Sir Ragnar, Ulag e Goblin arciere scelto:
Il primo avventuriero che dovevo finire non poteva essere altri che Sir Ragnar, perché, per me, di valore ne ha da vendere a doversi fare mezzo tavolo contro tutti gli ostili che saltano fuori. La base di partenza della conversione è lo zombie, che aiuta a conferirgli un aspetto deperito (la testa è finita alla cintola di Ulag), insieme a bendaggi vari. La cotta di maglia a riprova del dado difensivo, visto che entrambe le braccia sono impegnate dal bastone che usa per sostenersi (il bastone incorpora un chiodo che regge la miniatura, visto che queste plastiche non riesco proprio a incollarle bene)(le varie conversioni che avevo studiato prima, trovate in rete, non mi convincevano, un prigioniero in un covo di Orchi deve essere conciato davvero male e incapacitato a brandire un'arma).
Con Ulag sono partito dallo Space Ork di Star Quest, perché nel progetto di Heroquest cerco di convogliare solo le miniature di quell'epoca e perché la miniatura è veramente massiccia. Solo che sono stati necessari degli interventi di ricostruzione drastici. La temibile scimitarra (il libro delle imprese dice spada, mi son preso una licenza modellistica) è autocostruita e le due lune non sono altro che... gocce di stagno sottile che ho lavorato. Le scarpe fasciate riprendono i piedi fasciati dei subalterni, gli spallacci butterati con i femori incrociati riprendono lo scudo che avevo usato per l'Orco lanciere.
Infine il Goblin, un vecchia miniatura Citadel PBS3, che si abbina bene coi Goblin di Heroquest, con qualche microritocco.
Basi autoprodotte per tutti e tre (quella di Sir Ragnar interamente in resina, quella del Goblin in plasticard, quella di Ulag un misto dei due - ho dovuto ingrandirla in corso d'opera.)