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Miniature superiori a quelle della Games Workshop


Salvatore
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Ma hanno qualche affinità con i "nerd" dei videogiochi Rpg? Cioè quelli che nella realtà hanno ragionamenti del tipo "+ carisma" "- agilità", o che parlano o si muovono come i personaggi rpg fantasy preferiti?

= Laureato in Starquestologia =

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Ma hanno qualche affinità con i "nerd" dei videogiochi Rpg? Cioè quelli che nella realtà hanno ragionamenti del tipo "+ carisma" "- agilità", o che parlano o si muovono come i personaggi rpg fantasy preferiti?

dici a me Tony ?

 

per la questione BM ora dovrei linkare un sito che il manifesto non approverebbe, giustamente ma nonostante sia una delle piu'divertenti parodie del web. Se seguite Chuck Norris, vi ci porterà lui.

La firma di Bucky

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Ma hanno qualche affinità con i "nerd" dei videogiochi Rpg? Cioè quelli che nella realtà hanno ragionamenti del tipo "+ carisma" "- agilità", o che parlano o si muovono come i personaggi rpg fantasy preferiti?

 

Solitamente per Nerd si definisce una persona di intelligenza superiore alla media che risulta solitamente introversa e timida, ma brillante negli studi e conoscitrice di giochi intelligenti quali GdR, Wargames, o altri hobby di nicchia (non necessariamente i nostri)... Solitamente non seguono la moda nel vestire e si disinteressano agli sport o al "branco"... sono i cosiddetti "sfigati" dei film e cartoni americani, i quali sono costantemente stuzzicati dai "bulli" o "vincenti" ma che in seguito, crescendo hanno successo in ambito lavorativo o scientifico... Questo almeno è lo stereotipo del Nerd...

 

Un classico esempio di Nerd che ha avuto successo: Bill Gates :cheers:

ArchMagus Katsuhiko JiNNai ~ Genestealer CULT ~ http://therealmofjinnai.blogspot.it/
"Now the Battle Cries ring out as the CULT marches forth to overthrow the FALSE rulers of the land! Down with the Imperium and all who serve it! Forward for the Patriarch! Long Live the BROOD!"

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[OT]

 

Nel link seguente si può scaricare una 'parte' del rulebook per AOW.

 

http://www.arena-deathmatch.com/forums/portal.php?p=11

 

[/OT]

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[OT] Devo dire che sto seriamente valutando di dirottare una parte dei miei fondi modellistici sulle elfe oscure di Avatars of War, appena No'Akei torna dalle vacanze devo sentire se lei pensa di avere qualche uso per loro.

Molti sono i racconti di spiriti che circolano nelle terre di Laìtia.

http://ihoschronicles.wordpress.com/

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@Insane: veramente il tuo post è quello più IN Topic di tutti.

Avatars of War: miniature stupende, ma spudoratamente in linea con Warhammer (lo scultore ex GW), non è un caso che molti prendano questi modelli per inserirli come capi delle loro armate.

L'elfo scuro ha lo stesso mantello dei Corsari dell'arca Nera della GW.

Comunque, miniature da 10 e lode, ed anche di più.

 

@Mirak: le elfe Oscure di AOW sono fantastiche, consiglio (anche a me).

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P.S.: Ho scoperto che il download è la versione integrale del regolamento ma in bassa risoluzione.

Sembra molto scorrevole come gioco anche se ci sono 'molte' varianti nelle caratteristiche dei pg.

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Ho scoperto che il download è la versione integrale del regolamento ma in bassa risoluzione.

 

Grazie infinite, InS4n3, questa mi era sfuggita!

 

per ulteriori info passerei la parola al più competente Nemo.

 

Detta così, non suona bene... :wink: Però quoto Bucky: seguite la via del calcio rotante e raggiungerete la via dell'illuminazione.

Per Nerd oggigiorno si intende anche l'appassionato quasi maniacale: quello che riconosce tutte le citazioni nei film di Tarantino, o che si diletta con un gioco da tavolo fuori produzione da anni... :laughing6:

Io nella categoria dei BM metto anche quegli appassionati maniacali (senza il quasi) che non conoscono ritegno, pietà e, sostanzialmente, non sanno più distinguere il mondo reale da quello dei loro giochi preferiti (ognuno di noi ne ha incontrato almeno uno nella propria vita, a prescindere dall'età o dalla sua cultura o intelligenza). Quelli sono realmente pericolosi... per se stessi, ovvio

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o che si diletta con un gioco da tavolo fuori produzione da anni...

Si lo dice sempre anche mia sorella....

Io nella categoria dei BM metto anche quegli appassionati maniacali (senza il quasi) che non conoscono ritegno, pietà e, sostanzialmente, non sanno più distinguere il mondo reale da quello dei loro giochi preferiti (ognuno di noi ne ha incontrato almeno uno nella propria vita, a prescindere dall'età o dalla sua cultura o intelligenza). Quelli sono realmente pericolosi... per se stessi, ovvio

Quoto, dove abito io ce ne sono a centinaia....

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Scusate il ritardo nella replica, che va a pescare un po' indietro...

 

Se la discussione dà fastidio a qualcuno non ho problemi a fermarmi immeidatamente, non vorrei creare alcun attrito o incidente di sorta, finora sul Forum sono anni che si è andati benissimo e mi piacerebbe che continuasse sempre così.

 

Sinceramente non credo che la mia sia una visione dettata solo dall'ideologia, ma che si fondi su dati di fatto. Le statistiche delle paghe del ceto salariale-stipendiato italiano possono essere controllate da tutti, idem la ricerca e sviluppo e tutti i dati che ho citato prima. Ad esempio, mi si dice che un sistema di piccole e medie imprese tutela meglio i lavoratori dal punto di vista della sicurezza, ma le statistiche degli incidenti sul lavoro in Itaia, raffrontate ad altri Paesi europei, dicono il perfetto contrario.

La legge 81/2008, di cui si accennava l'introduzione id obblighi assurdi, va in questa direzione. E difatti la stessa persona che la citava ricordava come i corsi di formazione sono fatti da cane, ad esempio... dunque il problema non è la legge 81, ma come viene applicata (i carichi per le aziende e per chi fa i corsi di formazione).

 

Non ho nemmeno mai detto che dovrebbe sparire la piccola e media impresa, ma credo altresì che il "mercato", per come è strutturato oggi, porti inevitabilmente al predominio di grossi poli che, se non altro, si accorperebbero nel tentativo di guadagnare sempre più fette di mercato. E una volta rimasti in pochi...

 

Cmq sia se preferisci potremmo lasciare che ogni piccola e media impresa italiana si estingua... immagina una città SENZA nessun negozio, senza ditte quali la Mirliton, la Gamezone, produttori di vini, artigianato etc etc... Lo stato provvederebbe a ogni necessità primaria, i cittadini sarebbero "proprietari" del tutto o in parte delle imprese in cui lavorano... ah, dimenticavo, eliminiamo la proprietà privata...

 

Ecco, io non ho mai prospettato una cosa del genere. Avevo ipotizzato piccoli consorzi dove chi lavora in una... chiamiamola impresa... è proprietario pariteticamente con gli altri. Mi sembra una situazione molto più fluida ed equa di uno scenario che vede un proprietario e molti dipendenti (dipendenti= che dipendono, dalla volontà, possibilità, voglia, rettitudine del proprietario). Ad un modello piramidale oppongo un modello a rete.

Ah, è un fatto, mai abbastanza rimarcato, di come l'evasione fiscale in Italia sia a livelli leggendari... e siccome i salariati e gli stipendiati hanno le tasse trattenute alla fonte, il cerchio si restringe paurosamente...

 

Non condivido affatto la visione che vede la creazione di uno Stato in funzione del mercato, mentre invece mi trovo assolutamente d'accordo con Kj quando scrive che

 

 

Per potersi confrontare con la produzione massificata di scarsa qualità, occore offrire un prodotto migliore, anche se costoso... E' l'unica risposta verosimile ai grandi mostri che fagocitano il mercato... i quali acquisiscono il territorio (supermercati, centri commerciali etc) con la complicità dei comuni di qualunque fazione politica (io ne ho uno nella mia città che ha raggiunto livelli criminali, nel ricatto sociale dei dipendenti, forniture scadute o addirittura rubate... semplicemente incredibile, e ho testimonianze dirette... ma la giunta comunale, tra l'altro di centro-sinistra, ha avuto la rotonda, i parcheggi e chissà che altro...)...

 

Secondo me il problema è proprio strutturale. E difatti, le crisi economiche cicliche a cui questo sistema va incontro ne sono una delle prove (in queste crisi, peraltro, chi ci smena è sempre, senza eccezioni, lo strato più basso della popolazione). Non si può produrre per vendere, indurre artificiosamente il consumo eccetera

 

Yon, credo (e dico credo) che la tua visione veda tutti gli imprenditori dei "cattivoni" succhiasangue, un po' alla Marx. Non ti farò discorsi sulla necessità di coloro che rischiano il proprio capitale per creare un'azienda, ma non tutti gli imprenditori sono così: penso che ti riferisci soprattutto alle imprese industriali che, in certe circostanze, si trovano in condizioni di quasi monopolio.

Nella realtà in cui vivo ci sono moltissimi punti vendita, cioè attività commerciali in cui non esiste la R&S (ricerca e sviluppo) di cui parli. Oltre ai problemi relativi all'assunzione di nuovo personale (vedi il discorso di Salvatore) c'è da considerare la "mentalità" del dipendente. Per esperienza è il dipendente che succhia sangue all'azienda (commerciale), cercando di lavorare il meno possibile: in alcuni casi c'è un lassismo molto simile a quello che trovo negli uffici pubblici.

 

Ecco, vedete, siamo continuamente prigionieri di schemi precostituiti. Come che il Mercato sia l'unica via possibile, e che il padrone sia indispensabile. Per esempio, non è questione di essere comunisti o meno per apprezzare il lavoro di Marx. Tutti gli economisti moderni partono dalle sue teorie economiche, semplicemente perché il "mercato" funziona secondo le leggi da lui esposte. Sarebbe come se un Fisico non volesse partire dalle leggi della Relatività. Qualche esempio che non implica grossi concetti economici... L'alienazione? Già teorizzata da Marx. Il Neocapitalismo? Già teorizzato da Marx. Il sopravvento della finanza e delle banche sulla economia reale? Già teorizzata da Marx. La superfetazione del capitale? Già teorizzata da Marx. Perciò non è questione di essere simpatizzanti di certi colori, è sempre, come al solito, una questione di attenimento a dati oggettivi e incofutabili. Altrimenti rischiamo di perdere la strada.

Qualcuno prima, ad esempio, ha detto che un imprenditore rischia il suo capitale. Perché rischia il suo capitale? Raga, l'imprenditore non è un filantropo, sia chiaro. Non lo fa per il bene dell'umanità, né per quello dei suoi dipendenti (può farlo, inizialmente, per amore dell'attività, ma l'esempio che avete portato della GW è molto esemplificativo di come vanno, in genere, a finire le cose. Ci si vuole ingrandire, punto, il fine è quello). L'imprenditore rischia il suo capitale perché lo vuole far aumentare, perché vuole aumentare il denaro che ha a disposizione. A tutti i livelli, grandi o piccole attività che siano. Come fa per ottenere questo risultato? Agendo sull'equazione che ho esposto prima. Per ingrandire P deve diminuire gli gli altri fattori. Non c'è via di uscita, è matematica spicciola.

 

 

P=R-T-S-SM-R&S-SS

 

(Profitto= Ricavo-Tasse-Salari-Spese Macchinari-Ricerca&Sviluppo-Spese per la sicurezza)

 

Ecco perché in Italia (che funziona al 99% con un sistema di piccole e medie imprese, faccio notare) l'evasione fiscale è altissima e i sindacati degli industriali hanno un enorme potere di influenzare le politiche fiscali del Paese (agisci su T), i salari sono tra i più bassi di Europa (agisci su S), la Ricerca e Sviluppo è ridotta all'osso (agisci su R&S) e la sicurezza è vista come una palla al piede (involontariamente, qualcuno prima ha messo la questione proprio in questi termini. Agisci su SS). SM, le spese per i macchinari, sono incomprimibili (per quanto il parco macchine italiano sia uno dei più obsoleti in Europa).

Non si scappa da qui, ragazzi. E l'unica soluzione per uscire da questo pastrocchio è eliminare P e spostare R dall'altra parte.

Tutte le aziende funzionano così... dalla più piccola alla più grande. Per questo non capisco come mai voi vediate bene i difetti nelle mega corporazioni (come la GW, per vostra stessa ammissione) e non al modello in generale. L'unica differenza è la scala a cui si applicano le regole economiche. E siccome è comprovato che questo modello produce fortissime disuguaglianze sociali, non vedo proprio la ragione per continuare a sostenerlo. Sicuramente questo modello è sbagliato, quindi non resta che applicarsi a trovarne uno alternativo (qualcosa ho suggerito prima, ci sarebbe poi tutto il discorso dell'abolizione dei tassi di interesse, che però è un po' tosto da affrontare, a meno che non siate interessati).

 

Ecco, Tony... quindi non mi sembra il caso di parlare di modelli secondo i quali è il dipendente a succhiare il sangue al padrone... :)

 

 

Ribadisco solo che sto sostenendo il mio punto di vista, io non ce la ho con nessuno, non disprezzo nessuno, non voglio fare lezioni a nessuno.

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