia, chiaramente rileggendo si può notare che è un po' assurdo che degli avventurieri si scomodino e vengano da distante a salvare uno scemo del villaggio. Per aumentare la plausibilità bisognerebbe ipotizzare gli avventurieri siano di passaggio e sentano la storia dello scemo svanito la notte prima (dopo due giorni sarebbe già stato mangiato dai goblin)

Punti deboli:

1.Jho potrebbe essere già essere diventato cibo per Goblin in ben due giorni

2.non è sensato che gli avventurieri capitino apposta per salvare uno scemo, è più probabile ipotizzare che si siano fermati al villaggio in una tappa intermedia in un latro viaggio

3.la pavida bestiaccia è in appropriato ad un goblin meglio parlare di mostriciattolo.

Inoltre questo è un incipit, la trama avrà bisogno di maggiori dettagli. Bisognerebbe porsi molte altre domande come ad esempio:

Perché ci sono dei goblin?

La miniera è di carbone, sale, ferro o oro?

Perché è abbandonata? Qualcosa ha fatto fuggire i minatori?

C'è un motivo per cui gli abitanti dovrebbero essere reticenti nei confronti degli avventurieri?

Si potrebbe inserire qualche storia di fantasmi o una maledizione?

Vi era per caso qualcosa al di sotto della miniera?

E chi più ne ha più ne metta...

un buono sviluppo del punto di partenza potrebbe richiedere anche un paio di giorni o una settimana mano a mano che si sviluppa una serie di domande e si aggiungono concetti alla lista iniziale.

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Per aumentare la plausibilità bisognerebbe ipotizzare gli avventurieri siano di passaggio e sentano la storia dello scemo svanito la notte prima (dopo due giorni sarebbe già stato mangiato dai goblin)

L'avevo pensato anche io.....

la pavida bestiaccia è in appropriato ad un goblin meglio parlare di mostriciattolo.

Beh io i goblin non li vedo molto deboli...attaccano in gruppo che è una meraviglia....il loro problema è che non incassano i colpi.

La miniera è di carbone, sale, ferro o oro?
Farei ferro....se fosse d'oro il villaggio sarebbe molto più conosciuto.
Perché è abbandonata? Qualcosa ha fatto fuggire i minatori?

Sembra scontato, ma forse hanno scavato troppo a fondo e riportato alla luce orrori da tempo dimenticati...

C'è un motivo per cui gli abitanti dovrebbero essere reticenti nei confronti degli avventurieri?

Forse si...

E chi più ne ha più ne metta...

D'altronde l'ambientazione in una miniera è una miniera di plot.

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Più che bella, bellissima idea! :)

I don't know half of you half as well as I should like; and I like less than half of you half as well as you deserve.

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Con le tue aggiunte, Mirak, credo che vada nettamente meglio :)

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Davvero interessante. Sto cercando di creare una campagna per warhammer fantasy roleplay e questo post mi ha dato dei buoni spunti da dove cominciare. Infatti il mio errore più grosso è che faccio sempre il passo più lungo della gamba. In effetti faccio sempre un gran "brainstorm" di idee e poi non so cosa scegliere. Devo provare a focalizzare come Mirak poche idee e concentrarmi su queste per poi allargare la visuale d'insieme oppure unire coerentemente due concetti come detto da Nemo. Vedremo se riuscirò a fare qualcosa di degno.

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