Anch'io trovo che il vecchio Heroquest non fosse così tanto horror. Quando qualche anno dopo un mio amico mi ha parlato di Warhammer, con i suoi dèi del sangue, della lussuria, della putrescenza, ecc, sulle prime mi ero sentito vagamente a disagio, come se mi stesse parlando di cose quasi "sataniche" (nella mia giovane testa questi giochi facevano il paio con quei gruppi di metal estremo che venivano dalla Norvegia negli anni '90, che non a caso a volte avevano una matrice d'ispirazione comune). Le miniature di Warhammer mi sembravano una versione horror di quelle di Heroquest: se confrontiamo un guerriero del Caos con un guerriero di Khorne o Nurgle, oppure il Gargoyle con il Blood Thirster si vede come le versioni di Warhammer siano molto più "paurose" (e non parliamo dei demoni maggiori di Nurgle che mi fanno impressione ancora adesso 😅).
Le nuove miniature mi sembrano in linea con lo spirito di quelle vecchie (fantasy cupo ma senza esagerare) e alcune mi piacciono anche molto: il dread warrior è anche più mostruoso del vecchio guerriero del Caos, con quei volti demoniaci sul pettorale e sullo scudo...
Quello che è cambiato dagli anni '80 ad oggi è l'estetica generale, che oggi prende molto dai manga e dagli anime giapponesi. Negli anni '90 hanno fatto scuola alcune opere pazzesche, ispirate a loro volta da D&D e altri riferimenti occidentali, talmente importanti che oggi non si può prescindere dalla loro esistenza: ad esempio "Record of Lodoss war", "Bastard!" o il mitico "Berserk", ma ce ne sono a decine che hanno ibridato l'estetica di Tolkien con quella dei Cavalieri dello Zodiaco e Mazinga. Oggi il fantasy ha questa faccia, diversa da quella di un tempo: io, che sono super appassionato di manga e anime da quando ero ragazzino, tutto sommato apprezzo. 🙂