Ciao a tutti,
mi presento, sono il Robbarbaro.
Desidero farvi dono di un successo, il vostro successo, e lo farò raccontandovi la storia di un eroe, la sua nascita, la sua vita, il suo destino.
Era l’ormai lontano 1990, in un giorno indefinito pre-festività natalizie un ragazzino di appena sette anni stava per scoprire il suo primo amore.
Allora una famiglia numerosa non aveva grandi possibilità di spesa, serviva qualcosa che desse divertimento e svago a tutta la prole in un’unica soluzione. Il risultato dell’equazione era a portata di mano, racchiuso in tre parole “gioco da tavolo”.
Era l’epoca del Monopoli.
E proprio il monopoli era la “preda” ambita in quel dì felice per quel ragazzino. Era nel paese dei balocchi, un grande negozio di giocattoli, ed il suo obbiettivo era lì ad un tiro di schioppo. Trotterellava, correva, saltava tra gli scaffali alla ricerca del tesoro pattuito, quando qualcosa di strano, di diverso, richiamò la sua attenzione.
Ormai erano diversi minuti che fissava quella scatola, e nei suoi occhi c’era una luce nuova, un luccichio strano. Non aveva mai visto nulla del genere, abituato com’era a funghi, ferri da stiro, cavallini e macchinine…..quel barbaro l’aveva folgorato. Aveva scoperto un “eroe”, il suo eroe.
Doveva essere suo, e di li a poco, con una tenacia forse mai dimostrata, riuscì nel suo intento. Ma non fu cosa semplice, le controindicazioni erano tante e una su tutte avrebbe segnato il suo destino: “10+”.
Che bello era scoprire quel nuovo mondo, nuove miniature, nuovi temi, nuovi metodi. Tutto molto bello forse anche perché tutto molto nuovo. Ma come diceva la profezia sulla scatola quel che veniva dopo era solo per pochi volenterosi e iniziati.
E fu così che come il tutto nacque dal nulla in un lampo, così cessò nello stesso nulla in un tuono.
Continua...
...in “Il destino di un eroe”