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Alien - La Quadrilogia


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Quale film della Quadrilogia vi è piaciuto di più?  

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  1. 1. Quale film della Quadrilogia vi è piaciuto di più?

    • Alien
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Alien

 

Trama: L'equipaggio del cargo spaziale "Nostromo", in viaggio verso la terra, viene svegliato dall'ipersonno a causa di un segnale radio intercettato dal computer di bordo e proveniente da un planetoide desolato (chiamato LV-426). Alcuni membri dell'equipaggio scendono sul pianeta per verificarne l'origine. Il segnale proviene dal relitto di un'astronave aliena a bordo della quale sembrano essere stivate delle strane "uova".

 

Quando Kane si avvicina ad una di esse, l'uovo si apre e salta fuori un piccolo organismo alieno che gli si attacca al viso. Kane viene riportato a bordo, e messo sotto osservazione. La rimozione dell'alieno risulta impossibile perché esso ha dell'acido molecolare al posto del sangue, ed è impossibile ucciderlo senza uccidere anche Kane. Improvvisamente l'alieno sembra morire, e Kane si risveglia senza ricordare nulla. L'alieno aveva però inseminato Kane con un embrione. L'embrione si sviluppa rapidamente all'interno del corpo del malcapitato, provocandone infine la morte quando ne fuoriesce, squarciandogli il petto.

 

Comincia una disperata caccia all'alieno a bordo della Nostromo, ma l'alieno muta forma e diventa sempre più grosso ed aggressivo, ed è in effetti l'alieno ad eliminare, uno alla volta, tutti i membri dell'equipaggio. Le persone a bordo, oltre alla minaccia dell'alien, devono lottare anche contro l'ufficiale scientifico, Ash, che si rivela essere un androide messo a bordo della Nostromo dalla Compagnia appositamente per garantire che un esemplare alieno arrivi a loro, sulla Terra, anche a costo di sacrificare l'intero equipaggio. Alla fine, l'ufficiale navigatore Ellen Ripley (interpretata da Sigourny Weaver) è l'unica sopravvissuta (assieme al gatto di bordo): uccide infatti l'alieno, dopo aver distrutto l'intera Nostromo ed essere fuggita a bordo della navetta di salvataggio, la Narcissus. Il film termina con Ripley ed il gatto che entrano in ipersonno mente la Narcissus viaggia verso la Terra.

 

Titolo originale: Alien

Anno di produzione: 1979

Produzione: Brandywine per la Twentieth Century Fox

Prodotto da: Gordon Caroll, David Giler e Walter Hill

Durata: 115 minuti circa

Regia: Ridley Scott

 

Aliens:

 

Trama: Ellen Ripley, unica superstite della nave mercantile "Nostromo" (distrutta da lei stessa nel primo film per uccidere l'alieno che aveva sterminato il resto dell'equipaggio), viene recuperata da una squadra di salvataggio e risvegliata dall'ipersonno . In realtà il periodo di ipersonno è durato ben più del previsto; la Narcissus, la navetta di salvataggio sulla quale viaggiava Ripley, era finita fuori dalle rotte trafficate, e sono passati 57 anni dagli avvenimenti del primo film. Ripley viene processata per la distruzione della Nostromo e del suo carico (e sospettata per la morte del resto dell'equipaggio). Ripley racconta dell'alieno che li aveva aggrediti sull'asteroide LV-426 e che, mutando forma, aveva infine ucciso tutti tranne lei, costringendola a distruggere la Nostromo. La commissione però non crede a Ripley, anche perché LV-426 è abitato ormai da molti anni da una colonia di umani che stanno "terraformando" il planetoide.

 

Ripley viene condannata e degradata, ma improvvisamente i contatti con LV-426 si interrompono, e la Compagnia chiede a Ripley di partecipare ("solo come consulente") ad una spedizione militare di soccorso. Al loro arrivo i marines trovano la colonia infestata dai terribili alieni descritti da Ripley, che tra l'altro riescono a bloccare i marines sul pianeta. Inizia così una furiosa serie di scontri che, ancora una volta, vedono alla fine Ripley come vittoriosa protagonista. Ripley ed i Marines tra l'altro devono vedersela anche con il "tradimento" del rappresentante della Compagnia, Burke, che cerca di far infestare Ripley e Newt per portare due esemplari di alieni sulla Terra per conto della Compagnia.

Inoltre su LV-426 non ci sono solo alieni "normali" come quello del primo film: a capo della colonia aliena c'è anche una terribile Regina, con cui la spedizione dovrà fare i conti... Il film termina con i superstiti della spedizione (Ripley, il Caporale Hicks, Newt - la bambina, unica superstite di tutta la colonia umana su LV-426 - e l'androide Bishop) che entrano in ipersonno a bordo della "Sulaco", la nave da guerra della spedizione, che sta facendo ritorno sulla Terra.

NOTA: Nella versione cinematografica c'è una sequenza piuttosto lunga che è stata tagliata nell'home video, nella quale ai coloni su LV-426 viene ordinato di ispezionare il relitto alieno, senza però dire niente riguardo alla potenziale presenza degli alieni ostili. Quattro persone, due adulti e due bambini (i due bambini sono Newt ed il fratellino Timmy, ed i due adulti sono i loro genitori), si recano sul posto e trovano la nave aliena (durante il tragitto Newt si vanta con Timmy di essere la più brava a giocare nei condotti di aerazione della colonia) . Durante l'ispezione, il padre viene attaccato da un alieno ed inseminato, come era successo a Kane nel primo film. Il padre di Newt viene incautamente riportato nella colonia, e così ha inizio l'infestazione.

 

Titolo originale: Aliens

Anno di produzione: 1986

Produzione: Brandywine per la Twentieth Century Fox

Prodotto da: Gale Ann Hurd

Durata: 135 minuti circa

Regia: James Cameron

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Alien 3

 

Trama: Nella Sulaco, la nave che trasporta Ripley, Newt, Hicks e Bishop, unici superstiti dalla spedizione su LV-426, si è annidato un alieno, che aggredisce le capsule dell'ipersonno e causa l'espulsione del modulo automatico di salvataggio (l' EEV). Il modulo di salvataggio però viene attratto da un pianeta vicino, precipita e ammara violentemente; Ripley è l'unica a sopravvivere all'ammaraggio (Hicks viene ucciso da una trave di sostegno che gli sfonda il petto, Newt annega nel liquido criogenico e Bishop viene danneggiato irreparabilmente).

 

Il pianeta è Fiorina 161, soprannominato anche "Fury", un pianeta che è stato trasformato in una prigione per ergastolani con il cromosoma doppio Y (quello che contraddistingue gli assassini, stupratori, serial-killer e simili, ossia gli "incorreggibili"), e sul quale vivono ormai solo pochi carcerati (che mandano avanti una fonderia di rottami metallici) con un Sovrintendente, un aiutante ed un dottore. I guai ricominciano presto per Ripley; oltre alla tensione da lei destata nella colonia di solo uomini, l'alieno sopravvissuto e sceso sul pianeta nell'EEV con Ripley comincia a seminare morte fra i prigionieri.

 

L'alieno, pur avendone l'opportunità, non aggredisce Ripley, e questo le desta dei sospetti. Da un controllo medico, risulta che Ripley è stata inseminata dall'alieno durante l'ipersonno, e per di più l'embrione che porta dentro di sé è quello di una Regina, l'unico in grado, da solo, di far rinascere l'intera specie aliena. La lotta con l'alieno è disperata, anche perché sul pianeta non ci sono né armi, né utensili o computers. Dopo furiosi combattimenti e l'uccisione dell'alieno, Arrivano sul pianeta i rappresentanti della Compagnia, che cercano di convincere Ripley a consegnargli l'embione alieno. Ripley però rifiuta, e si suicida gettandosi in un enorme stampo colmo di piombo fuso

 

Titolo originale: Alien 3

Anno di produzione: 1992

Produzione: Brandywine per la Twentieth Century Fox

Prodotto da: Gordon Caroll, David Giler e Walter Hill

Durata: 115 minuti circa

Regia: David Fincher

 

Alien Resurrection

 

Trama: La storia è ambientata 200 anni dopo il suicidio di Ripley nella colonia penale di Fiorina 161. Le megacompagnie (come la Weyland-Yutani) non esistono più. Dei mercenari spaziali, a bordo di una nave chiamata "Betty", sono stati incaricati di rapire delle navi per venderne i passeggeri ibernati ad un gruppo di scienziati che, a bordo di una nave militare (la "U.S.S. AURIGA") sta effettuando esperimenti segreti genetici sugli alieni, e che hanno quindi bisogno di "ospiti" per i Face-Huggers. Con l'intento di riuscire a produrre un alieno Regina, Ripley viene "riportata in vita" tramite la clonazione.

 

Un effetto collaterale del processo di clonazione è che il clone di Ripley ha alcune caratteristiche degli alieni - una maggiore velocità, agilità, resistenza, ed alcuni conflitti interni fra la morale umana e quella aliena (questo potrebbe essere dovuto al fatto che i tessuti in possesso degli scienziati erano stati prelevati a Ripley quando era ggià stata infettata con l'embrione della Regina, che ha cambiato il DNA di Ripley).

 

L'unico motivo per cui gli scienziati non uccidono il clone è perché essa ricorda alcuni frammenti della sua vita passata e delle sue esperienze con gli alieni, anche se sembrerebbe impossibile. Naturalmente però tenere degli Alien in cattività si rivelerà un'impresa molto ardua, anche perché dalla fusione del DNA di Ripley e della Regina è nato un nuovo tipo di Alien...

 

Oltre al clone di Ripley, tra nuovi personaggi introdotti il principale è una giovane donna mercenaria (Call, interpretata da Winona Ryder) che ha i suoi scopi segreti. L'azione quasi completamente a bordo della U.S.S. "AURIGA", che sta facendo rotta verso la Terra, dove il clone di Ripley dovrà combattere assieme ai mercenari e ai militari per distruggere tutti gli alieni prima di arrivare a destinazione, lottando nel contempo con i suoi nuovi istinti "alieni"...

 

Titolo originale: Alien Resurrection

Anno di produzione: 1997

Produzione: Brandywine per la Twentieth Century Fox

Prodotto da: Bill Badalato, Walter Hill, Gordon Carroll e David Giler

Co-Prodotto da: Sigourney Weaver

Durata: 110 minuti circa

Regia: Jean-Pierre Jeunet

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Anche se i primi tre episodi sono ttutti molto belli, scelgo il secondo (Aliens), perchè è straripante di suspance!

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Alien

 

Trama: L'equipaggio del cargo spaziale "Nostromo", in viaggio verso la terra, viene svegliato dall'ipersonno a causa di un segnale radio

 

CUT

 

 

Flash, ma Alien che ha a che vedere con il genere Fantasy?

E' un film fanta-horror ma inteso come fantascienza-horror...

The MasTer
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Io sinceramente, forse sbagliando, l'ho sempre considerato un genere fantastico...se non va bene la collocazione The MasTer, lo sposto senza problemi in Off-Topic? Ma visto, che c'è anche Guerre Stellari, non so... :)

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Credo sia il caso Flash.

L'area è dedicata al Fantasy non alla Fantascienza. Sono due cose ben diverse.

Anche Guerre Stellari è fuori posto.

Ci pensi tu?

The MasTer
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Ok, agli ordini.

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Credo sia il caso Flash.

L'area è dedicata al Fantasy non alla Fantascienza. Sono due cose ben diverse.

Anche Guerre Stellari è fuori posto.

Ci pensi tu?

 

Volevo rispondere all'affermazione del MasTer riportando questo articolo pubblicato su www.guerrestellari.net, su cui mi trovo perfettamente in sintonia nell'affermare che la saga di Star Wars può entrare di diritto nella sfera del fantasy...

 

 

Guerre Stellari tra fantasy e sci-fi

 

di Davide Siccardi

 

La fantascienza, ma sarebbe il caso di dire tutto il fantastico di genere, vive anche di contrapposizioni e contrasti.

Si sprecano, ad esempio, le polemiche tra i più accesi sostenitori di Guerre Stellari e quelli di Star Trek (quando, invece, le due serie -televisive, cinematografiche, videoludiche, letterarie, fumettistiche...- hanno nella loro storia molti momenti di “contatto”: a partire, direi, dalla produzione di parte degli effetti speciali del secondo film di Star Trek), ma non mancano anche diatribe “interne” ai sotto generi ed ai “sotto gruppi”.

Una polemica che non accenna a scomparire è quella relativa alla natura del ciclo di George Lucas: in soldoni “Star Wars è fantasy o science fiction?”.

 

Secondo alcuni non ha neppure senso porsi la domanda, dato che o il fantasy comprenderebbe la sci-fi o sarebbe la fantascienza ad avere nel fantasy una sua ramificazione.

Secondo altri è evidente il peso della componente tecnologica nella saga, e tutti quei personaggi robotici o “contaminati”, positivi e negativi, definirebbero inequivocabilmente la saga come fantascientifica.

Altri ancora ritengono che quelle paroline ormai entrate nell’immaginario collettivo “C’era una volta in una galassia lontana, lontana...” proprio non possano essere sottovalutate.

Insomma, la questione scalda gli animi degli appassionati, e non è difficile capirne il motivo: una diversa definizione della saga può sottintendere una diversa maniera di giudicarne i tanti elementi.

 

Dunque fantasy perché anti tecnologica, anti razionalista, mistica oppure fantascientifica perché tecnologica, space operistica, razionale?

Ma siamo sicuri che tutti i film della saga debbano essere giudicati nella stessa maniera?

 

Che il ciclo di Guerre Stellari faccia suoi spunti molteplici ed apparentemente contraddittori è un fatto: dalle storie western di cow-boy e fuorilegge alle vicende di pirati e bucanieri, dalle principesse in pericolo ai robot umanizzati, dai caccia stellari rugginosi alle sofisticate armate di droni e cloni.

Si potrebbe continuare a lungo: il senso è che i film del ciclo nascono dalla rielaborazione -e talvolta dalla semplificazione- di molteplici modelli narrativi, eventi storici, suggestioni religiose eccetera.

Ma in tutti i film i vari elementi sono “mixati” nella stessa maniera?

E vi è, diversamente, un metodo nella diversa “gradazione” di questi elementi?

 

Si è sempre fatta notare la “disumanizzazione” degli Jedi sottoposti ad innesti meccanici: addirittura in Episodio 2 ci viene mostrato un Anakin dotato di una vistosa protesi proprio nel momento più drammatico del film (quello del matrimonio segreto, che sancisce in un contesto di apparente “buonismo” il definitivo allontanamento del ragazzo dalla diritta via per la strada delle bugie e degli inganni), quando invece nel “successivo” Episodio 5 suo figlio Luke sfoggia un innesto decisamente meno appariscente.

Anakin diverrà lord Casco Nero mentre Luke salverà l’universo intero -e lo spirito del papà- non facendosi tentare dalla brama di potere.

D’altro canto, però, è pure vero che nella nuova trilogia è stata data una spiegazione “razionale” della forza: non più un forza mistica ma un rapporto simbiotico.

Dunque?

Proviamo ad analizzare lo sviluppo della trama partendo da Episodio 4, il vero “primo” film del ciclo.

In Episodio 4, comunemente noto come “Guerre Stellari”, scopriamo che in una galassia lontana lontana (ma nello spazio o nel tempo?) un Impero malvagio ha sottomesso le pacifiche popolazioni precedentemente organizzate in qualcosa di simile ad una democrazia, dando vita ad una nuova era di oscurantismo e superstizioni.

La via della forza è stata dimenticata, gli Jedi sono stati tutti -o quasi- uccisi nella “guerra dei quoti” (sig!), e la tecnologia “spiccia” e povera è l’unico strumento in mano ai comuni mortali per campare.

In un contesto “futuristico” e “spaziale” strambi droidi di servizio sono grosso modo l’equivalente della staffa e del giogo in un’ambientazione di tipo fantastico-medievaleggiante.

I “cattivi” paiono conciati con armature solo un po’ rivedute ed aggiornate (e, di fatto, nelle intenzioni originali tutti dovevano essere dotati di spade laser: situazione che, in parte, traspare dalla facilità con cui Luke impara a maneggiare l’arma) ed i “buoni” sono cow-boy della frontiera che si ribellano alle ingiustizie o pistoleri a cavallo dei loro cavalli-astronavi.

Come a dire: i cattivi hanno vinto una guerra che non ci hanno mostrato, ed esercitano il loro potere anche con la disinformazione ed il controllo della tecnologia e del sapere.

Non solo: si ha l’impressione che entrambe le parti siano state duramente provate nei mezzi e negli uomini, sebbene siano i cattivi, non a caso i vincitori, a detenere il primato “strutturale”.

Le armate “oscure” sono le più tecnologicamente sviluppate, ed il cavaliere nero della situazione, il più potente di tutti gli Jedi (nonché l’ultimo, grosso modo, rimasto sulla piazza), è chiaramente un cyborg ambulante.

Dunque la tecnologia come caratteristica negativa, alleata del male?

Eppure due degli alleati di Luke sono droidi (ben più “umani” di molti altri personaggi), la Morte Nera viene distrutta grazie alla Forza ma pur sempre guidando un’astronave e dirigendo un missile, e le spade laser sono chiaramente un raffinato strumento di artigianato tecnologico (per altro retaggio di un rimpianto passato).

Un bel problema, insomma.

Ma solo considerando Guerre Stellari come film singolo e non come capitolo di una più vasta saga.

Già semplicemente vedere Luke che guida il siluro là dove fa più male fa sorgere qualche sospetto: forse è nell’equilibrio tra tecnologia e mistico, tra ambizione e morale, tra forza e riflessione e pure tra sci-fi e fantasy che si trova il fondamento del film, il suo senso originale e dunque la sua “definizione”?

La saga prosegue: termina la guerra tra Impero e ribelli e ci si avvia verso una nuova era di prosperità.

Ma cosa è prosperità in Guerre Stellari?

La massima gloria dell’universo lucasiano non ci viene mai mostrata, ma risalendo nel tempo fino agli anni che precedono la venuta dell’Impero, ci viene fatto vedere quanto più vi si avvicina: una società democratica, multi etnica, colta, che fa largo uso di tecnologia di estrema sofisticazione e che ritiene la conoscenza, scientifica, mistica e morale, di centrale importanza.

Gli Jedi non sono considerati, come in Episodio 4, bizzarri adepti di una stramba, bislacca e bugiarda religione, ma sono trattati quasi alla stregua dei più potenti politici, non detentori di “verità assolute” ma esploratori del cosmo (basti pensare alla maniera di Yoda e Obi-Wan di accorgersi della mancanza del pianeta dei clonatori: la posizione dei pianeti circostanti suggerisce la presenza di Kamino e della sua forza di attrazione) e dei “cosmi interiori”.

Non santoni alla maniera new age ma, semmai, maestri di filosofie razionali che non rifiutano conoscenze di tipo diverso da quelle religiose.

Patatrac.

Chi vede in Guerre Stellari lo strumento per demonizzare la scienza, la tecnologia, lo spirito fantascientifico comunque inteso, si sente tradito e derubato e reagisce con veemenza.

Ogni pretesto è buono per criticare la nuova trilogia, che viene accusata di essere solo lo strumento delle ditte fondate da Lucas per mettere in mostra le proprie (addirittura discusse!) capacità tecniche.

Ma come, un’origine fantascientifica?

La trilogia classica avrebbe un “accento fantasy” leggermente più marcato solo perché l’Impero, la decadenza, il male, hanno portato nell’universo un’epoca di ignoranza?

Ancora: ma come, allora lo Jedi improvvisato Luke non è poi così in gamba se paragonato agli Jedi del passato?

A dirla tutta, queste cose erano già state chiaramente dette nel corso della trilogia classica, e l’attesa per la nuova trilogia era motivata anche, e molto, dal desiderio di vedere l’universo lucasiano nel suo splendore “originario”.

E’ pure vero, però, che non sono poche le accuse nei confronti della devozione alla macchina disseminate per tutti i film della saga.

Tanto nella trilogia classica quanto nella nuova trilogia, la corruzione e la disumanizzazione dei personaggi vengono spesso evidenziati dall’amputazione di arti o dall’indebolimento del fisico: si pensi ad Anakin e Luke, ma anche al bastone da passeggio di Yoda (Yoda è il simbolo degli Jedi: la sua fatica nel compiere gesti quotidiani suggerisce un notevole indebolimento della Forza negli Jedi).

Non è inoltre possibile pensare alla Morte Nera, in entrambe le sue versioni, come a qualcosa di diverso dall’esaltazione del nichilismo: una mostruosa macchina da guerra che scimmiotta nelle forme un “vero” pianeta.

Cosa dire, poi, del corpo deturpato e sconvolto dagli innesti cibernetici del padre di Luke?

E’ difficile non riconoscere in questi segnali un chiaro messaggio di tipo fantasy (quanto meno di un tipo di fantasy).

Si ripropone il quesito: dunque?

 

Dunque si direbbe che, proprio come i personaggi dei film ripetono continuamente, è nell’equilibrio che va cercato il senso del ciclo narrativo.

Non è la tecnologia da sola a definire la qualità dei film, ma è l’uso che della tecnologia si fa (giudizio che, curiosamente, si può estendere anche all’uso degli effetti speciali nei film).

Certamente è vero che l’esercito di cloni è, comunque lo si utilizzi, uno strumento infido (per il semplice fatto di essere stato utilizzato: ma questo per l’avveduta e diabolica mossa politica di chi l’ha commissionato), ma è pur vero che è la conoscenza dei mezzi tecnologici e della “natura scientifica” della realtà a definire la “saggezza”, nei diversi film della saga.

D’altro canto gli spettatori al cinema vanno a vedere un solo film per volta e non intere saghe in un colpo solo: è naturale, e giusto, che l’entusiasmo o la delusione siano il risultato della visione di “quel” film.

Alla stessa maniera, pare ovvio come alcuni film della saga risultino più vicini al genere fantasy ed altri più tipicamente fantascientifici.

Questo in qualche maniera sminuisce la saga nel complesso o ne stravolge il senso?

Il senso della saga popolare di Guerre Stellari non è forse la ricerca di un equilibrio personale?

 

Tenendo conto di ciò -e con “ciò” si intende, niente meno, il “succo”, il fondamento di tutti quanti i film girati ed in lavorazione- e tenendo conto dei tanti esempi di narrativa a cavallo tra i due generi (e delle molteplici sfumature dei due generi: vogliamo forse dimenticarci che tanta space opera, ovvero tanta fantascienza, è indubbiamente la versione modernizzata, galattica e futuristica del western?), non viene naturale replicare alla domanda “Guerre Stellari è fantasy o sci-fi?” con un “Semplicemente, Guerre Stellari è fantasy e sci-fi”?

 

FONTE: www.guerrestellari.net

Questo è il LINK diretto dove è possibile visionare l'articolo.

Perdonatemi per l'OFF TOPIC! :)

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  • 11 mesi dopo...

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Allora tornando ad Alien, io dico la mia: il più bello è il secondo, non male il primo, noiosetto il terzo, brutto il quarto...

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Ho votato per il primo episodio, per il semplice fatto che ha creato il genere, quello di un futuro non molto lontano e straordinariamente verosimile, fatto di multinazionali corrotte, astronavi lerce e di alieni con una biologia non troppo astratta

 

Inoltre nel primo film possiamo vedere la ricostruzione di un'intero pianeta extraterrestre, un'atronave aliena che è una fusione di organico e meccanico, il veicolo spaziale dell'equipaggio (Nostromo) è curato nei minimi particolari, aggiungiamo delle eccellenti interpretazioni degli attori, una colonna sonora angosciante e un design estetico dei mostri che ha pochi rivali tra i film di fantascienza

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