Pro e contro dei miti di Cthulhu

[Yon]

Certo se pensiamo all'abitatore della torre dell'elefante ha tutti i crismi delle storie di Cthulhu, compresa la storia delle ali per volare fra le stelle che poi sono cadute.

 

Ecco, ad esempio stavo pensando proprio a quello, oppure agli uomini-verme, se così li vogliamo chiamare, che caratterizzano la storia di Belit, la compagna corsara di Conan.

Lo stesso avversario mago di Conan mi pareva si richiamasse esplicitamente ad un mondo lovercraftiano...

 

Quindi, in pratica, è effettivamente possibile stilare una sorta di cronologia che comprenda le opere di questi autori e ponga nel mezzo la nostra era attuale? Interessante...

[Mirak]

Prima della teoria della tettonica a zolla si era ipotizzato lo sprofondamento di ignoti continenti per spiegare la migrazione delle specie. E' su questi contineti che sono ambientate le storie di Atlantide, Lemuria Iperborea e dell'era Iboriana

 

questa è la cronologia come la conosco io

l'ordine dei primi tre è opinabile

 

Kull di Valustria (Howard)

Thongor di lemuria (Lin Carter)

I racconti di Iperborea (C.A. Smith)

 

Conan (Howard)

 

Il ciclo celta (Howard)

 

Solomon Kane (Howard)

 

Tutte le storie dei miti di cthulhu (Lovecraft, Smith, Howard ecc...)

 

Zothique (Smith dice esplicitamente in un racconto che sono sempre gli stessi vecchi dei ma con nomi diversi)

[Thorin Scudo di Quercia]

Dovrei rileggermi qualche racconto di HPL prima di poter intervenire in questo thread. Sono un po' arruginito, è da un bel po' che non rileggo qualcosa di HPL. Comunque è nata una discussione davvero interessante. Spero di poter partecipare attivamente al più presto anch'io!

[Bucky]

ecce homo !

[Nedo]

Gli autori si conoscevano +/- e si prestavano spesso idee e spunti per storie.

 

Erano corrispondenti.......senza sminuire l'opera di Howard (tra l'altro uno dei miei autori preferiti) Lovecraft faceva la parte del maestro.

 

Lo stesso avversario mago di Conan mi pareva si richiamasse esplicitamente ad un mondo lovercraftiano...

 

Il "buon" vecchio Thoth Amon.......in una delle sue invocazioni pronuncia il nome di Yog-Sothoth....

[Mirak]

mmm... questa non la ricordavo, direi che è ora di andare a rileggersi Conan.

[Yon]

Erano corrispondenti.......senza sminuire l'opera di Howard (tra l'altro uno dei miei autori preferiti) Lovecraft faceva la parte del maestro.

Precisamente, è scritto anche nell'introduzione di uno dei miei libri di Howard.

 

Il "buon" vecchio Thoth Amon.......in una delle sue invocazioni pronuncia il nome di Yog-Sothoth....

 

Vero, anche nel fumetto. Il mondo di Conan è un coacervo di tutte le culture medioevali e del'Evo antico (Argos è la grecia, Aquilonia è l'Impero medioevale, Shem assomiglia a Baghdad, la Cimmeria èpopolata da Vichingi, poi ci sono Egiziani, imperi neri, celti, Indiani...), ma Thot Amon è molto più antico, e rappresenta quel mondo a cui accennavo prima, di taglio lovercraftiano, che cerca di riemergere per tornare a riaffermarsi come dominante.

[Bucky]

Lovecraft faceva la parte del maestro.

Con tutto il rispetto dovuto agli altri citati quella di HPL è letteratura con L maiuscola, quella di Poe e di Baudelaire, la stessa di Dante e Shakespeare, quella che non è descrizione, resoconto di situazioni verosimili ma è presenza stessa della cosa di cui narra, in una parola : Arte.

[Bucky]

Riguardo alle divinità prendiamo l'esempio di Nyarlatothep. Il racconto in cui lui nasce non riesce a togliermi l'idea che fosse un comune prestigiatore venuto per imbrogliare giovani allocchi e portarli alla dannazione. Al riguardo il parallelo corre subito al postiglione di Collodi.

Un altro punto fondamentale : la narrativa Lovecraftiana corre su due binari paralleli, la veglia e il sogno.

Gli Dei (o divinità o come volete) del pantheon dell'incubo vengono descritti solo attraverso il filtro onirico (the wall of sleep) perchè HPL stesso riconosce l'impossibilità di una "descrizione" (letterariamente parlando) di "cose" altre e assolutamente aliene (in questo senso si, Mirak). Del resto il grosso limite della SF è sempre stato quello di non riuscire a immaginare universi e entità veramente e assolutamente aliene. Cio' che proietta L una spanna sopra gli altri autori "di genere" è l'invenzione di questo binario doppio. Il viaggio di R.Carter verso Kadath nel gelido deserto è lo stesso della spedizione alle Montagne della Follia, il castello d'onice dei Grandi Antichi è la controparte onirica (ma, in senso Lovecraftiano, piu' "reale") della città dei crinoidi costruita dagli Shoggoth sul cratere da cui in epoche spaventosamente antiche si stacco'la luna. Carter arriva quasi a toccare gli Dei per scoprire che hanno lasciato il mondo da tempo ma cionondimeno contemplerà la loro immagine scolpita sulla montagna nera mentre l'esploratore sopravvisuto alla spedizione volgendo lo sguardo alle sue spalle dall'elicottero in fuga perderà per sempre la sanità mentale e non sapremo mai cosa vide ("la scala per la luna!" " quel maledetto,esecrabile pozzo!" blatererà per il resto dei suoi giorni). In questo senso và inteso il racconto onirico Nyarlatoteph. Non è certo la descrizione del messagero degli Altri Dei, è un'incursione attraverso il muro del sogno di una verità aliena e indicibile filtrata in immagini folli e grottesche.

[Nedo]

volgendo lo sguardo alle sue spalle dall'elicottero in fuga perderà per sempre la sanità mentale

Aereo, Bucky.

Un altro punto fondamentale : la narrativa Lovecraftiana corre su due binari paralleli, la veglia e il sogno

....narra la leggenda che Lovecraft sognava realmente ciò che scriveva....

 

PS:Dove lasciate Dagon: il primo racconto che introduceva gli antichi...