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Mirak

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  1. Guidizio: Saga heroic fantsy e con molta magia, è una piacevole alternativa ai romanzi pieni di intrigo che ci vengono propinati in questi anni. Questo libro forse non brilla per originalità (è molto ispirato a D&D) ma è piacevole da leggere. Certo, per me rimane una cosa drammatica che il signore della magia abbia un nome assolutamente banale e il signore dei draghi si chiami Ashen Sugar (traslitterazione di zucchero incenerito). Il ciclo di Riftwar, anche se meno conosciuto di quello del conclave delle ombre, è precedente a questo e vi compaiono molti degli stessi personaggi. Nota storica: dopo aver letto shogun, ho scoperto che la cultura aliena descritta da Feist è al 90% identica al Giappone feudale del 1600, gli scostamenti sono veramente minimi.
  2. Titolo: Il Signore della Magia Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: La saga di Riftwar Vol. I Autore: Raimond E. Feist Anno di prima pubblicazione: 1982 Pagine: 723 Editore: TeaDue Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato dalla TeaDue a 10,00 euro nel 2007. Recensione/Riassunto: Pug è un fallimento in qualsiasi cosa... non va bene come garzone, come guerriero, come cacciatore, è ormai disperato per il fatto che non verrà scelto da nessuno dei maestri degli apprendisti. E' quindi sorpreso quando, rimasto l'unico dei giovani senza un maestro, il mago di corte lo sceglie come apprendista, forse per pietà o forse perchè ha visto in lui qualcosa di speciale. Anche così Pug, che non riesce ad apprendere i rudimenti della magia del suo maestro, forse non sarebbe diventato mai nessuno, se non fosse cominciata una guerra contro una razza di invasori, proveniente da un'altra dimensione. Comincia così una guerra disperata, nella quale Pug è ben presto preso prigioniero e finisce in un altro mondo... Ma è veramente tutta una casualità o qualcuno ha tramato per millenni perché le cose andassero in un certo modo? I piani di maghi, elfi, signori dei draghi, imperatori e dei stanno per scontrarsi ora che è stato aperto uno squarcio tra realtà che era meglio restassero separate e su ricordi che era meglio restassero dimenticati...
  3. Morcar sempre e comunque Comunque su questa board o c'è un'overdose di game masters oppure non è normalmente possibile giocare a heroquest, visto che le percentuali dovrebbero essere 1 a 4 per gli eroi.
  4. @gunamar: Potrei dire la stessa cosa... anche se i discorsi del Mettiu avrebbero dovuto farmi intuire che eri un frequentatore assiduo di questo luogo... quell'uomo dovrebbe imparare a mettersi un turacciolo i bocca ogni tanto... @eowin: l'erba cattiva non muore mai...
  5. Io di norma uso quella grigia della Mamieri, va bene lo stesso?
  6. Questo è geniale... stavo giusto meditando sulla necessità di clonare o no dei piccoli bitz... Ma ora posso farlo in tutta tranquillità!
  7. Tal si dimostra comunque sufficientemente cattivo... Abbastanza da ucccidere gente che non centra nulla solo per mantenere la sua copertura. Inoltre almeno è una scelta maturata nel tempo, non un perdono improvviso. Anzi più che un perdono è una cosa del tipo: hai fatto soffrire così tanti che meriti di vivere soffrendo, la morte non sarebbe una punizione adeguata...
  8. Titolo: L'esilio del tiranno Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Il Conclave delle Ombre Vol. III Autore: Raymond E. Feist Anno di prima pubblicazione: ? Pagine: 388 Editore: TeaDue Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato dalla TeaDue a 8,00 euro nel 2008. Recensione/Riassunto: Fino a poco tempo fa, Kaspar, il potente e spietato duca di Olasko, comandava un esercito imponente, temuto da tutte le nazioni di Midkemia. Adesso il tiranno è in esilio, separato dal suo trono da deserti inospitali, montagne invalicabili e oceani infiniti. Quando finalmente riesce a unirsi a una carovana di mercanti, sembra che il sospirato ritorno a Olasko sia ormai vicino… Ma il gruppo è vittima di una forza oscura, che pare scaturire da un oggetto inquietante e misterioso, una strana armatura nera che emana un’aura malvagia. Solo Kaspar riesce a resistere al suo potere mortale ed è costretto a un viaggio avventuroso e pieno di insidie per svelare il terribile segreto che vi si cela. La storia riprende da un'altro punto di vista... Il duca di Olasko è stato confinato grazie ad incantesimo in una terra straniera di cui non conosce ne lingua ne usanze. Lui però è un uomo che si è fatto da solo ed è intenzionato a sopravvivere e a tornare nel suo mondo per reclamare ciò che gli appartiene e avere la sua vendetta contro il suo negromante personale che gli ha mentito, l'assassino Tal e un certo mago nero che lo ha detronizzato... Però si imbatte in un'artefatto maledetto e scopre di dover seguire il suo viaggio attraverso quel continente sperduto per portarlo dovunque esso voglia andare insieme a degli sfortunati ladri di tombe... Giudizio: Romanzo che assume toni un po' inquietanti rispetto agli altri, mentre una maledizione aleggia sul gruppo che procede nel suo macabro viaggio. Il finale di questo libro secondo me lascia semplicemente sconvolti.
  9. Titolo: Il Re delle Volpi Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Il Conclave delle Ombre Vol. II Autore: Raymond E. Feist Anno di prima pubblicazione: ? Pagine: 376 Editore: TeaDue Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato dalla TeaDue a 8,00 euro nel 2006. Recensione/Riassunto: Scampato al massacro del suo villaggio, Artiglio del Falco d’Argento è stato addestrato da un misterioso ordine di maghi e spie, il Conclave delle Ombre, diventandone, con gli anni, uno degli agenti più abili di quella società segreta. La sua unica ragione di vita, tuttavia, è sempre stata la vendetta. Ora Artiglio è pronto per la missione più importante: raggiungere Opardum, infiltrarsi nella corte del duca Kaspar, il feroce despota responsabile del genocidio della sua gente, per poi ucciderlo. Ma Kaspar ha alleati molto influenti che costringeranno ben presto Artiglio a imboccare sentieri tortuosi e pericolosissimi, cambiando i suoi piani in modo del tutto inatteso… Delle persone colpevoli dello sterminio della tribù di Artiglio del Falco d'Argento sono rimasti solo il Duca di Olasko e il suo mago di corte, e ora Tal Hawkins è pronto a scatenare su di loro la loro la sua ira... Uccidere dei nemici che erano dei perfetti estranei è stato facile, ma ben altra cosa è affrontare qualcuno con cui si entra in stretti rapporti e di cui si cominciano ad apprezzare le qualità umane, celate sotto il comportamento crudele e spietato... infondo quasi nessuno è completamente buono o cattivo... neppure Tal che per ottenere la sua vendetta non esita a compiere azioni terribili... forse il duca è solo un burattino... ma va forse dimenticato per questo che le sue mani sono macchiate del sangue di centinaia di vite innocenti? Giudizio: Degna conclusione della saga di vendetta Hawkings, forse un po' buonista, ma a mio parere non scontata.
  10. La prima saga è Heroic Fantasy che intrigo, in stile High Magic e High Fantasy, il che è una bella novità, ma il secondo ciclo secondo me è scritto meglio e ha una profondità maggiore Una curiosità: i romanzi nascono da un mondo creato per un rpg.
  11. Libri di Feist tradotti in italiano La saga di riftwar Il signore della magia L’incantesimo di Silverthorn Scontro a Sethanon Il conclave delle Ombre L’artiglio del falco d’argento Il re delle volpi L’esilio del tiranno
  12. Titolo: L’artiglio del falco d’argento Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Il Conclave delle Ombre Vol. I Autore: Raymond E. Feist Anno di prima pubblicazione: ? Pagine: 390 Editore: TeaDue Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato dalla TeaDue a 8,00 euro nel 2004. Recensione/Riassunto: Nella lontana di Midkemia, in una terra protetta da alte montagne, un popolo pacifico viene annientato senza pietà, e senza un perché. L’unico sopravvissuto è un ragazzo, Keli. È solo e disperato, ma una visione lo guida, un falco d’argento, e un messaggio oscuro e inquietante: sii un Artiglio per il tuo popolo... La strada della vendetta è segnata, e Keli deve lasciare la sua terra e attraversare quella dei suoi nemici, affrontare duelli, battaglie, inganni, misteri per arrivare dove il suo destino lo sta conducendo... Un giovane è in ritiro per ricevere la visione, che lo porterà ad avere il vero nome, ma tutto ciò che vede è un flaco che contina a volare in cerchio, al ritorno trova il villaggio massacrato da una banda di mercenari e anche lui rimane in fin di vita, l’ultimo ricordo di tale tragedia è un falco d’argento che gli intima di essere l’artiglio che vendicherà il suo popolo... d'ora in poi quello sarà il suo vero nome. Comincia così un’epica storia di vendetta che porterà il barbaro Artiglio a diventare Tal Hawkins spadaccino, spia e assassino. Un uomo dal cuore spezzato completamente votato alla vendetta del suo popolo e pronto a tutto per raggiungere tale scopo. Quello che Artiglio del Falco d’Argento non sa è che il suo nemico non è solo un uomo, ma l’incarnazione del male stesso, di ogni male… Giudizio: Brillante romanzo di Feist, non è solo il solito fantasy d’intrigo dove il protagonista diventa maestro degli assassini per una serie di casi fortuiti. E’ anche la storia di chi cerca di preservare la propria umanità di fronte alla ineluttabile logica dell’odio. A mio parere si nota un grande miglioramento nello stile dell'autore dalla precedente saga di Riftwar. Feist rifiuta la semplificazione di mettere i cattivi da una parte e i buoni dall’altra e il protagonista man mano che procede deve porsi domande su cosa sia giusto e fin dove possa portarlo la sua vendetta...
  13. Mirak

    Rugginofago

    Devo essere onesto l'illustrazione della terza edizione non mi è mai piaciuta, preferisco quella di Larry Elmore per la prima versione di D&D, da più l'aria di un grosso armadillo paciocco.
  14. Mirak

    Rugginofago

    Per ora ho trovato questo tra i vecchi pupazzetti delle merendine... aggiungendo i baffi, decolorandolo e cambiando la coda dovrebbe diventare perfetto...
  15. Aderisco all'iniziativa! Non bastava il copyright a 70 anni, adesso anche l'impossibilità fisica di registrare dalla TV!
  16. Mirak

    Rugginofago

    In teoria tra quelle in pasticozzo di D&D potrebbe anche essere uscita chi lo sa... Io ho un vecchio dinosauro delle merendine Mister Day che ci somiglia, gli manano solo i baffi e la biforcazione sulla coda...
  17. genere fantasy-fantascienza Primo romanzo i Darkover in ordine cronologico, ma non punto iniziale della serie, che non è stata scritta nell'ordine in cui andrebbe letta. La Bradley in questo libro mette in secondo piano il suo cavallo di battaglia femminista molto prominente invece negli altri libri come nella saga di Avalon, per portarci in un modo da incubo in cui l'uomo tramite la magia si è dotato di servitori geneticamente modificati sia per il lavoro pesante che per il proprio piacere (come la fanciulle fiore dagli occhi di cerbiatto). Macchine volanti solcano il cielo scaricando sui nemici il fuoco che brucia la pietra e la polvere che scioglie le ossa nel corso di una infinita guerra dinastica. Le grandi case nobili stanno portando avanti un programma di accoppiamenti selettivi che sfiora l'incesto per potenziare i poteri magici latenti nelle varie linee di sangue. In tutto questo un uomo viene richiamato dal suo esilio nel monastero di San Valentino delle Nevi dove si era ritirato per sfuggire alla maledizione di vedere nel futuro, per prendere il suo legittimo posto come erede della famiglia e sposarsi per avere una discendenza. Ma nemmeno lui può prevedere che verrà coinvolto nella tragica e sfortunata storia della signora delle tempeste... Giudizio: un libro con il quale si è conquistata a ragione l'epiteto di Regina del Fantasy
  18. Devo dire che i romanzi di videssos effettivamente sono molto belli, anche se personalmente credo le daghe della legione abbiano una caduta nel finale... gli ultimi capitoli sono un po' melensi. Non sapevo che avesse scritto un sequel, dovrò leggelo. In gni caso li consiglio vivamente per la ricostruzione storica, l'impero di videssos è una riproduzione quasi fedele dell'impero bizzantino... e anche perchè non è assolutamente il solito fantasy da best sellers a cui ormai sembriamo condannati.
  19. il terzo dlibro di kusheil's legacy è La Maschera e Le Tenebre, già pubblicato in italia, se vuoi aggungere anche quello alla lista
  20. Sarebbe ora che qualcuno tornasse a scrivere della buona heroic fantasy, il fantasy fino a una decina di anni fa non era dominio delle sole spie e assassini. Anche questo eroe infondo non esce dal genere.
  21. Dare un giudizio sull'opera prima di Jacqueline Carey non è semplice. A prima vista è solo un'altro romanzo fantasy che segue la lunga scia di assassinii e intrighi iniziate da Jordan e Martin (per altro mostri sacri del genere a mio parere) e proseguito con la saga dei Lungavista, però dopo metà racconto un po' si riscatta. Vi sono delle interessanti idee di rivisitazione della storia dell'Europa medioevale e parecchi spunti presi dalla tradizione dei poemi cavallereschi: l'impresa disperata, il tentativo dell'anti eroe di redimersi, le maledizioni legate al mare. Un problema invece è presentato dalla protagonista e dal tema che è di fondo nel romanzo, a mio parere si poteva fare un bel fantasy dark, magari adatto a pochi, ma con una maggiore sostanza, oppure glissare completamente su certe aspetti della storia e scrivere un libro adatto a tutti. Invece l'Autrice ha scelto una via di mezzo che secondo me finisce solo per rendere la storia in certi punti “approssimativa” (aggettivo, tra l'altro, che poi ho trovato condiviso in molti utenti di Anobi) dicendo troppo, ma senza dire abbastanza, scontentando tutti. Il giudizio complessivo direi che è sufficiente, è un bel libro ma non adattissimo per i palati raffinati. Ho letto di meglio ma anche di peggio. Non consiglio l'acquisto ma è adatto per una lettura in biblioteca. A consolazione di ciò ho sentito dire che il secondo libro della saga è migliore del primo, ma per ora non l'ho ancora letto.
  22. Titolo: Il Dardo e La Rosa Nome Saga/Ciclo di cui fa parte: Kushiel's Legacy Vol. I Autore: Jacqueline Carey Anno di prima pubblicazione: ? Pagine: 898 Editore: Nord / TeaDue Collana di pubblicazione dell’editore: Pubblicato nella collana narrativa Nord a 19,50 euro nel 2005, pubblicato dalla TeaDue a 10,00 euro nel 2007. Recensione/Riassunto: Il beato Elua nasce dal sangue di Yoshua, il figlio dell'Unico Dio, e dalle lacrime della Magdalena mischiate fra di loro nel ventre della terra. Egli per lungo tempo vagabonda per la terra alla ricerca di un luogo dove abitare seguito da sette angeli rinnegati. Quando questi arrivano in Terre d'Ange si mescolano ai figli degli uomini. Terre d'Ange diventa quindi una nazione fondata dagli angeli invidiata da tutti i segni che la circondano. Qui nasce Phedrè, ragazza bellissima persino per i canoni angeline, se non fosse per un minuscolo difetto nell'occhio sinistro, un leggero punto rosso nell'iride per altro perfettamente marrone, che la rende inadatta servire nelle tredici case della corte della notte e quindi la condanna ad essere venduta come schiava. Quello che pochi ricordano è che questo è il simbolo dei prescelti di Kushiel, l'angelo che aveva il compito di punire i le anime perché potessero pentirsi, Phedrè è l'unica nel suo genere dopo ben tre generazioni. Ciò la destina ad essere portata ad un insano rapporto con il dolore per volontà divina, coinvolta in un terribile intrigo che segna l'ora più funesta della storia di Terre'dAnge.
  23. Suggerisco caldamente la lettura di questi libri, per loro originalità e il fasciono dell'ambientazione. Secondo me sotto un certo punto di vista Elric è una specie di Amleto fantasy, troppo cattivo per essere buono, ma non abbastanza per essere malvagio. Spesso la sua indecisione lo porta a fare scelte tragiche con risvolti fatali. Inoltre è interessante la visione del campione dell'umanità offerta da Moorcock con l'idea del guerriero che è costretto a combattere per sempre anche contro la sua volontà di tornare in guerra. Anche se questa idea è più compiuta nel ciclo di Elrcosse (spero di averlo scritto giusto) il campione eterno, dove l'eroe è combattuto tra il bisogno di combattere e il desiderio di pace fino al punto che trova come unica soluzione quella di sterminare l'intera unmanità che è venuto a soccorrere.
  24. E' una mia impessione o ultimamente va di moda il romanzo di formazione in stile fantasy? Mi vengono in mente Feist con il signore della magia e l'artiglio del falco, la saga dei lungavista e anche Carey con il dardo e la rosa.
  25. Mirak

    Rugginofago

    Verissimo, inoltre, vista la stazza dovrebbe essere un mostro lentino, farò qualche prova...
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