Ieri c'è stata la prima partita con il dungeon modulare, 3 quest per la durata di 5 ore, dalle 22 alle 2.30!
I miei giocatori hanno gradito molto, dato che conoscevano solo il tabellone e preferiscono di gran lunga la modularità.
Poichè abbiamo iniziato la Rocca di Kellar hanno apprezzato soprattutto la 3° quest, che ho sviluppato su più livelli con l'uso delle scale.
Devo dire che è più facile e immediato da gestire di quanto pensassi, le pecche della giocabilità, che io ho notato ma che i giocatori non hanno lamentato, è il fatto che le tiles si spostano se uno non ci sta attento (ma si sapeva).
Inoltre è facile gestire una quest a più livelli se si va salendo, ma se, come nella 3° quest de La Rocca di Kellar, si scende, comincia ad essere complicato, perchè bisogna già partire da un livello rialzato, ma non è ben chiaro quanto rialzato, diciamo che me la sono cavata...
Hanno apprezzato anche la geometria coerente delle mappe, ma ambigua.
Mi spiego: Poniamo che i giocatori hanno percorso tutto il cammino attorno ad uno spazio ancora inesplorato, e si vede una porta che dà su quello spazio. Sul tabellone i giocatori sanno già che si andrà in una stanza che sarà a contatto con tutto il percorso precedente, e magari addirittura collegata. Sul modulare invece lo spazio inesplorato ovviamente è vuoto, quindi possono ipotizzare che sia una stanza (cosa certa sul tabellone) ma potrebbe essere anche un corridoio, collegato o meno al resto del percorso.
In sostanza è capitato ciò che mi aspettavo, ossia che i giocatori sono molto più disorientati.
Inoltre a fine quest l'impatto visivo di un dungeon è abbastanza realistico, m'è piaciuto!