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[Book ITA] Le Cronache del Mondo Emerso - Licia Troisi


Thorin Scudo di Quercia
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Bella lì Nemo ! Cattiveria ci vuole contro questi fenomeni da supermarket, bravo !

Si ptrebbe ribattere:"E allora perchè ha avuto tutto questo successo?"

che le pretese del pubblico non chiedano altro ? facile, veloce, non richiede sforzi e rassicurante. a me angoscia l'anima. vende tanto anche Faletti ma è uno scribacchino da quattro soldi con pretese letterarie. vito catozzo si che era geniale :-)

Leggete China Mieville e arricchite l'immaginazione

La firma di Bucky

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Cattiveria ci vuole contro questi fenomeni da supermarket, bravo !

 

A cuccia, Bucky! :thumbright:

Non ho nulla contro i "fenomeni da supermarket": probabilmente compro più lì che non in libreria. E non vorrei fare distinzioni tra letteratura di serie A e B, non perchè non esista, ma perchè non ne ho la cultura sufficiente.

Quello che mi piace è semplicemente un libro scritto bene e mi infastisco quando questo cozzi contro il fatto che un libro di successo non necessariamente mi sembri curato a sufficienza da poter giustificare questa notorietà.

Non vorrei improvvisarmi critico letterario, visto che sto solo dando delle impressioni, nè che sembri stia chiedendo chissà quale opera di documentazione da parte di un autore. Faccio solo tre esempi, occhio che potrebbero esserci degli spoiler per chi non ha letto il romanzo:

- il primo riguarda i dialoghi, in particolare il primo tra Nihal e suo "padre" Livon: si tratta di una discussione tra i due riguardo il fatto che lei "sia una signorina che si ostina a fare il maschiaccio", che lui "non deve farle la lagna", che lui è fiero del fatto che la figlia sia capace di menare una spada di legno in testa agli altri ragazzini. Dovrebbe essere un momento in cui si recepisce il legame tra i due e si crei empatia con i protagonisti, soprattutto in vista della morte di Livon e creare il dovuto sentimento in chi legge quando sarà il momento. Invece è una sequenza che usa le frasi che ho riportato e vien da pregare che uno dei due muoia (se non entrambi) solo per il gusto che accada. E' anche un esempio di ciò che intendo per "realistico".

- Sempre all'inizio, Barod cade per due piani di scale di Salazar (che da come è descritta non è per nulla poco) si tuffa da una finestra per sfuggire a Nihal e si ritrova solo con "le ginocchia sbucciate".

- "...l'erba era ancora d'un verde vivido e ondeggiava contro le mura della città come un mare in bonaccia..." Non per fare il puntiglioso, ma la bonaccia è l'assenza di vento... è una sciocchezza, ma questo ha interrotto la lettura per rileggermi il periodo pensando di non aver capito. E stiamo parlando della seconda riga del primo capitolo.

 

Questi sono esempi che si trovano nelle prime pagine. Il resto del libro è tutto così!

Ma, d'altronde, come la Troisi stessa ha ammesso, lei scrive "per ragazzine", come se questo significasse che è un pubblico di rincretinite per cui va bene qualsiasi cosa (uhmmm ;) )

E la colpa non è neanche sua, perchè effettivamente lei è una "giovane esordiente" la cui inesperienza si vede. Il problema è chi è stato incaricato di fare da editor ai suoi scritti e che ha lavorato piuttosto male, lasciando intendere che non è una concezione "popolare" che la narrativa fantastica sia per ragazzi (nel senso spregiativo comune e opinabile del termine), ma anche della casa editrice stessa, che è la Mondadori.

Tutto questo discorso esula da quanto successo abbia avuto il libro, le due cose sono collegate solo se le future scelte editoriali preferiranno sempre e comunque modi di scrivere di questo tipo. Non mi interessa saperne il "segreto" quanto non mi interessa dire che un buon libro non debba essere facile, veloce, rassicurante e non richiedere sforzi (perchè non lo penso).

Tant'è che ciò che mi fa innervosire è che stia qui a parlar della Troisi dopo aver letto un suo libro e non ho la più pallida idea di chi sia China Mieville! ;)

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Non voglio assolutamente offendere i gusti di nessuno, ma proprio mi esce fuori dai denti questo commento (che è da intendersi come un semplice parere e come tale va considerato). Non mi piace per nulla. L'intreccio è troppo legato a clichè che altri grandi maestri sanno usare meglio della scrittrice , vuoi perchè è oggettivamente giovane, vuoi perchè il fantasy è un genere dal pubblico esigente e pignolo. I personaggi , a parer mio, si muovono come mosche su un vetro, sbattendo la capoccetta su un disegno fiacco e bidimensionale, senza fare ne dire ne rappresentare niente di concreto o anche lontanamente interessante e degno di nota. Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, come eroi fantasy rendono molto di più. Allo stesso tempo la vicenda non è neppure semplice, asciutta, essenziale, anzi è una costante fioritura di eventi, per lo più prevedibili, che ricordano una tela incrostata di colore raffigurante fiori in un vaso (ma lungi da "I Girasoli " di VG.). La frase che ha reso celebre l'opera nel mio gruppo di amici è : "Mi cognata Ivana , ar bujo e 'mbriaca scriveva quarcosa da raccontà", che significa che anche i meno esperti con difficoltà maggiori sarebbero riusciti a creare un opera altrettanto valida.

Ripeto, per quanto aspro e duro sia questo mio commento, rispetto pienamente tutti coloro che apprezzano quest'opera e, ripeto, il mio è solo un parere esposto con parole pungenti e scherzose. Sarei dispostissimo, me lo chiedesse personalmente, ad esplicare all'autrice il mio punto di vista in termini costruttivi e per inteso, sebbene la sua opera sia una delle cose al mondo più distanti da un mio plauso, rispetto il suo lavoro intellettivo.

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Sarà un prodotto commerciale....sarà ispirato da vari Anime made in Japan (vedi Berserker)....sarà scritto con molti errori, ma la scorrevolezza delle due trilogie è un punto di forza non indifferente.

Ammetto che le trame sono di un fantasy a volte "adolescenziale", cosa che mi disturba, ma scritte bene e descritte velocemente ed efficacemente....

Molti cicli fantasy sono troooppo più lenti......con LCDME e LGDME, la Troisi ha trovato il sistema di coinvolgere immediatamente il lettore nelle imprese dei suoi protagonisti, lasciando pochi tempi morti e senza azione.

Premetto che non sono un fan della Licia, ma ammettere che non sa scrivere mi sembra troppo.

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Aspetta, Mastro Nedo. Personalmente non ho mai fatto riferimento allo scopo del prodotto, nè alle sue ispirazioni o al suo target, ho solo detto che il libro è scritto male. Che l'autrice non sappia scrivere non posso dirlo, visto che non ne ho l'autorità nè la competenza (non sono uno scrittore, tantomeno più bravo di lei). So però che tra non saper scrivere e farlo male c'è differenza. D'altronde, come dici tu, è "scritto con molti errori", e questo non è sufficiente per dire che non è un romanzo che giustifica il seguito che ha avuto?

 

Il fatto che ci sia una tematica "adolescenziale" neanche mi disturberebbe, perchè se affrontata nel modo giusto potrebbe avere anche una chiave di lettura adulta. Per intenderci, (giuro, l'ho fatto) ho letto anche Tre Metri sopra il Cielo (che, in teoria dovrebbe rappresentare l'"eccellenza" moderna al riguardo) per sentirmi in diritto di parlarne e mi sono fermato a metà, non per il tema, ma perchè l'ho trovato scritto pessimamente.

Con questo non parlo di una grammatica o una sintassi scorrette. Parlo di tecniche che sono comuni a molte forme di comunicazione: la scorrevolezza (o semplicità, come l'ho più impropriamente indicata io) è una tecnica letteraria importante come giustamente dici (nei manuali di composizione testuale si apprende che un bravo scrittore usa quattro parole dove uno mediocre ne usa cinque), così come la capacità di costruire un'azione, una scena e il loro ritmo, di sottolineare e far comprendere i personaggi e i loro rapporti o la semplice coerenza a ciò che si scrive. Se ogni tanto devo interrompere la lettura perchè mi pare che l'autrice si sia contraddetta o abbia scritto una cosa inesatta, non pensi che questa scorrevolezza venga meno e, anzichè frutto di una ricerca stilistica, si riveli prodotto di ingenuità?

Quando Wren Elessedil vede morire Garth, non è una scena struggente e toccante? E succede per la scena in sè o perchè Terry Brooks, oltre a saperla far vivere, ha trasmesso al lettore cosa sono i due personaggi l'uno per l'altra, al punto da creare immedesimazione? A me, della morte del padre di Nahil non poteva importare di meno, come faccio a interessarmi alle vicende di un personaggio di cui non mi frega nulla?

 

Per questo dico che è scritto male. Fosse stato un autore maturo non avrebbe avuto scusanti, per la Troisi si può ascrivere la cosa a un'inesperienza assoluta e all'inadeguatezza di chi avrebbe dovuto aiutarla ad aggiustare il tiro.

 

Giudico il libro da lettore senza velleità alcuna di scrittore e in relazione al loro riscontro di pubblico: è per questo sono generalmente in accordo con Mercuzio, a parte quando dice (più o meno) che tutti potrebbero scrivere a quel livello. Non credo di saper fare di meglio o uguale, non posso saperlo e neanche mi prude. Ma è meritato tanto successo?

Personalmente non mi importa nulla della Troisi, che diventi la nuova Tolkien o no (glielo auguro, ma di certo non ho la pazienza di leggerne i lavori nell'attesa di un'"evoluzione artistica"), ma c'è da ammettere che se il fantasy è a tutt'oggi considerato un genere "per bambini" è anche per colpa sua. E questo detto da uno che il fantasy scritto tout-court lo ha letto di rado (a parte il SdA, Silmarillion a fatica e i primi sette libri di Shannara). Ma leggo un sacco di altre cose e mi innervosisco, ripeto, perchè in generale si cerca di farla passare come la "nuova letteratura italiana", al pari di Moccia e loro vari emuli, di cui non parlerei (e di cui non avrei letto assolutamente nulla) se non spinto dalla curiosità di capire chi giustifica il loro successo dicendo "xkè sono fiki!!!".

 

E ora basta. Scusate per la lungaggine, ma lo sdegno incomincia a prevalere sul giudizio del libro in sè. E neanche questa è una cosa buona. :thumbright:

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Concordo con Nemo. Il romanzo è si scorrevole, ma in gran parte ciò è dovuto alla pochezza dell'intreccio e alla relativa semplicità dei fatti. Per quanto riguarda la possibilità di scrivere di meglio, rettifico: Non so se tutti siano in grado di scrivere meglio di lei (sebbene il livello di scrittura è tutt'altro che inarrivabile), ma so che una buona parte di amanti del fantasy potrebbero RACCONTARE fatti più interessanti o avvincenti. Va molto di moda ultimamente pretendere di diventare estimatori ed esperti delle cose leggendo o guardando ciò che ha più riscontro. Il fantasy non fa eccezione e ciò si veicola attraverso autori come la Troisi.

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Giustamente Nemo ognuno esprime la propria opinione.....ovviamente la Troisi ed il suo operato non possono essere a livello dei maestri del genere (poi citando Brooks hai voluto tirare la mazzata :thumbright: ) ne tantomeno essere considerata la nuova Tolkien.

Quello che penso è che le prime due saghe (la seconda molto più della prima) hanno una trama che, personalmente ritengo valida, piacevole da leggere e senza troppe pretese.

Per quanto riguarda la psicologia dei PG, siamo a livello di Anime: robba da cartoni animati o giù di lì: forse è per questo che ha avuto un largo consenso tra ragazzi.

Ripeto forse, anzi sicuramente i PG potevano essere molto più caratterizzati, e per molti lettori questo handicap potrebbe irreparabilmente compromettere l'interesse per andare avanti con la lettura.

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sono contento. mi interessa sempre parlare di queste cose e leggere i commenti degli amici del forum e quindi grazie alla Troisi di avercene dato l'occasione. caro Nemo forse sei l'unico che io non abbia ammorbato a morte con China Mieville. nella sezione letteratura gestita dal grande Thorin trovi le mie patetiche recensioni su questo grande scrittore che mi ha ridato fiducia nel "genere" letterario di cui si parlava.

La firma di Bucky

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ecco il link per casa di Thorin

 

http://heroquestforum.it/viewtopic.php?t=2155

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caro Nemo forse sei l'unico che io non abbia ammorbato a morte con China Mieville

Fino ad ora.... :thumbright: . Peccato che non sia ancora riuscito a trovarla in libreria.....mi sa che devo ordinarla....

mi interessa sempre parlare di queste cose e leggere i commenti degli amici del forum e quindi grazie alla Troisi di avercene dato l'occasione

Concordo....

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